Xenofobia

Forse non sono riuscito a spiegarmi bene, intendevo dire che con la scusa di parlare degli stranieri i media distolgono l'attenzione da altri problemi altrettanto pericolosi ma che continuano ad esistere.:wink:

 

Grazie, ero convintissimo di aver capito male. :wink:

Per il resto sono daccordo con te, purtroppo in Italia non mancano le leggi, solo non si applicano oppure si applicano a corrente alternata.

Credo che abbiamo idee diverse, ma spesso sono in completo accordo con ciò che scrivi. :wink:

E' bello confrontarsi così.

 

La cosa è reciproca.:wink:

 

detto ciò siamo perfettamente d'accordo.....

 

neanche io credo nell'integrazione anzi questa parola mi fa paura .

Cosa vuol dire integrazione?? che lo straniero alla fine di un percorso deve dimenticare le sue abitudini prendere completamente quelle degli italiani per essere considerato integrato??

Perchè se per integrazione intendiamo questo siamo lontani anni luce dalla soluzione del problema, per me integrazione si traduce in reciproco rispetto delle proprie abitudini e stili di vita.

Stando alle frasi fatte ricodiamoci la celebre "la mia libertà finisce dove inizia la tua".

Integrazione è capire come rispettarsi , deve essere una cosa reciproca , non è vero che a casa mia devi avere le mie abitudini , se io invito un mussulmano a mangiare la porchetta e mi stupisco della sua reazione probabilmente offesa sono io che sono un ignorante che faccio di tutto per non farlo integrare... mai e poi mai vorrei che uno straniero venisse nel mio paese e si dimenticasse le sue radici la sua cultura le sue abitudini , perchè un uomo senza radici non è niente.

Ovviamente lo straniero che rutta a tavola , è da equiparare all'italiano dell'esempio precedente

Integrazione è far si che uno straniero possa conoscere le nostre abitudini e noi conoscere le loro .

Integrazione è abbandonare i pregiudizi , i preconcetti , gli stereotipi , che caratterizzano tutte le etnie , e ribadisco deve essere una cosa reciproca , uno straniero per integrarsi in una comunità deve trovare una comunità che vuole integrarsi con lo straniero...

 

infatti , il mio meno sottile messaggio è che bisogna anche noi evitare atteggiamenti (nei limite del possibile) che offendano gli stranieri... per avere integrazione ci vuole molta disponibilità ed apertura da ambo le parti , l'integrazione non la fai mai da solo...

Il discorso se ne stiano a casa loro , non è realizzabile lo sappiamo bene tutti, quindi bisogna sicuramente integrare ma la regola è quella sopra.....e se non c'è volontà comune non c'è possibilità , il brutto che in questo scenario l'unica cosa possibile è l'emarginazione che porta inevitabilmente alla delinquenza , con tutto quello che ne consegue (xenofobia in testa)...

 

Quoto tutto!

Dire mandiamoli a casa loro, forse potrebbe essere per alcuni auspicabile, ma al lato pratico è irrealizzabile. :wink:

...edit...

Aggiungo, facendo un poco di demagogia ma è ciò che penso; a casa bisognerebbe mandare i politici che hanno permesso al fenomeno dell'immigrazione avvenisse senza dei "patti chiari" e nessuna regola.

 

come premessa inizio subito dicendo che, a mio avviso, in italia si sta diffondendo (come del resto in molti altri Paesi) un forte sentimento di INTOLLERANZA, che NON è sinonimo di razzismo.

Razzismo è quando si odia una razza in quanto tale, che è ben diverso dal sentimento di fastidio che può prendere quando ad esempio si scopre di essere retrocessi nella classica classifica per le case, si scopre che una famiglia che ha il tuo stesso reddito ottiene sconti all'asilo o a scuola solo perchè straniera ecc ecc.

E questa intolleranza, da sfruttare poi a piacimento, è molto facile da ottenere: basta privilegiare senza motivo una certa minoranza e farlo pesare agli altri...prima o poi la gente inizia a perdere la pazienza e nasce l'intolleranza.

Il razzismo è tutt'altra cosa e presuppone di accumunare una serie di difetti a TUTTI gli appartenenti all'etnia o alla nazione.....e da parte di italiani ne riconosco un solo esempio ...e rialza la sua odiosa testa ogni volta che, al verificarsi di un qualsiasi episodio tragico ma del tutto fortuito, porta migliaia di razzisti a dire "se non ci fossero stati in italia quelle X persone sarebbero ancora vive"

Oppure "gli XXXX sono ipocriti, portano violenza nel mondo"....

E' anche inutile discuterne con questi razzisti, ormai nella loro piccola testa li hanno inscatolati con una quantità di luoghi comuni che li rende del tutto ciechi.

Questo è VERO razzismo, il resto al 99% è semplice intolleranza (e, aggiungo io, ben accuratamente creata e mantenuta).

