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BMW Z8 – vent’anni dopo la rinascita

La BMW  Z8 è una delle roadster più spettacolari che BMW abbia mai costruito, incarnando potenti spunti stilistici provenienti dall’originale 507 degli anni ’50 in un design moderno e senza tempo. Le prime notizie che facevano trapelare l’arrivo di quest’auto risalgono al 1997, quando al Motor Show di Tokyo fu presentato il concept Z07. Quel prototipo piacque tantissimo e fu fin da subito chiaro che si trattava di un omaggio verso la classica BMW 507 Roadster.

Due anni dopo, al salone dell’auto di Francoforte del 1999, BMW presentò ufficialmente in anteprima il modello di serie, ovvero la BMW Z8. Sia il concept del 1997 che il modello di produzione furono disegnati dal famoso designer Henrik Fisker, sotto la guida dell’altrettanto celebre Chris Bangle.

L’allora nuova BMW Z8 era alimentata esclusivamente dal motore BMW S62 V8 da 4.941 cc installato anche sulla BMW M5 E39. La potenza massima di 394 CV alimentavano l’asse posteriore tramite un cambio manuale a sei rapporti.

Inutile dire che la BMW Z8 possedeva un rapporto di peso del 50:50; inoltre, la vettura vantava un sistema DSC standard e un differenziale posteriore autobloccante. La BMW Z8 fu anche la prima bavarese dotata di un controllo della pressione degli pneumatici, una vera novità nell’industria automobilistica dell’epoca.

Inoltre, il modello E52 fu il primo a montare pneumatici run-flat. Lo sprint da 0 a 100 veniva percorso in soli 4,7 secondi, mentre la velocità massima era limitata elettronicamente a un valore di 250 km/h.

ALPINA decise anche di prendere quest’auto e farla diventare la bellissima ALPINA Roadster V8 in edizione limitata. Prodotta in soli 555 esemplari, la BMW Z8 messa a punto da Buchloe era alimentato dal motore a 8 cilindri BMW M62 (e non l’S62), con una potenza di 375 CV. Il motore M62, codificato ALPINA F5, alimentava anche il modello ALPINA B10 V8 S basato sulla Serie 5 E39.

Durante la sua breve carriera, la Z8 Roadster è stata anche la safety car ufficiale della MotoGP durante le stagioni 2001-2003, installando tuttavia un tetto rigido per ragioni di sicurezza e per montare correttamente il pannello luci.

Ultimo aneddoto, ma non meno importante, è il fatto che la BMW Z8 ha guadagnato fascino col passare del tempo, anche grazie all’apparizione nel film di 007 “Il mondo non basta”, con protagonista (e pilota) Pierce Brosnan.

Albrecht von Goeritz, progettista della leggendaria 507 Roadster, disse nel 2003 riguardo alla Z8: “Se dovessi progettare la BMW 507 ora, sarebbe come la BMW Z8”. Questo deve far capire a tutti quando quest’auto sia apprezzata da qualsiasi tipo di appassionato.

Poiché le vetture cabriolet diventano sempre più una rarità, è solo questione di anni prima che anche le moderne due posti di BMW diventino dei classici… moderni. In questa lista sono già presenti le BMW Z3 e Z1.

La Z8 è sicuramente molto vicina al diventare un classico indimenticabile, anche se forse, a dire il vero, lo è già.

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