Premesse: -Questo circuito è applicabile esclusivamente su debimetri con uscita analogica. -Questo circuito nasce dall’esigenza di ricondizionare il segnale di un debimetro insufficiente e riportarlo a valori accettabili. -Questo circuito non è stato pensato per aumentare la potenza del motore. -Un debimetro malfunzionante dovrebbe essere sostituito. Fatte le debite premesse passiamo ora ad analizzare il circuito, al motivo per il quale lo ho realizzato e ad una breve spiegazione del funzionamento. Il debimetro montato sulla mia auto, M52B206S3 quindi motore aspirato, con il passare degli anni e dei KM non fornisce più un segnale corretto, infatti a regime minimo sull’uscita si misurano circa 0,6 volt che aumentano fino a circa 3,5 con regime di rotazione di 4000 / 5000 giri. Un po’ pochi se si considera che un debimetro “in forma” dovrebbe fornire in uscita una tensione variabile tra 1 e 4,5v circa. Da qui nasce l’idea di aumentare in maniera lineare il segnale fornito in origine dal debimetro e inviarlo alla DME ricondizionato. Schema circuito: Lo schema si compone di due sezioni, una sezione di alimentazione composta dai condensatori C1-C2-C3-C4 e dall’integrato stabilizzatore IC2 che filtra e riduce la tensione dai 12/13Volt a 9volt e che alimenta la parte amplificatore di tensione composta da IC1 ed R1-R2-R3-R4-R5-R6-R7-R8 Il guadagno in tensione del circuito si regola tramite il Dipswitch a 4 poli e si ricava dalla formula seguente: (R2+R5+R6+R7+R8):R2 quindi con il Dipswitch con tutti gli interruttori chiusi la resistenza tra piedino 2 ed 1 di IC1 é 0, ed il guadagno sarà pari ad 1, infatti: (10.000 + 0 ):10.000=1 mentre con il DipSwitch con tutti gli interruttori aperti la resistenza sarà 1080 ohm, ed il guadagno risulterà quindi: (10.000 + 1080):10.000 = 1,1 , cioè il 10% in più rispetto al segnale in ingresso. Selezionando uno ad uno i DipSwitch si aumenterà il segnale in uscita di circa 2,5%. Il consumo del circuito è irrisorio, circa 10mA quindi è possibile alimentarlo direttamente dal connettore originale del debimetro senza alcun problema. Il fusibile da 0,5A posto sull'alimentazione protegge il circuito da eventuali problemi. Lo schema sotto indica i collegamenti da effettuare: La taratura dei dipswitch dipende dallo stato del debimetro al quale viene collegato il circuito, essenzialmente si consiglia di selezionarli a 1 per il minimo guadagno, ed una volta avviato il motore al minimo inserirli uno ad uno per volta fino a quando il motore accenna a soffocarsi. A questo punto tornare indietro di una selezione e testare l’auto. E’ possibile sostituire le resistenze R5 / 8 con un trimmer da 1 o 2 Kohm e regolare il guadagno tramite la sua regolazione. Nel caso si usi un trimmer da 2 Kohm, il massimo guadagno sarà del 20%. L’immagine che segue mostra il collegamento con trimmer. image host Ovviamente con l’ausilio di un multimetro digitale potremmo tarare il circuito in modo ottimale collegandolo sul filo OUT e leggendo il valore di tensione. Personalmente ho regolato il guadagno a circa il 7,5% inserendo 3 dipswitch, ottenendo un miglioramento specialmente ai regimi bassi. Per il collegamento ho effettuato una prolunga con connettori originali tra debimetro e cablaggio e da questa ho prelevato alimentazione e segnale IN e OUT. In questo modo il circuito è rimovibile in pochi secondi.
Ciao, intendi che non vedi nessuna immagine? Strano, mi sembra sia tutto ok. Comunque niente di eclatante solo, come avrai capito dalla descrizione, un semplice amplificatore di tensione con operazionale. Nulla a che vedere con circuiti per debimetri digitali e con mappe preimpostate gestiti da microprocessore. Mica voglio farti concorrenza,, sarebbe assolutamente fuori dalla mia portata.
Ho caricato le immagini direttamente tramite il Forum, ma probabilmente qualcosa non ha funzionato, non le vedevo neanche io collegandomi con un altro PC. Le ho reinserite tramite Postimage, ora le vedo anche su altri PC, spero sia tutto ok.