Poi, ovviamente, si dovrebbe parlare anche del razzismo, vero, di buona parte delle etnie straniere nei NOSTRI confronti, ma sarebbe troppo complicato....

Infine, ultima considerazione: ma dire "gli italiani sono razzisti" non è un pò come dire "i rumeni sono ladri"?

 

xenofobia è una parola che ha un significato, ma non credo esista nella realtà.

posso credere che ci siano persone razziste (ne conosco molte), intolleranti (ne conosco tantissimi che lo sono diventati)....ma xenofobi, ossia PAURA del diverso, onestamente non credo ne esistano e, visto che solitamente viene usata come sinonimo di razzismo e di intollerante, credevo fosse usata in quel senso.

Però, a me sembra che in realtà la discussione stia parlando di razzismo o non razzismo, ma potrei sbagliarmi.

Cmq, credo che ci siano pochi italiani razzisti e praticamente nessuno xenofobo...ma in effetti credo che l'incidenza di persone realmente xenofobe sia pari a quella di altre fobie patologiche...ossia talmente poche che è semplicemente ridicolo porsi il problema

 

In psicologia la xenofobia viene indicata spesso come causa (recondita) di intolleranza e razzismo /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />

 

non necessariamente dello straniero , ma del diverso , diverso magari per estrazione sociale , culturale , religiosa , orientamento sessuale , eccc..

La Xenofobia non è razzismo , in quanto non identifica una etnia , ma identifica qualcosa di diverso da noi come oggetto di "Paura/diffidenza/timore"

Infatti generalmente quando si parla di stranieri non si fa molta distinzione tra marocchini , rumeni , slavi , nigeriani , polacchi , neri , bianchi, gialloi ecc.... sono tutti diversi da noi , o meglio non appartengono alla nostra comunità e quindi possono rompere gli equilibri che si sono creati e ciò crea timore di stare peggio da qui la paura .... ma vale per tutte le diversità , mi viene facile pensare alle discriminazioni reali e velate verso gli omosessuali ...

Io capisco il popolo che teme che i nuovi arrivati possano portare via il lavoro , ma la soluzione non è impedire che arrivino in quanto è impossibile

Faccio ora un esempio che forse spiega qualcosa , quando cerco di allargare la mia clientela verso nuovi sbocchi , cerco di entrare con buoni prodotti , buoni prezzi , buoni servizi , i fornitori abituali , ti vedono come un pericolo , se possono ti boicottano , ti ostacolano , cercano di utilizzare le amicizie che hanno creato nell'interno per non impedire la tua integrazione , in quanto hanno paura che gli porti via lavoro.

In effetti spesso porti via lavoro ad altri , ma questo è la legge dell'economia della concorenza in tutti i settori , quindi io quando divento un fornitore storico cerco di mantenere un livello dei miei prodotti tale da rendere difficile l'ingresso di altri .... è quello che il popolo deve fare , mantenere un livello culturale e professionale alto in modo da lasciare agli stranieri i posti più scomodi , meno belli ... infatti la stragrande maggioranza degli xenofobi sono per lo più con un livello culturale basso e giustamente vedono un pericolo ... ma è un processo inevitabile e l'unica difesa è l'istruzione lo studio la conoscenza

e su questo i nostri vicini europei "ci fanno un culo come un paiolo"...

 

Il che se derivasse da un profondo e condiviso processo di integrazione, non sarebbe un male.

 

Si, scusami. Avevo capito benissimo che era una battuta, solo mi sono dimenticato di inserire lo smile :wink:

Chiedo venia. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />

 

lo so...ma è una teoria che non condivido per nulla perchè è solo una comoda e meschina scusa per porsi ad un livello superiore rispetto agli interlocutori in caso di discussione.

Primo, perchè nasce da presupposti sbagliati, ovvero che chi si lamenta dello straniero non abbia ALCUN motivo per farlo.

Secondo, perchè è applicata SEMPRE a senso unico: settentrionali VS meridionali, italiani vs stranieri, bianchi vs neri.

Se io e un marocchino facciamo a pugni, insultandoci a vicenda con i rispettivi modi spregiativi legati alla razza, i "tolleranti" faranno fatica a vedere nel negretto un razzista...mentre io lo sarò senza possibilità d'appello.

E questo, QUALSIASI siano i motivi originali del confronto.

Per la xenofobia esistono solamente due possibilità: o la xenofobia fa parte della psiche umana e, pertanto, consideriamo xenofobi il 99,99% degli uomini, oppure è prerogativa di menti deviate, e allora interessa lo 0,01%.

Se poi estendi il significato di xenofobo alle idee politiche, allora si fa presto a vedere quale parte politica dovrebbe guardarsi attentamente allo specchio, specialmente i tanti anti-qualcosa.....