Con questo ultimo post si chiude il percorso sul corso di guida. Vi prego di scusarmi se non ho affrontato temi come la nebbia o la neve, ho troppa poca esperienza in queste condizioni di guida, lascio volentieri il testimone a chi ne ha più di me. Perciò l'ultimo post lo dedico a tutti noi. Il pilota. Tutti noi quando stringiamo il volante ci sentiamo un pò piloti, non ha importanza quanti cv ha la nostra macchina, non ha importanza se è nuova o usata, costosa o economica, è la nostra macchina (se però è una Bmw è meglio). Io mi sono divertito con tutte le auto che ho avuto dall’utilitaria alla sportiva, alla comoda berlinona, sono state tutte, mie compagne di viaggio. Con questo ultimo post vorrei infondere in Voi il meritato rispetto per la nostra macchina e per noi stessi. Nella mia vita ho visto troppe vite strappate, a volte ti rendi conto che è il fato che decide, ma a volte ti rendi conto che con un po’ di rispetto in più, verso noi stessi o verso il nostro mezzo, oggi, avremmo meno genitori che piangono i loro figli, meno mogli a piangere i propri mariti. Cosa significa “avere rispetto”? Significa che ogni volta che accendete il motore e vi avviate, state su un mezzo che pesa diversi quintali e che ogni km/h che aggiungete, spingendo il gas, moltiplicate esponenzialmente questo peso. Rispetto significa semplicemente rendersi conto che: ogni volta che abbasso lo sguardo per governare il navigatore, o ogni volta che digito un numero di telefono sul cellulare, o ogni volta che mi frugo le tasche per cercare il pacchetto delle sigarette, la mia auto procede a 20/30/40 metri in un secondo e che ogni volta che mi distraggo, anche solo per mezzo secondo, io percorro un tratto di strada senza sapere se si presenta un ostacolo improvviso. Insomma ogni volta che mi distraggo è come se procedessi con una benda sugli occhi, voi avete mai sperimentato la sensazione di smarrimento che si prova chiudendo gli occhi per un brevissimo istante, mentre si guida? Ecco quando ci distraiamo chiudiamo gli occhi senza che questo fatto ci crei ansia, allora facciamocela venire quest’ansia. Non dimenticate poi che la distrazione ha tanti alleati,: la stanchezza, la rabbia, il nervosismo, le preoccupazioni, , i farmaci, l’alcool, le droghe "leggere",ci inducono in comportamenti che causano distrazione o peggio ad una erronea percezione dei rischi. La velocità di per se non è pericolosa, lo diventa nel momento in cui si sottovaluta la sua interazione con il resto del mondo. Per rendervene conto vi basta fare un esperimento: andate in una autostrada a tre corsie a 110km/h e concentratevi sulle sensazioni che vi suscita la velocità; poi ripetete lo stesso esperimento in un rettilineo di una statale a due corsie. E’ sempre impressionante constatare come una stessa velocità può fornire sensazioni così diverse. Quando ero un ragazzo non avevo mai tempo di fermarmi e concentrarmi su queste cose, vivevo tutto troppo rapidamente. Non ho neanche mai riflettuto sulle conseguenze dei miei comportamenti, ero troppo preso a dover dimostrare a me stesso che valevo qualcosa e sempre sulle spalle di qualcuno che il mio egocentrismo doveva sottostimare. Poi a 16 anni dopo aver rubato le chiavi della macchina al babbo e dopo aver caricato un paio di amici sopra, sono andato a fare il giocoliere in una strada di campagna e un pò per la rabbia di esser stato lasciato dalla donna, un po’ per il cervello annebbiato dalle troppe birre, un po’ per quella strana frenesia che ti porta sempre ad esagerare, mi sono schiantato a 70km/h contro un pino. In un attimo si è passati dalle risate fra amici, al terrore delle conseguenze dell’impatto imminente, alla tua vita che ti scorre, come un flashback, davanti agli occhi in un momento, al rumore sordo dello schianto, all’incredulità del fato che si è compiuto, alle ore di ansia al pronto soccorso per un amico che ormai ricorda la cosa diversamente da me. Noi ci meritiamo di meglio, la nostra macchina si merita di meglio, le nostre persone care si meritano di meglio. Buon Sabato sera a tutti.
Complimenti, davvero una bellissima guida, io ancora non guido (non è vero, però non si dice), però consigli di chi ha molta espeienza valgono oro per me. Imparare a fare subito le manovre nel modo corretto è molto più facile che doversi poi correggere dopo 10 anni di guida. Sono certo che questi consigli, uniti a quelli di mio padre che guida anche lui da 35 anni (e non certo rispettando sempre i limiti), e di altri, mi torneranno molto utili nel corso della mia vita, e magari mi salveranno da qualche spiacevole inconveniente (o addirittura la vita). Ti ringrazio davvero tanto! Ancora complimenti! Ciao!
Grazie per i complimenti, è proprio per i ragazzi come te che ho scritto questi post. Il fine è quello di farvi comprendere la relazione tra velocità e dinamica dei veicoli, cosa che non va mai sottovalutata, anche quando si pensa di essere in condizioni di pieno controllo. Il più grande consiglio che posso dare a te e soprattutto a tuo padre è di farti frequentare, appena avrai 18 anni, un corso di guida sicura, così da provare questa relazione in sicurezza e seguito da dei professionisti. In fondo basta accantonare 50 euro al mese nei prossimi due mesi, mi sembra un investimento per la vita, fattibile.
Si infatti avevo pensato proprio di farlo, qualche giorno fa ho letto un tuo post in cui ne parlavi e mi sono informato, appena potrò lo farò perchè credo che sia davvero molto importante (anzi dovrebbero renderli obbligatori secondo me, o almeno in parte, per chi prende la patente). Grazie ancora! Ciao!