...Sembra di andare piano fino a quando non perdi il controllo del mezzo...Lì ti sembra di non fermarti più e quando sbatti prendi delle pacche terribili, anche se la velocità è ridotta...Se la velocità è alta rischi la vita... ...La cosa più pericolosa è l'auto che ti parde molto graduale in sovrasterzo, non ti accorgi di nulla (per questo le auto serie hanno l'anellino colorato sul volante, l'indicatore di sovrasterzo), ad un certo punto per qualche motivo il sovrasterzo aumenta, controsterzi e naturalmente alzi il piede: è la fine, arriva lo "schiaffo" e se va male ti trovi contro il muro...
...sto lavorando con il drifting anche per questo (ma prima di tutto, perchè mi diverto DABBBESTIA!!!).... :wink:
Nella mia vita ho fatto tre incidenti di una certa gravità e tutti in pubertà. Ho imparato una legge fondamentale che mi ha salvato le chiappette tante volte in 20 anni di guida: non bisogna mai subire l'auto. Nonostante la concetrazione che che la pista impone, spesso, troppo spesso, siamo portati a entrare in un limbo di inattività nel momento in cui qualcosa va come non ci aspettiamo. La prima cosa che ho imparato è stata quella di fare un bel respiro quando salgo in macchina per correre, mi appoggio sul sedile, mi rilasso, impugno il volante senza stringerlo, tutti i comandi devono essere a portata di mano e facilemente raggiungibili, non devo affannarmi o sporgermi o irrigidirmi per alcunchè. Solo così si riesce a sentire l'auto, se i miei muscoli sono tesi, in quei punti non riceverò nessuna informazione utile. Fate caso ad una cosa, quando si è stanchi è proprio il momento che si tende ad irrigidirsi di più, gli avambracci vanno in tensione, la schiena non tende più ad appoggiarsi rilassata ma tende spingerti in avanti per contrastare le forze. E' allora che non si riesce più percepire cosa fa l'auto, in quel momento non ti accorgi sei stai tirando di sterzo, dando troppo gas o semplicemente gli avambracci sono così tesi da non sentire lo sterzo in tempo che chiama la controsterzata. Questa è la ragione del perchè nei TD faccio sempre meno giri degli altri, il mio peso mi fa stancare prima e la mai età non mi consente più delle lunghe permanenze alla massima concentrazione.
Ostikakki, e io che ti facevo magrolino magrolino... Beh, stasera io ero 97... quindi più o meno ci siamo!!! (okkio però che da IERI, , mi son messo a dieta)
Sono d'accordo con il teorema...ma non sul come ci si arriva....sarà che sono pischello...sarà che di pista ne ho fatta tanta su 2 ruote (lento o veloce che fossi) ma questo duo discorso non lo vedo così ad oggi Nico... O meglio..il subire l'auto (o la moto, o il kart) è ovvio che non va mai fatto....e non a caso la prima regola di ogni cosa (e specie in moto dove rischi la tua pellaccia) è: "quando sei stanco fermati" ed infatti spesso si cade..si sbaglia o si esagera per quel motivo lì... ma data per scontata questa regola (che si fa molto in fretta ad imparare...spesso a proprie spese..) per me il discorso "dello stare attenti" ha altre regole e leggi... Quello di cui parla Fable e che tu quoti è tutto giusto..ma anche lì siamo nel "ovvio", perlomeno per chi mastica gli autodromi... quando fai un curva e va tutto bene è una figata..quando la curva la fai in testacoda nella direzione sbagliata ovviamente scopri quanto la pista sia corta..e con lei la via di fuga..e tutto il resto....e tutto va male... Ma in merito al rischio..in senso stretto...io trovo che "il problema" sia in quello che la pista comporta come prima cosa...ovvero il limite... Uno va in pista alla ricerca di questa cosa..alto o basso che sia.. e ovviamente il limite è un bel giocattolo, dispensa adrenalina e gioia, ma altrettanto ovviamente è bastardo...perchè dopo ci lui c'è il buco nero...il punto di non ritorno... bene, il discorso che "bisogna stare attenti" è quanto mai valido..ma a questo punto è ovvio che questo sempre prezioso consiglio è fondamentalmente in netto contrasto con il limite, che in fondo, potremmo chiamarlo il motivo per cui andiamo in pista... Quindi la testa bisogna averla sulle spalle...ma nella ricerca del limite...il rischio c'è...è inutile non dirlo o far finta di niente... Se spingi rischi...sempre e cmq...poi uno sbaglia o no...ma cmq stai rischiando... Per cui il vero "trucco" sta nel farlo nel modo "migliore"..e come tu giustamente dici nel tuo caso fai pochi giri proprio per tenere sempre massima la soglia di attenzione.... Però se fai queste cose...il rischio è parte del gioco...bisogna averlo ben chiaro in testa...ed esserne pronti a subirne le conseguenze...perchè ahimè, non siamo nè invincibili nè perfetti...:wink:
Hhahahahahhhahhahahhaaaaaaaaaaaaaaaaaaa..... ....eccolo quààààààààààààà!!!! ....non ci posso credere!!!!!!
Perchè ti sfugge la cosa più importante? E se ti dicessi che la M3, in una pista sotto i 100 di media, girava più forte di tutte le le Elise e Exige presenti, diresti che la Bmw è più veloce delle Lotus? Leggi bene le modifiche fatte da Lele ed i tempi reali, non quelli ideali e vedrai che che la differenza c'è.
un purceddù... comunque sia Bruno sia Nicola non credevo ke eravate cosi...massicci... te Nicola ,secondo me,ti stanchi subito,o meglio,presto xke sei un perfezionista...ogni giro cerchi di farlo al meglio di sfruttare tutto della pista,dell'auto, dell'attenzione e dell'energia...quando entri in pista x te è una sfida,o ci sei vicino,non la prendi come un gioco,ke la maggior parte delle volte lo è... a me succedeva qualche volta quando andavo via in moto ke andavamo via sempre tirando... in macchina,in pista non mi è mai successo...o almeno non ricordo...ma quello è tutta questione di fisico :wink:
Aoh.. ma c'e' UNO che mi fa vedere sta benedetta pista? Forza... anche un giro di raffreddamento va bene... ma mettete un filmatino... su su!