Xenofobia

Si, io intendevo proposte concrete, insomma fattibili in clima democratico /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

Su cose diverse dalla democrazia, ci andrei piano, non perchè non se ne possa parlare in assoluto, piuttosto il motivo è che ci sono varie forme di non democrazia. A me potrebbe (per ipotesi) piacerne una di un certo tipo e a te (sempre per ipotesi) quella del tipo opposto. Avremmo due forme dittatoriali che renderebbero scontento me o te a seconda di chi prende il potere /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

Eh, non è il massimo come esposizione, mi rendo conto, però spero di aver reso l'idea /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />

 

ti sei espresso chiaramente e convengo....

comunque almeno uno sarebbe contento, o meglio ancora vi è il 50% di possibilità che il capo decida bene.

la democrazia è per definizione un compromesso.

lì nemmeno se fortunati potremo avere la giusta decisione

chi non risica non rosica

 

insomma, vi dico quale è/è stata per la germania la semplice soluzione al problema dell'immigrazione e integrazione: REGOLE

regole univoche, chiare, severe, con applicazione diretta e sicura...

vuoi lavorare?bravo, benvenuto!

vuoi rompere i coglioni? bravo, provaci...

vi sembra un discorso nazista? no, perchè se tu sei onesto e hai voglia di lavorare non hai proprio nulla da temere, loro ti danno esattamente gli stessi DIRITTI e DOVERI che hanno gli altri, indipendentemente dalla nazionalità...

vabbè, non mi dilungo, volevo portare la mia esperienza da immigrato, che è molto positiva, ma mi fa essere ancora più critico verso certi immigrati in italia....

ciao

 

sono d'accordo.

immagino che ora siano tutti d'accordo .se servono a lavorare bene,se rompono non li vogliamo.

eppure qualche pagina fa è stato fatto l'esempio di rosarno.

lo scandalo però non era che costoro sfsciavano tutto...

pare fossero le vittime..

se vai all estero a lavorare,quando non hanno più bisogno non puoi pretendere di restare.E se non ne vogliono sapere non puoi spaccare tutto.

altrimenti sei tu il nazista

 

l'esempio di Rosarno era molto dettagliato ed il fine del mio pensiero era un'altro...

ma come vedo la cosa non è stata compresa....

 

No altrimenti le prendi, tante anche, giustamente.

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questi sono i punti fondamentali del mio pensiero.......

ripeto condanno ogni forma di violenza.......

però facile aggredire un nullatente che in certe zone vale meno di un cane.....

come ho scritto e ripeto quando protestano per lo sfruttamentento fatto sulla loro pelle....(perchè quello caro Marzo è sfruttamento contro tutti i principi di umanità)....o finiscono per essere cacciati...o magarti sotto una pianta con riposo eterno.....

quindi se tutto quest'astio e ribellione si fosse profusa nel corso degli anni anche contro altre realta.... la calabria oggi non sarebbe quel paese dove si ammazzano 5 persone per un pezzo di terra(qui non centra nessuna associazione ma è una concausa dell'oppressione che ha subito quella terra).......E dove è brutto dirlo in molte zone è lo stato che si adatta all'antistato...

 

ho compreso benissimo,forse mi sono spiegato male.

siamo arrivati al punto che chi viene in italia SA benissimo che può opporsi a qualsiasi regola facendo tutto il casino che vuole,anzi ,se brucia auto,spacca vetrine o si arrampica sulle gru bloccando tutto,Gli danno ancora più retta(invece di dargli botte).addriittura ci saranno degli individui che io mi rifiuto di definire italiani anche se nati qui,che li sosterranno!

E Questo non scandalizza nessuno..

 

però fai un pò di confusione.....

un cittadino straniero viene in italia....dopo magari 10 anni che lavora perde la sua occupazione.........classico con la crisi che è scoppiata negli ultimi anni...

tu che faresti lo manderesti subito fuori dal nostro paese????non ha diritto come altri lavoratori..........)perchè a mio avviso un lavoratore non ha razza ne religione che lo distingua dagli altri...)a mettere in scena una protesta pacifica per la sua sopravvivenza e quella della sua famiglia????

 

se devo dirti la verità no(pur dispiacendomi per essi)

nella mia vita ho dovuto emigrare per anni.quando non hanno avuto più bisogno ho dovuto menare le tolle...

se invece partiamo dal presupposto che tutti gli onesti possano venire a cercar lavoro e quando lo perdono debbono continuare a star qui allora è un altro discorso

(ma ci sono decine e decine di milioni di persone che allora avrebbero lo stesso diritto di soggiornare di chi vi è nato)

capirai che definire tutto ciò demagogico è pure riduttivo..

se poi le manifestazioni assumono certi toni non starei tanto a discutere.

non sono assolutamente d'accordo nemmeno sul fatto che lo straniero debba avere i miei stessi diritti,visto che non ha avuto i miei stessi doveri.

a 19 anni sono stato chiamato volente o dolente a servire per un anno della mia vita il MIO paese ed ho giurato esattamente come le fdo fedeltà ad esso. dunque è il MIO paese,non quello dell immigrato che se mai ha servito la patria non è questa,e se ha giurato fedeltà lo ha fatto per un altro stato.

come possiamo avere gli stessi diritti?ma scherziamo?

a casa tua comandi tu,a casa mia comando io.se anche solo non mi stai simpatico sono in diritto di chiederti di andartene

 

certo come ho avuto modo di dirti già in altre discussioni del genere io parlavo di immigrati regolari....

concordo che non possiamo assumerci la responsabilità di tutto quello che accade nel mondo con le varie ingiustizie verso il genere umano....

per chiudere ti inviterei a non ripagare con la stessa moneta ciò che è stato fatto sulla tua pelle da immigrato........

io da piccolo ho avuto... se così si posso chiamare brutte esperienze quando andavo in Germanio o in Francia...ma questo non mi ha resto inospitale allo stesso modo verso chi o in vacanza per lavoro transita nel nostro paese....

