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BMW M2 Competition vs BMW M5 Competition – qual è la VERA BMW?

BMW M2 Competition vs BMW M5 Competition

Basta dare uno sguardo a ciò che la maggior parte delle riviste pubblica riguardo alla divisione BMW M per notare che due auto in particolare sono sempre sotto i riflettori: parliamo ovviamente della BMW M2 Competition e della BMW M5 Competition. I bavaresi hanno fatto un enorme passo avanti da quando hanno cambiato il loro approccio alla costruzione delle vetture M e ora sul mercato si possono trovare molte varianti con vari livelli di prestazioni, in modo da soddisfare tutte le richieste del cliente.

Lanciata poco dopo l’arrivo della BMW M5 sul mercato, la M5 Competition costa circa €10.000 in più rispetto alla versione “standard”. So che potrebbero sembrare molti, ma se consideriamo che la BMW M5 supera tranquillamente i €100.000 di listino, non è una cifra poi così esagerata. Ne vale la pena? Beh, diciamo che è utile più che altro per vantarsi con gli amici, dato che i 25 CV in più gli 0,1 secondi in meno sullo 0-100 non sono poi così visibili esternamente come cambiamenti.

Tuttavia, in pista la storia cambia. Non sono solamente i 25 cv in più a fare la differenza, ma una rinnovata agilità vi darà la sensazione di avere sotto il volante una vettura totalmente diversa.

Nel caso della BMW M2 Competition, tuttavia, le cose sono leggermente diverse. La BMW M2 standard è stata rimossa dal mercato in quanto utilizzava un motore ormai datato. Il motore N55 utilizzato per la BMW M2 F87 è stato elogiato da tutti, sia chiaro, ma le normative per l’ambiente hanno costretto BMW a prendere provvedimenti. Ecco perché BMW ha deciso di utilizzare il motore S55 per la BMW M2 Competition e questa è stata una mossa davvero azzeccata. Ora la vettura ha un bel po’ di cavalli in più e di fatto la M2 Competition ha cambiato quasi totalmente volto rispetto alla vecchia, seppur elogiata, M2.

Queste due sono le beniamine della stampa anche diverso tempo dopo la loro uscita. Purtroppo non abbiamo avuto modo di guidarle, ma i nostri cari (e famosi) colleghi di BMWBLOG (in particolare Gabriel Nica) hanno avuto il gran privilegio proprio questa settimana di effettuare un test drive di entrambe le vetture e hanno deciso di metterle a confronto. In questo articolo vogliamo proporvi la loro dettagliata esperienza, consci delle loro qualità per quanto riguarda i test delle bavaresi.

Nonostante si tratti di un testa a testa alquanto insolito, dopo aver provato due vetture del genere non si poteva non scrivere un articolo a riguardo. Se vi state chiedendo perché si tratta di un confronto un po’ strano, il motivo è semplice: si tratta di due vetture rivolte a delle clientele completamente differenti.

La BMW M2 Competition è più piccola ed economica e con un po’ di pazienza (e tanta ricerca sul mercato dell’usato), una volta nella vita potreste anche togliervi lo sfizio di possederne una per un po’. È la piccola coupé giocosa che vi fa sorridere ogni volta che l’accenderete. D’altra parte, la M5 Competition è la più forte anche se esteticamente non lo dimostra, un vero e proprio razzo. Un gioiello, insomma, e i gioielli costano. Bando alle ciance, cominciamo.

Design

Quando si tratta di design, preferiamo non fare dichiarazioni audaci. Di solito, in tutte le nostre recensioni, lasciamo che il pubblico decida se l’aspetto di un auto gli piaccia o meno, perché è semplicemente una questione di gusti. È quasi garantito che il punto di discussione principale sia concentrato sul design delle vetture. In ogni caso, stavolta scegliere la nostra preferita è stato davvero arduo.

La BMW M2 Competition è piccola e larga. È bella sotto ogni punto di vista e il suo look è molto aggressivo nonostante la stazza ridotta. La versione Competition ha un muso diverso rispetto alla M2 originale, con griglie più grandi che hanno anche la funzione di far entrare più aria nel vano motore.

Per quanto riguarda la M5 Competition, il suo look viene spesso definito come “sleeper”, ovvero dormiente. Questo aggettivo si riferisce a vetture che nascondono tutta la loro potenza e violenza sotto una carrozzeria elegante, quasi come se si trattasse di una vettura “normale”. Solo gli occhi più acuti coglieranno i dettagli che separano la M5 da una qualsiasi altra Serie 5 con pacchetto M Sport. Le prese d’aria più grandi nella parte anteriore, il badge “M5”, i quattro terminali di scarico e il paraurti posteriore sono le uniche differenze visibili.

