Vela, America's Cup e Passione per il Mare

Ecco, vi lascio soli per qualche giorno e farcite il thread di contenuti che, seppur marittimi, poco c'azzeccano con il topic

Comunque provo a riportarvi in carreggiata, dato che ormai mancano 10 giorni all'inizio della Prada's Challenger Cup.

Pare che su Luna Rossa siano state apportate diverse modifiche, tra le quali la più importante è la carenatura aerodinamica attorno alle zone in cui opera l'equipaggio (copiata dalla barca dei kiwi).



Pare inoltre che sia stato modificato il rake dell'albero (più inclinato di 2 gradi) e che anche la prua sia stata leggermente aggiornata.

Non ci sono informazioni su eventuali sviluppi del terzo (ed ultimo) set di foils.
Molto probabile che lo riservino per la sfida con il defender (ammesso che ci arrivino), poichè questa si terrà a marzo, verosimilmente con condizioni meteomarine diverse da quelle attuali.

I neozelandesi hanno infatti il vantaggio di poter continuare a sviluppare la barca per le condizioni di marzo, senza doversi preoccupare di vincere la Prada's Cup.

P.S. Per chi invece fosse curioso di capire come funzionino queste incredibili barche, il video sottostante fornisce molti dettagli:

 

Con Guido Meda che spiegherà il concetto di carenatura aerodinamica, di staccata alla chicane e di piega in curva?

P.S. Leggendo un articolo in cui confrontavano in modo molto dettagliato le barche viste durante le recenti sfide e relative prestazioni, ho la sensazione che gli americani possano avere un notevole vantaggio derivante dalla partecipazione di Airbus alla loro campagna come sponsor e come supporto progettuale.
Ormai non si tratta più di tecnologia navale, ma vera e propria aeronautica, dove anche le parti immerse (foils e timone) rispondono a principi di fluidodinamica più noti ai progettisti di aerei che a quelli di barche.

I foils utilizzati recentemente da Luna Rossa si sono dimostrati meno efficienti a causa dei notevoli spruzzi in navigazione, segnale di una non perfetta idrodinamicità, mentre quelli neozelandesi e americani sono parsi decisamente migliori, con conseguenti migliori prestazioni soprattutto di poppa.

 

American Magic:
Velocità vento leggero 9
Velocità vento medio 8
Velocità poppa 9
Partenze 7
Manovre 7
American Magic sembra aver puntato tutta sull’aerodinamica dello scafo, molto filante come vediamo nella parte poppiera. Da valutare la scelta di un boma convenzionale. La chiglietta aggiunta in barca 2 ha migliorato la fase di decollo, anche se la manovrabilità non sembra essere al momento il punto di forza del rappresentante del New York Yacht Club


Ineos UK:
Velocità vento leggero 7
Velocità vento medio 8
Velocità poppa 7
Partenze 8
Manovre 5
L?AC75 britannico ha mostrato seri problemi di controllo dei sistemi e di manovrabilità.
La velocità in bolina e l’aggressività in partenza è buona, ma da sola non basta se manca il controllo. Per Ainslie è una corsa contro il tempo



Luna Rossa:
Velocità vento leggero 9
Velocità vento medio 8
Velocità poppa 7
Partenze 9
Manovre 9
1) I foil sono più grandi rispetto a quelli di ETNZ. Da verificare il terzo set di foil che Luna Rossa deve ancora dichiarare (ma che potrebbe seguire l’opzione dei precedenti sviluppandone il concept).
2) Luna Rossa ha rimosso i paterazzi (backstay), diminuendo la resistenza aerodinamica anche se si paga qualcosa in termini di gestione della forma della balumina e della conseguente catenaria del fiocco.
3) La scelta di avere due timonieri sta pagando nel pre start e in manovra, grazie al fatto che Luna Rossa non ha mai intervalli di conduzione nel passaggio tra dritta e sinistra. D’altra parte un tattico dedicato, vista l’importanza delle scelte strategiche nei campi di regata percorsi a quelle velocità, potrebbe avere un senso, opzione che porterebbe anche altri 80 kg sopravvento, con benefici di raddrizzamento.



Emirates Team New Zealand:
Velocità vento leggero 8
Velocità vento medio 9
Velocità poppa 9
Partenze 8
Manovre 8
1) Il rake (inclinazione dell’albero) maggiore, che consente una balumina verticale.
2) Maggior efficienza della forma della parte inferiore della randa doppia, con un complesso sistema di gestione del punto di scotta poppiero.
3) Massimo raddrizzamento dei foil, posti alla massima estensione possibile e con anche un probabile inserimento del sistema idraulico di controllo del flap nel rigonfiamento che ottimizza lo spray e che si trova sul braccio del foil.
4) Ottimizzazione dello spray prodotto dai foil, che contribuisce anche alla spinta dell’imbarcazione in volo.
5) Massima carenatura dell’equipaggio, completamente incassato con il solo timoniere Peter Burling che tiene la testa fuori del piano di coperta per la maggior parte della regata. Da verificare poi il guadagno in raddrizzamento che consente la scelta di mantenere il timoniere unico, sempre sopravvento.
6) Scelta della forma dello scafo centrale con minor resistenza aerodinamica, ispirandosi ai multiscafi oceanici Ultime e ai Moth.

 

Mi pare d'essere tornato alle notti insonni del 2000....
Tanto, tra coprifuoco, bar chiusi e restrizioni varie ormai sono mesi che non faccio tardi per motivi "ludici", quindi un po' di nottate televisive me le posso tranquillamente permettere!

Comunque mi pare di aver capito che alla fine gli sfidanti abbiano rifiutato la proposta di far partecipare anche i neozelandesi alla Prada Cup.
Da un punto di vista strategico credo sia stata una scelta quasi obbligata, ma dal punto di vista dello spettacolo, con solo 3 sindacati in gara di cui uno potenzialmente già sconfitto, si rischia di perdere gran parte del divertimento.

 

Stavo guardando in questo momento alcuni video delle uscite in mare del 6 gennaio: devo dire che anche su Ineos UK sono intervenuti in modo consistente.

Per la Prada Cup sia Luna Rossa che Ineos sembrano aver scelto un assetto di volo del tipo "nose down", come quello della barca americana.
Inoltre anche gli inglesi hanno aggiunto una piccola carenatura aerodinamica davanti all'equipaggio, imitando la barca neozelandese.

Non ho controllato le previsioni, ma se ho capito bene prevedono vento rinforzato rispetto a dicembre e comunque superiore a quello atteso per marzo, quando ci sarà la sfida finale, con il defender.

 

Se guardi il video sembra che ci sia una convergenza dei 3 team verso un'inclinazione intermedia, meno pronunciata di quella di American Magic durante le prime regate, ma maggiore di quella precedente di BRITAnnia e Luna Rossa.

Inoltre direi che sia gli inglesi che gli americani abbiano aumentano le dimensioni di quella sorta di chiglia che aiuta nel take off.

Comunque, dal punto di vista meramente estetico, la linea di Patriot (la barca americana) è veramente elegante: ricorda il corpo di un tonno, che è uno tra i pesci più idrodinamici in assoluto.