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TEST DRIVE – BMW Serie 2 Gran Coupé: O la ami, o la odi

Nonostante la lotta incessante ai propulsori diesel che le restrizioni ambientali continuano ad alimentare, i motori a gasolio sono ancora apprezzatissimi da una grande fetta dell’utenza Europea. La nuova BMW 220d Gran Coupé (offerta gentilmente dal concessionario BMW e MINI Nanni Nember di Brescia) è destinata, quindi, ad essere una delle motorizzazioni più gettonate sia per la BMW Serie 1 che per la prima BMW Serie 2 Gran Coupé della storia.

Ovviamente, le domande alle quali dobbiamo rispondere sono le seguenti “Perché dovrei acquistarla? Cosa cambia rispetto a una BMW Serie 1? Conviene accessoriare bene quest’auto o puntare direttamente a una BMW Serie 3 di allestimento medio?”. Per rispondere, dobbiamo proseguire con ordine.

Prima di tutto, cominciamo nel trovare un preciso segmento di mercato alla vettura, oltre a trovarle dei concorrenti ideali. La BMW Serie 2 Gran Coupé è pesantemente basata sull’architettura e sul lavoro ingegneristico svolto sulla nuova BMW Serie 1. Ciò vuol dire che siamo dinanzi a una vettura a trazione anteriore con un paraurti anteriore molto simile alla gemella a due volumi. Ciò che rende unica quest’auto è il corpo allungato, la linea del tetto che segue una forma simil-coupé e la generosa coda che funge da bagagliaio.

Essendo – nonostante non si tratti di una vettura piccola – più compatta di una BMW Serie 4, la BMW Serie 2 Gran Coupé rivaleggia nel settore delle Mercedes-Benz CLA (o anche con la Classe A Sedan) e con l’Audi A3 Sedan. Sono disponibili due motorizzazioni benzina:

  • 218i da 140 CV
    • Cambio manuale a 6 rapporti
    • Cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti
  • M235i xDrive da 306 CV e trazione integrale
    • Cambio sportivo a 8 rapporti – paddle al volante

Niente vie di mezzo. Per quanto riguarda i motori diesel, la scelta è più ampia e soprattutto più bilanciata:

  • 216d da 116 CV (davvero troppo pochi)
    • Cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti
  • 218d da 150 CV
    • Cambio manuale 6 rapporti
    • Cambio automatico senza paddle al volante
    • Cambio sportivo a 8 rapporti – paddle al volante
  • 220d da 190 CV
    • Cambio automatico
    • Cambio sportivo a 8 rapporti – paddle al volante
  • 220d xDrive da 190 CV e trazione integrale
    • Cambio automatico
    • Cambio sportivo a 8 rapporti – paddle al volante

Ai prezzi di listino, ci arriveremo più tardi.

Design

Frontalmente, come già detto, la nuova BMW Serie 2 Gran Coupé è simile alla BMW Serie 1. Le uniche reali differenze sono da cercarsi nel gruppo ottico, dove un lieve dislivello nella parte posteriore divide in modo più netto le due “Halo Lights”, qui ancora presenti. Le luci full-LED sono standard e in generale il look non è affatto male, soprattutto nella versione con pacchetto M Sport.

Lateralmente, nonostante la trazione anteriore e nonostante la linea del tetto sia situata forse un po’ più in alto del previsto, la forma dell’auto è tutto sommato bilanciata. La cosa che colpirà molti è la nuova interpretazione più spigolosa dell’Hofmeister Kink, che ovviamente ha indignato la maggior parte dei puristi.

I problemi arrivano nella parte posteriore, grazie a (o per colpa di) una coda che si sviluppa davvero troppo in alto, rovinando buona parte della proporzionalità della vettura. I gruppi ottici, al contrario, si sviluppano interamente in orizzontale e, nonostante forse non siano particolarmente fotogenici, di sera possiamo assicurarvi che fanno la loro porca figura, snellendo tutta la parte posteriore, per quanto possibile.

Una problema davvero grave in questa vettura e che molti non hanno considerato è l’abissale differenza che contraddistingue una BMW Serie 2 Gran Coupé dotata di pacchetto M Sport e una Serie 2 Gran Coupé che invece non ne è dotata. Senza pacchetto M Sport, la vettura sfoggia meno carattere e aggressività e rischia di perdere, nel bene e nel male, il design che la rende differente dal resto della gamma.

All’interno, l’abitacolo è molto simile a quanto abbiamo già visto sulla nuova BMW Serie 1, con qualche piccolissima modifica. Non fraintendete, perché ciò significa che siamo davanti a quello che è probabilmente il miglior abitacolo della categoria, con materiali di buona qualità e assemblaggi impeccabili. Le uniche parti in cui si nota particolarmente l’uso delle plastiche sono situate sulle zone meno esposte delle portiere, ma per il resto il mix di plastiche morbide e ben assemblate, tessuto e/o pelle funziona alla grande. Semplicemente, non aspettatevi grandi cambiamenti.