Interni

All’interno dell’abitacolo le cose cambiano e cambiano molto. Noterete immediatamente perché la M5 è molto più costosa. La pelle è di qualità superiore, i sedili sono migliori, tutto all’interno è più piacevole al tatto rispetto alla M2. Il mio veicolo di test aveva, tra le altre cose, degli inserti in Alcantara e un sistema audio Bowers & Wilkins, oltre a dei dettagli in fibra di carbonio qua e là.

Sulla BMW M2 Competition, il lusso è stato limitato a un paio di dettagli. Certo, i sedili sono di buona qualità anche sulla M2, ma non sono comodi come quelli della M5. Quello che mi piace degli interni della M2, tuttavia, sono gli indicatori analogici e la console centrale più semplice. Insomma, la guerra tra le due fazioni analogico e digitale si ripropone anche qui.

Motore

Ora entriamo nel vivo. Entrambe le auto hanno, ovviamente, dei motori messi a punto dalla divisione M. Da un lato abbiamo il motore S55, un motore derivato dal sei cilindri in linea N55, con due turbocompressori e una configurazione unica per la M2 Competition. eroga 410 CV e 550 Nm di coppia, numeri abbastanza buoni per una macchina così compatta. Forse sarò un po’ di parte, ma fin dal lancio questo S55 mi ha fatto impazzire e anche sulla BMW M2 Competition non è da meno.

L’erogazione dei cavalli è stata ottimizzata per questa M2, a differenza delle sue prime apparizioni sulle M3 e M4. Il lag dei propulsori è stato ridotto e la potenza erogata dal motore a volte può addirittura sopraffare la trazione puramente posteriore della vettura, quindi preparatevi a spendere un po’ di soldi in gomme di buona qualità (qualcuno ha detto Pilot Sport 4?). Il differenziale posteriore M attivo fa la sua porca figura e, se non esagererete in partenza, sarà difficile far perdere trazione a quest’auto.

Il motore spinge fino a 5.500 giri e forse anche un po’ più in alto, ma successivamente il fiato inizia a farsi corto. I giri salgono più velocemente rispetto a quanto succede sulla M5 e se dovesse servire si può arrivare anche a 7.000 giri, ma è consigliabile cambiare prima, intorno ai 6.000 giri. In ogni caso, affidatevi senza problemi all’eccezionale cambio a doppia frizione con 7 rapporti. Certo, un cambio manuale potrebbe essere la scelta perfetta per i puristi, ma non ci lamentiamo per nulla.

Senza guardrail da un lato e con alcune pericolose scarpate dall’altro, meglio tenere entrambe le mani sul volante in modo da non perdere il controllo nemmeno sulle curve più strette. In ogni caso, le cambiate avvengono sempre al momento giusto e sono praticamente istantanee, quindi lo raccomandiamo al 100%.

Sulla M5 Competition non abbiamo più a che fare con un sei cilindri in linea, ma con un roboante motore V8 e un cambio ZF a 8 rapporti. Parliamo di un motore da 4.4 litri biturbo con tecnologia di riduzione del lag. Funziona? Assolutamente sì, la latenza del turbo è lontano ricordo. La coppia massima arriva a poco più di 2.000 giri e persiste fino a quasi 6.000 giri. Fondamentalmente la coppia massima di 750 Nm è sempre lì, pronta a prendervi a calci.

La risposta del pedale è molto veloce e l’auto scatta sempre, senza mai titubare nemmeno nelle situazioni più disperate. Il sistema di trazione integrale xDrive è estremamente sicuro e vi inviterà a spingere anche sulle strade più estreme. Avevo paura di spegnere il DSC e di passare alla modalità 2WD (trazione posteriore), considerando i burroni che circondavano queste strade, quindi mi sono limitato a spingere al limite questa M5 Competition in modalità “Sport 4WD”, che è risultata a mio parere la modalità perfetta per godersi questa vettura fantastica.

Spingendo la vettura in curva si nota immediatamente l’estrema precisione del muso, che non vi deluderà nemmeno quando chiederete il massimo dalla vettura. Certo, le gomme sono ottime, ma la trazione xDrive è davvero incredibile. È la prima macchina che mi ha permesso di frenare e sterzare allo stesso tempo senza problemi, una conclusione che un certo signor Jochen Neerpasch ha condiviso con me dopo aver guidato anche la M5. Il signor Neerpasch, fondatore di BMW M, ha affermato che questa è diventata all’istante una delle sue auto preferite di tutti i tempi, un grande elogio da parte dell’uomo che ha inventato la CSL 3.0 e la M1.

La modalità Sport 4WD consente al posteriore di ballare un pochino, salvo poi riprendere il controllo per terminare la curva nel migliore dei modi, anche nei tornanti più stretti.

