Xenofobia

Ma dove l'avete letto che gli Italiani sti lavori non li vogliono piu fare?

Su Topo Gigio?

Vedrai che con la crisi che c'è adesso un diplomato se lo prendono a spaccare legna a 1500 euro al mese a tempo indeterminato accetta SUBITO, altrochè sti lavori gli Italiani non lo fanno piu.

Ovvio che se ci sono Aziz, Jamal o Tarek che lo stesso lavoro te lo fanno a 800 euro al mese in nero... il diplomato rimane nelle liste disoccupati.

Quindi la colpa ricade sempre su di chi?

Per esempio sullo stato?

Non esiste altro paese al mondo dove mantenere un dipendente costi così tanto a una ditta...

E poi, colpa anche degli immigrati che non si fanno scrupoli a lavorare sottopagati o in nero, che poi non paghino tasse no problem, tanto non so come non so perchè la GDF dagli immigrati non ci va mai...

 

La crisi stà cambiando le carte in tavola , ma ci sono tanti damerini , figli di damerini che mal si adattano alla nuova realtà.

comunque chi lavora in nero di solito è la parte lesa , la parte debole , quelli che sono da combattere sono i datori di lavoro disonesti , che fanno concorrenza sleale alle aziende oneste ,, non dimentichiamoci l'ordine delle cose , altrimenti in italia chi rispetta la legge è sempre un ******** chi la infrange è sempre giustificato e compreso....... da cause di forza maggiore... poi ci lamentiamo che la legge non è applicata e rispettata

 

Aaah frena, non ho capito...

Se la infrange l'immigrato perchè lavora in nero non è reato, poverino ha fame...

Se la infrange l'imprenditore perchè assume in nero è reato, anche se altrimenti chiude.

Qui mi ti contraddici...

Decidiamoci, o è reato per tutti e due o non è reato per nessuno, altrimenti mi viene il dubbio che tu sia "razzista a rovescio", come ce ne son tanti purtroppo in giro ultimamente...

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No non mi contraddico , la legge italiana è orientata a difendere la parte più debole della popolazione , il lavoro nero è considerato per la legge italiana un reato solo se commesso dal datore di lavoro , in quanto si presuppone che un datore di lavoro sfruttando la sua posizione di forza e di potere potrebbe costringere a lavorare in nero le persone che hanno una stato di bisogno , bianche o nere.....che potendo scegliere sceglierebbero di essere assunti regolarmente non credi??

La legge sul lavoro impone al datore di lavoro di rispettare le leggi , cosa strana ???

Una azienda che per sopravvivere deve assumere in nero è una azienda già morta , il passo successivo per sopravvivere sarà non pagare i fornitori , poi fallire lasciando puffi verso aziende oneste.

Inoltre nel periodo di attività facendo concorrenza sleale verso aziende oneste le danneggia in maniera seria rovinando il mercato... .

Chi deve assume in nero per sopravvivere è bene che chiuda subito perche stà letteralmente rubando , poi vi è un'altra questione di chi assume in nero , deve pagare i dipendenti in nero , con soldi che sbucano chissa da dove , quindi si apre nella migliore delle ipotesi reato di evasione fiscale (ti devono pagare in nero , altrimenti non hai i soldi da dare in nero...) ne casi peggiori riciclaggio di denaro sporco.....

insomma non puoi paragonare la posizione del datore di lavoro e del lavoratore , e parlo da datore di lavoro , nella mia esperienza nessuno mi ha mai implorato di essere assunto in nero .....

Io sono razzista verso chi ruba o delinque , senza distinzioni di colore nazionalità , o motivazione , per me la legge deve essere uguale per tutti e tutti la devono rispettare ..... cosa che non avviene ne per gli italiani ne per gli stranieri .

 

qui :

 

Sono reati tutti e due SI o NO?

Stanno rubando alla gente onesta tutti e due SI o NO?

Ogniuno ha le sue colpe, al datore di lavoro nessuno ha detto di aprire a una ditta, all'immigrato che lavora in nero nessuno ha detto di venire qua.

Si chiama Italia il nostro paese, non CARITAS.

:wink:

 

uno è un reato , l'altro e uno sfruttamento..