L’illuminazione ambientale è anch’essa ripresa direttamente dalla BMW Serie 1, in cui la luce personalizzabile dei LED è diffusa grazie a dei “graffi” davvero originali e gradevoli alla vista. L’unica pecca è la luminosità, che anche ai massimi livelli non sarà mai davvero elevata.

Il sistema di infotainment è il sempre validissimo iDrive 7.0, aggiornato con tutte le ultime funzionalità (o quasi). Il BMW Personal Assistant, l’assistente vocale bavarese, è disponibile come optional, mentre è possibile installare una suite office completa che si può rivelare utilissima per gli utenti business. Finalmente è anche disponibile l’app di Spotify che si può connettere direttamente al vostro account, mentre purtroppo non è ancora disponibile Android Auto, ma è plausibile che in futuro venga rilasciato con un aggiornamento software. Il quadro strumenti digitale e l’Head-up display (eccellente, ricco di funzioni e cristallino nella visualizzazione) sono pressoché invariati.

La vettura concessaci in prova era dotata dei sedili sportivi M Sport, ben fascianti ma al tempo stesso davvero comodi e facilmente regolabili tramite i controlli elettrici con due posizioni memorizzabili.

Gli interni sono disponibili in stoffa, in pelle ecologica e in pelle Dakota. La pelle Dakota non è tra le più lisce disponibili sul mercato, ma è integrata in modo eccellente nell’abitacolo, è traforata e difficilmente la troverete troppo calda. La nostra vettura era dotata di pelle Dakota color rosso, davvero interessante in abbinamento al color nero della carrozzeria e agli inserti neri lucidi shadow line. Se opterete per una carrozzeria chiara, consigliamo gli interni in pelle Dakota color Mocha, altrettanto interessanti e originali.

Motore

È probabile che i motori diesel scompaiano in futuro. Anche se la maggior parte di noi ama l’efficienza e la coppia elevata di questi motori, le soluzioni ibride plug-in spesso offrono una potenza superiore e sono salve dai rigidissimi regolamenti Europei. Le vendite delle vetture diesel continuano a calare, mentre le soluzioni elettrificate vendono sempre di più, ma per il momento è plausibile che le motorizzazioni diesel della BMW Serie 2 Gran Coupé saranno quelle più gettonate (in particolare la 218d e la 220d).

La nostra versione, la 220d, monta un motore 2000cc a 4 cilindri biturbo (sì, i diesel 4 cilindri di BMW sono biturbo) da 190 cavalli, presente nella grandissima parte della gamma bavarese. È un motore che, grazie ai suoi 400 Nm di coppia, vi garantirà qualche bel calcio nella schiena soprattutto alle velocità più basse (il picco di coppia è a circa 4.000 giri, mentre il limitatore raggiunge i 5.000 giri).

Tuttavia, l’efficienza è a dir poco eccezionale per delle prestazioni così convincenti. Se sfrutterete questo motore per i grandi viaggi, a velocità autostradali non farete assolutamente fatica a superare i 20 km al litro, mentre a una velocità di circa 110 km orari supererete senza sforzo anche i 25 km al litro. In città, se terrete un piede leggero, i 13-15 km al litro non sono assolutamente un miraggio, mentre se spingerete sempre al massimo, ovviamente non supererete la soglia dei 9-10 km al litro.

Probabilmente, la bontà di questo motore resterà tale anche scegliendo la versione 218d da 150 CV, sicuramente una delle versioni più azzeccate per qualità prezzo e per il segmento in cui quest’auto si piazza.

Meccanica

Passiamo ora a come si comporta questa famigerata trazione anteriore, partendo dalla tenuta di strada. Secondo BMW, la BMW Serie 2 Gran Coupé è stata tarata in modo da essere generalmente lievemente meno rigida della BMW Serie 1, in quanto quest’ultima è destinata ad essere la più sportiva tra le bavaresi a trazione anteriore mentre la Serie 2 Gran Coupé ricopre il ruolo di “Gran Tourer in miniatura”. Sono disponibili tre tipi di sospensioni: Standard, adattive e M Sport (la nostra vettura era dotata di quest’ultime). Le sospensioni M Sport sono più rigide e abbassano la vettura di 1 CM, ma in ogni caso BMW conferma che anche questa versione è comunque un po’ meno rigida delle sospensioni provate sulla BMW M135i.

In ogni caso, l’assetto è tarato in modo encomiabile e la vettura sarà sempre confortevole e piuttosto reattiva al tempo stesso. Probabilmente non è nemmeno necessario l’acquisto delle sospensioni M Sport, in quanto le sospensioni adattive dovrebbero essere un buon compromesso.

