Ho un grosso problema da risolvere entro domani. Una ditta mia cliente acquista da una serie di aziende scandinave una serie di prodotti. A tal proposito entro il 31 gennaio deve essere presentata la dichiarazione Intrastat all'Ufficio Dogane. Per una azienda purtroppo ci siamo accorti che il suo numero VAT (la partita iva) è errata ma non riusciamo a metterci in contatto. Mi è venuto in mente pero' che per l'apertura di un sito internet è necessario indicare la Partita Iva. Concludendo vi chiedo: è possibile visionarla per mezzo di qualche comando HTML sul sito web? Grazie mille :wink:
Se è un sito italiano guarda il nic.it mi pare e se è straniero magari li trovi il link spero di eser stato utile
L'unica cosa che puoi fare è chiamare il consolato del loro paese e chiedere che verifichino nelle loro camere di commercio.... Federico
Non voglio contraddirti perchè non ho riferimenti sotto mano, ma la CCIAA di Pt ha fatto passare una circolare nel mese di Novembre '07 che diceva che sarebbero state applicate sanzioni (non so da parte di chi) a chi non riportava chiaramente la partita IVA nella homepage!!! Abbiamo dovuto provvedere prima di subito.
Di niente, se posso essere utile sebbene non sia un esperto... Mi sto scervellando per l'argomento del topic, visto che compilo io la dichiarazione intra per la mia azienda, ma non mi viene in mente niente Forse proverei sul sito agenziadogane.it (Controllo on line p.IVA comunitarie) ad immettere il codice errato facendo qualche variazione, ma funziona solo fino alle 20:00 mi pare
Ecco qua: L'articolo 35 - comma 1 - del DPR 633/72 dice che i soggetti in possesso di partita IVA devono pubblicare sulla home page dell'eventuale sito internet il codice di partita IVA. La mancata esposizione del numero di Partita IVA è perseguibile con una sanzione amministrativa variabile da 258,23 a 2.065,83 euro, trattandosi di violazione agli obblighi di comunicazione prescritti da legge tributaria. Se sul tuo sito non c'è il numero di partita IVA chiedi a chi si è occupato della realizzazione del sito web di apportare la variazione. Il fatto che poi probabilmente nessuno verrà a contestarvi questa violazione, considerato anche che la maggior parte dei siti web della P.A. non espone il numero di Partita IVA, è un altro discorso. Aggiornamento del 18 Settembre 2007 L'Agenzia delle Entrate ha iniziato a colpire i siti privi di partita iva Nonostante siano trascorsi sei anni dall’entrata in vigore della legge, basta una navigazione tra siti web di carattere aziendale per accorgersi quanti di loro siano ancora privi dell'indicazione del numero di partita Iva. L’obbligo di indicazione della partita Iva, tra l’altro, grava anche sui siti che si limitano a pubblicizzare servizi o prodotti senza svolgere alcun commercio elettronico. La direzione regionale ligure dell’Agenzia delle Entrate ha svolto recentemente una serie di ricerche su siti web di imprese e professionisti liguri, scoprendo circa 80 siti privi dell’indicazione della partita Iva. Nella maggior parte dei casi si è trattato di ditte di costruzioni, agenzie immobiliari, istituti di bellezza, agriturismi, bed & breakfast, avvocati, artigiani e architetti. L’Agenzia delle Entrate suggerisce di pubblicare al più presto, prima di eventuali contestazioni il numero di partita Iva sulla home page del sito web dell’azienda, mentre le altre informazioni relative alla società, richieste ad esempio dalla disciplina in materia di tutela dei consumatori (denominazione sociale, sede, contatti), potranno essere pubblicate nelle pagine interne del sito web. Fonte: viasetti.it Mi ricordavo bene! :wink:
Se registri un sito come privato non è obbligatorio. O se il registrante (fisico o giuridico) non è italiano.
Grazie del chiarimento b0sh, purtroppo non sono un esperto in materia fiscale, il tuo commento sarà utile per Carlo!