Anche molti italiani sono costretti a lavorare in nero ... non è solo un problema che riguarda gli stranieri...:wink:

 

questo argomento mi era sfuggito , non vedo il motivo di dare alcuna precedenza se non hai più capaci.

ero rimasto che per i concorsi pubblici la cittadinanza italiana (tranne che per i paesi UE) fosse un requisito indispensabile

 

sono d'accordo al 100%

anche senza stranieri il nostro sistema è destinato a collassare..

non sono loro l'unico problema,loro sono solo un ulteriore strumento utile alla nostra classe dirigente,nonchè ai poteri forti a livello globale.

citavo i fatti solo perchè il tread non riguardava una tematica sì ampia,ma solo la xenofobia..

 

Il vero problema è la struttura di un paese...quella politica,e di conseguneza,quella sociale....

I nuovi ordini,le nuove classi,correlate tra di loro secondo legami castali ed inattaccabili.....è inutile....l'esempio di matrix c'è ed esiste!

Sicuramente in una forma meno fantasiosa,ma il nesso della matrice,del riferimento passivo a cui siamo quotidianamente sottoposti esiste....

Il problema immigrati è da contestualizzare in un quadro molto più ampio e sconcertante.....

 

scetti,non è vero che sceglierebbero di lavorare in regola.

un esempio(non virtuale,bensì dato di fatto purtroppo)

se hamed vuole fare il muratore in regola,ha solo svantaggi,e te li elenco:

iscrizione in tutti i registri professionali e fiscali necessari,con adeguamento ed ottemperanza di tutte le norme.

cosa che comporterebbe un aumento del costo del lavoro tale da vanificare il vantaggio economico offerto al cliente rispetto alla concorrenza regolare.

sicurezza di incappare nei controlli sanzionatori,che ti assicuro sono micidiali.

impossibilità di richiedere qualsiasi tipo di aiuto socioeconomico previsto invece se sulla carta sei disoccupato.

ai fini pensionistici la solfa non cambia:

non staranno mai qui abbastanza da maturare una pensione decente,visto che la mia sarà una pensione da fame,figurati la loro..

meglio non pagare nessun dazio,stare qui 10 anni(sottraendo giocoforza un potenziale posto di lavoro) e ritirarsi al cairo col malloppo esentasse...

purtroppo questo tipo di lavoro,che ti consente di evadere qualsiasi sanzione in quanto risulti nullatenente(a differenza mia ,al quale possono sequestrare il patrimonio,visto che risulta a cespite),non ti permette ad esempio di scaricare le macerie in discarica,visto che è richiesto un formulario vidimato.

allora cosa c'è di più semplice che buttarle lungo la strada?

ora il raffronto nello specifico:

se le butta lui gli fanno una multa come privato nullatenente,che non pagherà mai in quanto il nostro sistema non prevede nulla.

se lo faccio io mi arriva l'esatri se non pago...

non parliamo degli studi di settore(lui non vi rientra di certo..io si)

lo stesso dicasi per tutti i furgoni che quando sono a fine vita vengono IMPUNEMENTE abbandonati in giambellino,così oltre al danno la beffa,quando arrivo a casa non ci sono più parcheggi....

potrei continuare all'infinito.

qualsiasi motivazione mi possiate avanzare circa l'utilità degli stranieri in questo periodo storico nel nostro paese verrà puntualmente sconfutata inesorabilmente a rigor di logica e di fatti reali(no statistiche tipo istat,pil ecc.)

 

Se lo straniero fa il muratore , deve essere iscritto a tutti gli albi e registri , altrimenti nessuno avrà la concessione per fare i lavori.

io per fare una strada di 10 mt ho dovuto farmi dare dal muratore attestato camera commercio , durc , ecce .... Se fosse stato in nero non avrei potuto iniziare i lavori...

Di solito il muratore in nero e' un operaio assunto da aziende apparentemente regolari, e a darti ragione molte di queste imprese edili "regolari" sono di titolari rumeni o albanesi...ma non solo..... Anche tanti italiani.....

Vero il discorso pensionistico previdenziale, ma anche qui non per tutti..chiaro che sperano sempre di tornare a casa loro.... Tutti gli emigranti sperano di rientrare...

Comunque siamo alle solite utili inutili non e' questo il problema , il problema e' fare rispettare le leggi a tutti sparirebbero la meta' dei problemi....

 

esattissimo,quoto assai..

 

Sparirebbero il 90% dei problemi.

E il 70% degli immigrati.

