Il mercato delle auto a guida totalmente autonoma è destinato a fare passi da gigante entro i prossimi 10 anni.
Le auto si evolvono molto più rapidamente che in passato e BMW ha deciso di essere leader in questo settore altamente tecnologico.
E a pensarci bene l’azienda di Monaco ha dimostrato di star lavorando a un così importante progetto già dal 2006 ben prima che Tesla e Google iniziassero anche solo a immaginare di fare una cosa del genere. Proprio nel 2006 una Serie 3 percorse il circuito di Hockenheim con l’autopilota e senza intervento alcuno di un pilota umano, mentre nel 2011 sono stati effettuati i primi test su un’autostrada pubblica.
I test sono andati avanti e BMW ha dimostrato anche come la guida autonoma possa ulteriormente agevolare la vita delle persone di tutti i giorni ad esempio nei parcheggi. Infatti al CES di Las Vegas, nel garage di un casino, l’azienda ha dimostrato come una BMW i3 elettrica posta andare a parcheggiarsi da sola per poi essere richiamata dal suo proprietario e farsi venire a prendere all’uscita del casinò.
In pratica un vero e proprio servizio di Valet parking comandato da remoto
Un giorno si potrà andare in centro città, farsi fermare davanti ad un negozio e comandare alla propria auto di andarsi a trovare un posto libero dove parcheggiarsi.
Per riuscire ad interpretare l’ambiente circostante e vedere gli ostacoli l’auto era equipaggiata con 4 scanner laser e in più disponeva di una mappa del garage.
Grazie a un algoritmo che interpolava tutti questi dati a disposizione l’auto ha incominciato a cercare un posto libero da sola.
Certo bisognerebbe avere le mappe di ogni singolo garage, ma onestamente non lo vediamo un qualcosa di impossibile visto che, una volta che la tecnologia diventerà nota, la stessa BMW, in collaborazione con le autorimesse, creerà un intero database da fornire ai propri veicoli.
Durante la dimostrazione BMW ha anche mostrato un sistema anticollisione che usava gli stessi scanner per il Remote Valet Parking.
I sensori rilevava quando un pericolo di collisione era imminente e automaticamente l’auto si fermava a pochi centimetri dall’ostacolo.
Google sta cercando di spingere molti costruttori a sviluppare tecnologie di guida autonoma, ma molti come anche BMW, stanno procedendo lentamente ed ognuno testa i propri sistemi.
Afferma Huber:
“apprezziamo il fatto che Google sta promuovendo l’idea della guida autonoma per le auto e cercando di prepararci il terreno, ma stiamo affrontando già la cosa seguendo nostri progetti anche perché in qualità di produttori di auto abbiamo una grande esperienza e adottiamo molti più processi di un’azienda IT”
L’amministratore delegato ha negato l’ipotesi speculativa di una partnership con Google per la tecnologia applicata alla guida autonoma, ma ha anche ammesso che per un’azienda come BMW è importante non tralasciare un’eventuale collaborazione.
Quindi entro quanto vedremo l’applicazione di questa avvenieristica tecnologia sulle BMW? Sicuramente la guida autonoma è ancora in uno stadio di ricerca e sviluppo, ma l’azienda tedesca ritiene di poter vendere sul mercato i primi veicoli entro 7/8 anni.
Il primo problema al momento è il costo dei sensori che scoraggerebbe molti acquirenti mentre l’altro è quello della legalità soprattutto in Germania dove esistono precise leggi che bandiscono la possibilità di avere la guida autonoma su un veicolo privato.
Sicuramente l’argomento sarà parte dei prossimi dibattiti politici di molti paesi e siamo sicuri che in un modo o in un altro si arriverà ad una soluzione.