La BMW Z3 è stata una vettura iconica per i bavaresi sin dal suo lancio nel 1995, poiché sintetizzava al meglio l’essenza di una cabriolet moderna, sportiva e divertente. La biposto cabrio festeggia oggi il suo glorioso 25esimo anniversario. Con la Z3, BMW consolidò la giovane famiglia “Z”, nata nel 1989-1991 grazie alla BMW Z1. La lettera “Z” sta per “Zukunft”, che in tedesco significa “futuro”.
Basandosi sulla fortunata eredità della BMW 507 roadster, la BMW Z3 è un’auto apprezzata anche oggi, grazie alla sua silhouette dinamica, attraente ma che al tempo stesso rispetta il passato. Il design della Z3 è stato creato dall’artista Joji Nagashima (che ha disegnato anche la Serie 5 E39 e, successivamente, la Serie 3 E90) e presenta tutte le caratteristiche fondamentali per una vera roadster: il cofano lungo, il passo corto e una posizione di guida particolarmente bassa.
Gli elementi più distinguibili erano i reni dalla forma quasi quadrata e i fari ispirati alla E39.
La Z3 è stata assemblata nello stabilimento di Spartanburg nel Sud Carolina, a partire dal settembre 1995, diventando così il primo modello bavarese ad essere completamente prodotto al di fuori dell’Europa. Sviluppata sulla piattaforma della Serie 3 E36, la Z3 era disponibile in due tipi di carrozzeria: Roadster e Coupé (anche se la Roadster rimane sicuramente la migliore).
In un mondo in cui i SUV e i Crossover ancora non erano presi in considerazione, non c’è da meravigliarsi che la Z3 sia stata un vero successo per BMW, con quasi 300.000 unità assemblate vendute.
Nel novembre 1995, la Z3 Roadster è stata protagonista del film “Golden Eye” della famosa serie di James Bond. Negli Stati Uniti fu anche prodotta in edizione limitata a 100 esemplari una BMW Z3 James Bond Edition. Oggi, la Z3 guidata da Pierce Brosnan 25 anni fa risiede nel Museo BMW di Monaco.
In termini di motori, la BMW Z3 poteva optare per un motore entry-level a 4 cilindri da 115 CV, oppure si poteva anche scegliere un motore a sei cilindri in linea da 143 CV.
Nell’aprile 1997, il motore a sei cilindri in linea M52B28 da 2,8 litri con 193 CV fu aggiunto alla gamma, così come la versione più potente “M Roadster”, che vantava un motore a 6 cilindri da 3,2 litri con una potenza di 321 CV.
Quando il restyling è arrivato nel 1999, la BMW Z3 è stata rivisitata e ha visto l’aggiunta di altre motorizzazioni (4 cilindri da 117 CV e 6 cilindri in linea da 170 CV).
Nel 1999, BMW avviò una partnership a lungo termine e di successo con la proprietaria dei diritti della MotoGP Dorna Sports. Durante le stagioni 1998 e 1999 della competizione, la Z3 M Coupé ha svolto il ruolo di Safety Car.
Il lungo cofano della roadster ha permesso a BMW di creare un prototipo di BMW Z3 M con motore V12 longitudinale da 326 CV.
BMW Individual ha anche messo le mani sulla Z3 Roadster per creare diversi modelli in edizione limitata, con alcune combinazioni di colori uniche: Sport Edition, British Traditional, Dakkar e Kyalami. Tra tutte, la Sport Edition era la più ricercata, in quanto offriva cerchi in lega da 17 pollici con design Style 42 o Style 78, un’altezza da terra ridotta di 15 mm, differenziale posteriore autobloccante, sedili sportivi e altri inserti M.
L’ultimo modello Z3 della storia è stato prodotto il 28 giugno 2002 e, in onore del suo grande successo, questo esemplare è ora esposto nel museo dello stabilimento di Spartanburg. Il successivo cambio di generazione ha poi creato un’altra vettura ricordata con piacere da tutti i fan di BMW, ovvero la BMW Z4 E85 del 2002.