 

caro Scetti,non è così ancora una volta:

per i necessari permessi basta rivolgersi ad un qualsiasi geometra iscritto all 'albo ,il quale presenterà la DIA presso l'ufficio tecnico del comune interessato.

milano è piena di geometri(anzi geometresse,che non volendo fare i lavori più consoni alla loro natura nonchè al loro sesso preferiscono dedicarsi alla carriera piuttosto che alla famiglia),i quali sono ben lieti/e di assecondare tale tipologia di operato,a discapito di noi artigiani,ma con evidente vantaggio in termini economici,tali da sbaragliare qualsiasi concorrente che si avvalga di manodopera nostrana...

sul fatto di far rispettare le leggi,come ti dicevo,valgono 2 pesi e 2 misure:

io sono sanzionabile,loro lo sono solo sulla carta,essendo nullatenenti(sebbene nella realtà è il contrario)

oltre a ciò il nostro sistema giudiziario praticamente premia il crimine.

un altro esempio inconfutabile:

io mi faccio il mazzo da mane a sera,e per portare a casa 1000 euro ne devo fatturare più del doppio(sono comprese le spese vive)

il pentito che non ha mai lavorato un giorno in vita sua(al massimo ha fatto la fatica di sparare a qualcuno)prende 3000 euro al mese oltre alla casa gratis...

le leggi vengono applicate,solo che sono sbagliate..

 

http://www.ontuscia.it/news.php?extend.53691.1

ora tagliateli le mani!!

 

Non sono esperto ma la DIA e' un'atto amministrativi per ottenere una concessione edilizia. Per fare l'inizio lavori servono tutta la documentazione della ditta realizzatrice delle opere. Ma potrei sbagliarmi.

Comunque se hai ragione tu che una impresa edile può lavorare regolarmente con personale in nero il problema non sono gli stranieri ma le nostre leggi.

Il discorso dei pentiti lasciamolo stare.... Che e' meglio

Tornando alla xenofobia scopriamo che il vero problema non sono gli stranieri, ma il clima di illegalità e legge del menga che rende possibile tutto quello che accade.

Colpendo gli immigrati ( quelli regolari) si colpisce solo la parte più debole del sistema lasciando i veri problemi e i veri potentati intaccati ed intoccabili .

Concentrando la nostra attenzione sugli immigrati lo distogliamo dalla vera causa del problema cercando solo un capro espiatorio quando i veri responsabili della situazione , fanno bunga bugna o oltre.....

 

il DURC,non è altro che un documento che attesta la regolarità contributiva di qualsiasi persona lavorante.

è obbligatorio tanto quanto le scarpe antinfortunistiche,nè più nè meno. Esso viene richiesto solitamente ove opera un responsabile della sicurezza che vuole esser sicuro di non essere multato in caso di controllo da parte di un ispettore ministeriale(caso più unico che raro,in tutta la mia vita lavorativa mi è capitato di essere controllato una sola volta)aggiungerei che la sanzione non pregiudica l'avanzamento dei lavori;

inoltre basta esibire il foglio della RICHIESTA di tale documento adducendo di essere in attesa di riceverlo per scavalcare tale onere..(chiunque,anche tu puoi richiedere il durc,anche un disoccupato;è un certificato che attesta se a tutt oggi sono stati versati o meno i previsti contributi)

concordo sul fatto che nel nostro paese il problema sia di ordine politico,non migratorio,ma io parlavo di un altra cosa(più in tema col tread)

mi riferivo al fatto che questa xenofobia è secondo me più che giustificata,visto che questi stranieri portano certamente più svantaggi che vantaggi.

non intendono di certo integrarsi ,nè sposare il nostro stile di vita.

inoltre col loro comportamento abbassano la qualità della vita creando nel contempo diversi problemi correlati; di natura economica,giuridica e altro ancora.

continuo a non capire quale dovrebbe essere il distinguo tra immigrato regolare ed irregolare.

chi decide che uno è degno del permesso piuttosto che darlo all'altro?

le istituzioni,col metro di paragone paventato in precedenza.(a loro convenienza)

chi fa questo distinguo ignorando la possibilità che nessuno dei due possa essere dannoso all italia solo perchè decretato dai governi non credo possieda molta obbiettività.

concludo dicendo che accettare una persona per il pezzo di carta condannando l'altra priva del documento(visto che tale carta viene rilasciata con metro alquanto discutibile) oltre che ingiusto mi pare discriminatorio,perchè entrambi avrebbero lo stesso diritto(o non lo avrebbero affatto)

la differenza che supponete tra i 2 tipi di immigrati rasenta il "razzismo"

(la definizione razzismo non sarebbe esatta,ma oggigiorno viene usata in casi simili,e io mi adeguo)