https://www.youtube.com/watch?v=hbxI4rMY_wM
Perchè se con 2.8 kg (circa 4 litri) di benzina verde si hanno 36 kWh di energia, con una batteria agli ioni di litio che ne eroga 24 kWh, si avrà una massa di 300 kg. Non una cosa da poco. Ma la ricerca non si è mai fermata, anzi c’è sempre stata la spinta al nuovo ed ad innovare. In BMW tutto è partito dalla BMW 1602e, antenata della i3 che debuttò in occasione dei Giochi Olimpici di Monaco del 1972 come veicoli d’appoggio per la maratona e per il trasporto dei commissari.
Una ventola radiale da 140 W controllata da un termostato provvedeva al raffreddamento.
Il vantaggio era la sostituibilità: l’intero gruppo batteria era rimovibile in toto come unità singola e la sostituzione era “rapida” con un gruppo ricaricato.
La BMW 1602 Electric accelerava da 0 a 50 km/h in otto secondi e raggiungeva una velocità massima di 100 km/h. La sua autonomia era di circa 30 chilometri durante la guida in città, distanza che raddoppiava quando si guidava costantemente a 50 km/h.
Inoltre, il motore elettrico serviva anche da generatore, permettendo all’energia prodotta durante le frenate di essere accumulata nella batteria (freno rigenerativo).
Insomma dei veri e propri antenati degli odierni KERS.
Ovviamente la tecnologia era molto acerba ed i progressi da fare erano altrettanto consistenti.
Di conseguenza, la BMW 1602 Electric veniva vista soltanto come un primo tentativo di sviluppo invece che una soluzione fattibile.
Ma BMW credeva nella mobilità elettrica e dopo questi due prototipi vennero realizzate la LS Electric (1975) la 325 Ix (1987), la E1 (1991) e via discorrendo fino all’attuale BMW i3 e BMW i8.