Anche lo sterzo è lievemente più leggero, ma si tratta comunque di una buonissima unità e difficilmente noterete differenze. Il volante M Sport è caratterizzato da una corona davvero molto “corposa”, che potrebbe non piacere a coloro che hanno delle mani particolarmente piccole. Assicuratevi di provarne il feeling in concessionaria.

Il cambio automatico a 8 rapporti è eccellente e non sbaglia mai un colpo. In modalità Comfort, mantiene la vettura sui 1.800 – 2.000 giri in modo da sfruttare al meglio la curva crescente di coppia, così da ottimizzare sia un’accelerazione improvvisa che il consumo di carburante, mentre in modalità Sport vi terrà ben più su di giri.

Le cambiate sono fulminee e, nonostante si tratti di un cambio con convertitore di coppia, non avvertirete mail il classico “effetto pullman”. Quando affondate il piede sull’acceleratore, l’auto scalerà immediatamente di una marcia o due in modo da farvi schizzare in avanti. L’abitacolo è ottimamente insonorizzato e il sound non è affatto male, considerato che stiamo parlando di un motore a gasolio.

Ovviamente, la trazione posteriore vi garantisce più momenti di divertimento mentre affrontate le rotonde, ma lasciando da parte quest’aspetto, questa trazione anteriore è più che adeguata per la maggior parte degli acquirenti. Nonostante i controlli di trazione siano eccellenti e per nulla invasivi, se esagerate con l’acceleratore in uscita o con lo sterzo, la vettura sottosterzerà comunque. Il controllo di trazione dotato del sistema ARB, in caso di sottosterzo, tenterà immediatamente di frenare la vettura quel poco che basta per riguadagnare immediatamente aderenza, facendo slittare lievemente il posteriore per riallineare l’auto.

Prezzi e conclusioni

La BMW Serie 2 Gran Coupé più economica che potete acquistare è la versione 218i, con un prezzo di partenza di €32.000. Se volete un propulsore diesel, dovrete salire a €34.000 per la 216d, ma come già detto, probabilmente vorrete evitare questa blanda motorizzazione. La nostra BMW 220d ha un prezzo di partenza di €42.350.

L’optional che dovete a tutti i costi selezionare è il pacchetto M Sport. Certo, il costo è di circa ben €5.000, ma senza di esso l’auto avrà molto meno carattere e molto meno mordente, rendendolo di fatto una scelta quasi obbligata. Tuttavia, il pacchetto M Sport porterà con sé una gran quantità di accessori, come i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il cruise control adattivo, l’assetto sportivo M e i cerchi da 18” (gli stessi montati sulla nostra versione).

Immaginando di volere a tutti i costi una vernice metallizzata (la vernice base è bianco pastello, non malissimo come scelta standard, a dirla tutta), dovrete aggiungere al conto €900. Se vorrete gli interni in pelle, il prezzo è di circa €1.500. Anche il pacchetto Innovation da €2.150 è quasi una scelta obbligata, perché porta con sé un sacco di assistenti alla guida (che funzionano davvero bene, sempre precisi e mai troppo invasivi), il fantastico Head-up display e un impianto hi-fi di qualità più alta (la nostra vettura era dotata di impianto Harman Kardon da €900, dovrete equalizzarlo sapientemente ma vi soddisferà parecchio). Con altri €1.000, vi porterete a casa uno schermo da 10,25 pollici (quello standard è di circa 8 pollici) per il sistema iDrive 7.0 e il quadro strumenti digitale, quindi il gioco potrebbe valerne la candela.

Il nostro esemplare si aggirava pericolosamente attorno alla soglia dei €60.000. Non userò mezzi termini – è un prezzo troppo elevato. A tale prezzo, potete permettervi una BMW Serie 3 con una motorizzazione identica (se non anche l’ottima BMW 330i) mediamente accessoriata. Una configurazione che avrebbe sicuramente più senso per gli acquirenti potrebbe essere la seguente:

BMW 218d con cambio automatico, pacchetto M Sport, vernice metallizzata, pacchetto Innovation e qualche optional accuratamente selezionato.

In questo modo, avrete a disposizione una vettura dal look personale, bilanciata a livello di motorizzazione e dotata di un buon equipaggiamento a un prezzo di circa €48.000 al lordo di sconti del 7-8% circa. È un vero peccato che il pacchetto M Sport stia diventando sempre più fondamentale per ottenere una vettura degna di tale nome, perché viene alzata l’asticella del prezzo pericolosamente verso l’alto in modo piuttosto turbolento.

L’acquisto di questa BMW Serie 2 Gran Coupé è consigliata soprattutto a chi si è innamorato in modo irrazionale delle sue linee. Se non volete rinunciare alla trazione posteriore, aspettate la BMW Serie 2 Coupé, mentre per chi vuole avere una BMW senza spendere troppi euro in optional, consigliamo di buttarsi sulla BMW Serie 1.

 

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