Gli attacchi DDoS vengono lanciati prevalentemente da poco più di 1500 utenti, ognuno con i proprio strumenti, dalla rete irc anonops.net, che si coordinano tramite account Twitter che vengono spostati ogni pochi minuti, come quello sopra.
In canale è uscito spesso il nome paypal.com, e paypal.com s'è affrettata a pubblicare una nota: https://www.thepaypalblog.com/2010/12/updated-statement-about-wikileaks-from-paypal-general-counsel-john-muller/ E 10 secondi fa, per chi non ha un account Twitter: SITREP: http://www.visa.com is currently DOWN. FIRE FIRE FIRE!!!! Hahah che guerra /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Buongiorno a tutti /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Stamattina ascoltavo RAI News col caffè in mano, ed il giornalista parlava del fatto che tutti i siti attaccati (Mastercard, Visa, Paypal, ecc.) si sono organizzati autonomamente, senza nessun "mandato" ad agire da parte delle autorità, al fine di bloccare o limitare le attività del contesto Wikileaks Assange. I maligni dicevano che dietro queste "limitazioni" da parte delle suddette companies fossero mosse da motivi politici e dalle pressioni statunitensi. Le ultime news fanno intendere che dalle malignità si sta passando all'effettività di queste dicerie, dato che Paypal ha dichiarato (mi sembra a mezzo stampa) di aver ricevuto enormi pressioni da parte del governo americano.
Hanno caricato su pastehtml.com un tool java per DDoS sul quale pulsante è scritto "IMMA CHARGING MAH LAZER" hahaha /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> In questo preciso momento sotto tiro è paypal. L'ho sempre detto io che qua vien fuori un disastro, ci sono dalle 2 alle 3mila persone online 24h su 24h, le autorità hanno bloccato i dns della rete irc ed i lamerozzi hanno spostato tutto in 3 secondi senza subire conseguenze /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Son curioso di vedere come va a finire /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Pure Postfinance hanno tirato giù. Grazie a questi simpaticoni non ho potuto ritirare gli estratti dei miei conti... Far crashare siti del genere oltre che arrecare danno alle compagnie in questione, che sono state attaccate perché non hanno offerto il loro supporto ad azioni ricordiamolo illegali, arrecano danno alla gente comune che si vede bloccato un servizio. Se voleva far trapelare dati che almeno fossero importanti come qualcosa sugli attentati dell'undici settembre duemilauno, non dei sacrosanti pareri che il governo USA si fa sugli altri stati e politici.
Beh, ma i DDoS mica sono coordinati da Wikileaks /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> E sull'ultima parte ti quoto, ma ricordo anche per ora è stato rilasciato solo lo 0.5% dei dati complessivi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Gli attacchi DDoS non nascono perchè i siti attaccati hanno negato i servizi a causa dello svolgimento di attività illegali. Nascono perchè i siti attaccati hanno negato i servizi arbitrariamente a causa di pressioni di vario tipo, nessuna di esse di carattere giudiziario. Ti ricordo che Assange è in galera non per la questione leaks, bensì per presunto "stupro". IMHO gli attacchi DDoS sono giustificati nella stessa identica misura onde per cui gli studenti bloccano strade per protestare, libera cyber-espressione, o lancio di uova digitale... Al momento la struttura è in fase di riorganizzazione, la rete IRC è un po' malconcia a causa dei danni subiti, ma dopo 5 ore di stop sta tornando tutto operativo all'ennesima potenza.
Quella compiuta da Assange è violazione di segreti militari e diplomatici, se non è sotto procedura penale militare per questo è probabilmente solo per l'opinione pubblica. Queste aziende avranno pur chiuso i conti del signore in questione sotto pressioni dei governi, ma per bloccare nel modo più semplice le sue azioni illegali esaurendone i fondi. Saranno pure giustificati in egual misura dagli studenti che scendono in strada a protestare, ma da quelli che lo fanno senza avere idea del motivo della manifestazione e inoltre sfondando vetrine e parabrezza. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Assange non ha compiuto alcuna violazione di segreti di nessun tipo, ha solo pubblicato documenti che gli sono stati recapitati; inoltre si dichiara non hacker, bensì giornalista-divulgatore. Un giornalista che pubblica i testi delle intercettazioni di Berlusconi scappate dalla procura è colpevole? Si se c'è un articolo di legge che regolamenta la questione intercettazioni, no se non ci sono specificazioni in merito. Infatti negli Stati Uniti non si sta cercando il modo di farlo estradare, si sta cercando il modo di farlo estradare E di incularlo a sangue tramite qualche cavillo, o magari con una legge ad-situazionem. Il problema eticamente grave IMHO è il fatto che società indipendenti si muovano autonomamente al di fuori della legge e degli statuti ancora prima della definizione da parte di un governo, sulla base di articoli di legge esistenti, dell'effettiva illiceità delle operazioni compiute da Wikileaks ed il suo team. Quali sono ad oggi i "capi di accusa"? - Assange: stupro Stop. Ti ricordo inoltre che il DDoS non è la trasposizione informatica dello spaccare vetrine, è solo quel che l'acronimo indica: Distribuited Denial of Service. Lo possiamo equiparare al manifestare contemporaneamente davanti all'ingresso di tutte le filiali mondiali di una data Banca, impedendone l'accesso ai clienti.
Io ho letto invece che chiunque possedesse dati trafugati era imputabile forse non della violazione ma di qualcos'altro, perdonami ma a dire la verità non mi sono interessato molto alla vicenda visto i risvolti che ha avuto. Ho equiparato questi attacchi allo sfondare vetrine perché in entrambi i casi costituisce una perdita per l'istituto finanziario. :wink:
Hanno arrestato uno dei membri della crew che coordinava gli attacchi DDoS, causa difetto di prudenza. A quanto ho sentito stamani da uno degli altri 6 del gruppo, gli faranno un mazzo come una casa
Non oso nemmeno immaginare di che entità sarà la richiesta di danni da parte dei colossi messi in ginocchio