Dieselgate: BMW supera con successo l’ispezione

Stiamo parlando di un’ispezione a sorpresa che i dirigenti di BMW non hanno mai affrontato prima: il 20 marzo, procuratori e agenti di polizia tedeschi si sono recati improvvisamente davanti alle porte della sede centrale di Monaco e del Centro di Sviluppo – 100 persone in totale.

“C’è il sospetto che BMW abbia utilizzato un dispositivo per falsare i test di emissioni“, hanno detto gli investigatori. Ciò che gli ispettori sospettavano era il fatto che le auto diesel di BMW montassero un software fraudolento per la regolazione dei gas di scarico.

Ma finora, l’ispezione dei pubblici ministeri a Monaco non hanno provato gravi condotte scorrette della compagnia automobilistica. Le autorità affermano che solo 7600 veicoli sono stati colpiti da questo difetto contro le inizialmente 11.400 unità sospettate.

L’accusa ha dichiarato che l’indagine era inizialmente dedicata a 11.000 unità, ma alcune indicazioni dichiarano che “in realtà meno veicoli potrebbero essere stati colpiti dal fenomeno”. Il ministero federale dei Trasporti ha dichiarato che attualmente sono poco meno di 8000 BMW quelle presentanti questo problema.

L’accusa ha anche confermato che non esiste alcun sospetto riguardante tutti gli altri veicoli.

La società automobilistica aveva ammesso a febbraio alle autorità che due modelli di veicoli – la 750d e la M550d – erano stati venduti con il software sbagliato, ereditato dalla X5 M50d e dalla X6 M50d – con conseguenti problemi di purificazione dei gas di scarico, dato che l’iniezione di AdBlue non funzionava sui due veicoli non-SUV.

È stato un “errore umano”, ha detto il direttore dello sviluppo Klaus Fröhlich all’indomani della ricerca, mentre BMW presentava il proprio bilancio annuale.

L’inchiesta potrebbe concludersi con una semplice multa senza risentimenti penali, ma l’accusa ha affermato che una conclusione della procedura probabilmente non avverrà prima della fine dell’anno.