 

Mettiamoci anche questo. :wink:

 

solo una precisazione:

non voglio rivalermi per come sono stato trattato.

penso semplicemente che avessero Ragione,ossia che ne avessero il sacrosanto diritto.

e se a me non stava bene o mi sentivo sfruttato(come i poveracci a rosarno)ero liberissimo di tornare da dove ero venuto(cosa che ho fatto)

non capisco cosa ci sia di strano.

sarebbe stato strano(oltre che inammissibile)una mia reazione violenta a ciò.

tutto il contorno che esiste in quelle zone è cosa nota,ma esula dal concetto che volevo esprimere.

 

non cadere in queste in queste semplificazioni.....

non penso tu abbai lavorato sotto un caporale che la mattina ti passava a prendere.......e per 20 euro dovevi lavorare 12 ore.....senza nessun diritto

certo lasciare la propria città per trovare lavoro quando manca è sempre una scelta difficile..... ma a tutto c'è un limite....

 

a parte che nell 89 facevo una giornata di vendemmia per l'equivalente di 10.000 lire,ma non intendevo dire d'esser stato sfruttato.

intendevo dire che se avessi ritenuto d'esserlo sarei stato libero di rinunciarvi.

non metto in dubbio lo sfruttamento cui possono talvolta esser soggetti gli immigrati, sostengo unicamente il principio che l'immigrato non può essendo andato lui in loco avere pretese di alcuna natura.

ha solo il dovere di comportarsi come prescrivono leggi-usanze-costumi del luogo che lo ospita.

senza dover avere lamentele,se non gli aggrada cerchi altro.

(ciò non toglie che mi dispiaccia per tutti coloro che si trovino in simili situazioni)

ma se passa il principio che uno in casa d'altri possa vantare gli stessi diritti del padrone di casa allora siamo fritti(e infatti ormai i risultati iniziano a vedersi)

 

io la vedo diversamente...se uno straniero viene sul suolo italiano con buone intenzioni... e gli viene concesso il permesso di soggiorno e con il passare del tempo la cittadinanza italiana...a gli stessi diritti di cui gode un italiano nato in italia...

cosa diversa se non si adegua alle nostre leggi e ai nostri usi e costumi.... e pretende di stravolgere la nostra società per renderla più simile a quella del suo paese di provenienza....

 

sono d'accordo in parte.mi spiego:

l'immigrato che arriva per il motivo che ho spiegato non può vantare i miei diritti.

se perfettamente integrato gli stessi diritti li vanteranno i suoi figli.

purtroppo sono scettico riguardo l'adeguamento a leggi-usi-costumi(il presupposto per una integrazione, non basta lavorare)

nessuno di noi tende a buttare dalla finestra la propria storia,tenderà fino a che ha vita a vivere al suo modo..

se io andassi a vivere in papua nuova guinea non insegerei ai miei figli che si possono mangiare gli uomini,gli direi fin che campo che gli spaghetti sono migliori...(è chiaramente un esempio satirico)

allo stesso modo popolazioni assai diverse per convinzioni-religione-storia -cultura,con valori talvolta in contraddizione coi nostri non potrebbero dopo un decennio definirsi integrati...

sperare in ciò lo ritengo pura utopia,in contraddizione con la stessa natura umana ,è il contrario dell'istinto di conservazione(o di sopravvivenza che dir si voglia)

 

Oooh, bravissimo.

Questo è il succo del discorso.

Noi Italiani negli anni '30 in America portavamo malavita e scontento.

Ci han trattato a calci in culo, giustamente.

Noi Italiani se si va in America, in Germania o in Svezia si deve dimostrare di esser li per lavorare o studiare, altrimenti dopo 3 / 6 mesi ci mandano, di nuovo giustamente, fuori dalle scatole.

Non vedo perchè noi, Italia, dobbiamo essere la Crocerossina (o la discarica) di tutto il nordafrica, sudamerica, asia ed est europeo.

 

in una società civile non esistono indivudi di serie a e individui di serie b...chi vive nel nostro paese e lavora, paga le tasse e rispetta le leggi ha tutti i diritti che prevede la legge per gli altri cittadini....

anche sul secondo punto fai un pò di confusione la Papua è un ex colonia Inglese fa parte del commonwealth.....quindi se tu ti trasferiresti li ai tuoi figli insegneresti l'inglese.. per la religione non c'è problema visto che prevale il crisitanesimo ecc ecc..e voglio sottolineare non certo eventi incresciosi e barbari che si sono verificati nella foresta per mano di indigeni....

 

l'esempio citato era come specificato satirico...

per quanto riguarda la società civile abbiamo un concetto assai diverso.

per me la società civile è quella che garantisce ai suoi cittadini il benessere e di poter uscire tranquillamente la sera lasciando la porta aperta senza la paura di venir derubati-aggrediti o peggio da chicchessia.

(ancor peggio se da parte di persone che provengono da altri paesi)

ed è proprio quello che purtroppo succede oggi al contrario di quanto succedeva più di mezzo secolo fa...

Bella evoluzione!!!