Sospensioni – telaio

A proposito di agilità, dobbiamo menzionare che la M5 Competition nasconde brillantemente il suo peso. Non so come siano riusciti a farlo, ma quest’auto sembra molto più leggera rispetto a quanto scritto sul libretto di circolazione. Prima di provare le due auto, mi sarei aspettato di trovare agilità sulla BMW M2 Competition, ma per assurdo è la più lunga, larga e pesante BMW M5 Competition a vincere in questo senso.

La M5 Competition si è rivelata più composta e meglio controllabile della BMW M2 Competition, qualcosa che sicuramente non mi aspettavo. Certo, non stiamo dicendo che la vettura sembri meno pesante della compatta M2, ma è talmente facile guidarla che non ve ne accorgerete.

A dire il vero, la M2 Competition mi ha un po’ deluso in questo senso. Certo, il manto stradale non era assolutamente perfetto; l’autostrada Transfagarasan è un luogo davvero mozzafiato, pieno di curve strette, ma la superficie della strada è vecchia, irregolare, buche e ghiaia. Tuttavia, immagino che molti di voi si ritroveranno in situazioni simili? Su questo particolare tratto di strada, la BMW M2 Competition volava ovunque. Disattivando tutti i controlli, dovrete faticare per tenere a bada quest’auto. È proprio in questi particolari che si notano le differenze più grandi tra le due auto. La BMW M5 sembra molto più ingegnerizzata e ottimizzata, mentre la M2 sembra l’alternativa più “analogica”, più vecchio stile.

E proprio questo è ciò che veramente separa la Coupé dalla Berlina. La BMW M2 Competition è molto meno complicata e ciò comporta dei vantaggi e degli svantaggi. Una volta entrati, dovrete solo premere il pedale per partire, senza parametri e senza impostazioni da selezionare. D’altra parte, questa sensazione più analogica, fa sembrare la BMW M2 Competition più “economica” e meno studiata per dare il massimo.

Sulla M5 Competition, all’inizio le cose possono essere un po’ complicate a causa della pletora di diversi parametri che si devono impostare. Fortunatamente, tutte le impostazioni possono essere salvate in vari profili tramite i pulsanti M1 e M2 presenti sul volante, ma dovrete comunque spendere un po’ di tempo per trovare la vostra abbinata perfetta.

Freni

È un po’ ingiusto confrontare queste due auto in termini di frenata. Questo perché la M2 montava dei dischi di acciaio, mentre la M5 montava dei dischi carboceramici optional. Insomma, non c’è molto su cui discutere, purtroppo.

Essenza BMW / Ultimate Driving Machine

Ho lasciato questa categoria per ultima, poiché penso che sia quella più importante. Questa essenza è ciò che separa una BMW M da una qualsiasi altra vettura sul mercato.

Queste due auto sicuramente meritano entrambe il titolo di “Ultimate Driving Machine”. In termini di divertimento, è davvero difficile trovare delle vetture paragonabili sul mercato attuale. Entrambe sono delle vere BMW e considerando che Herr Neerpasch le ha amate entrambe, penso che lo spirito originale della divisione Motorsport sia vivo e vegeto in ognuna di esse.

Tuttavia, le due vetture fanno appello a diverse clientele. La BMW M2 Competition si rivolge chiaramente a coloro che cercano una sensazione più puristsa. Se la acquisterete con il cambio manuale, avrete di fatto tra le mani una vettura nostalgica che vi proietterà negli anni ‘2000. Ovviamente, la M2 Competition è anche la migliore per rapporto qualità/prezzo, se proprio ce ne fosse bisogno.

Per me, però, la BMW M5 Competition sarebbe l’auto da acquistare. Questa super berlina fa bene qualsiasi cosa ed è di sicuro la migliore tra le due. L’ingegneria impiegata rende questa macchina in grado di trascendere il metallo della carrozzeria, tanto da sentirla quasi tangibile una volta impugnato il volante. È più composta, precisa e veloce, anche sulle strade più tortuose. Il sound è migliore, quel V8 fa sollevare i peli sulle braccia, e se non bastasse l’abitacolo è molto più comodo. Ciò che mi ha impressionato di più è stato l’immenso divario tra le configurazioni di guida M1 e M2; una brutale, l’altra confortevole.

Questa è la vera essenza di tutte le vetture M. Comprando la BMW M5 Competition è come se si acquistassero due auto: una che può viaggiare all’infinito in autostrada con i bambini addormentati sui sedili posteriori, e una che brucia l’asfalto non appena le viene consentito. E proprio per questo la BMW M5 Competition è appena diventata la mia auto preferita.

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