BMW Serie 1 F20/F21 Una delle ultime della sua specie: 125i (Recensione, parte III)

Ragazzi, grazie per i riscontri…
Scusate se sono lento nel proseguire la recensione, ma battendo sui tasti per lavoro dalla mattina alla sera, spesso è dura trovare la voglia per continuare a farlo, anche quando si tratta di passioni.
Comunque, ecco di seguito la Parte II, che è venuta più lunga del previsto (portate pazienza…).

 

Parte II: Vita a bordo ed esperienza complessiva d’uso

Questa parte è venuta un po' più lunga del previsto..

Direi di partire dalla posizione di guida.

Ottima: mi sono sentito a mio agio già la prima volta che ci sono salito (per me, aspetto importantissimo nella valutazione di una nuova auto. Ho apprezzato da subito la posizione del sedile (bassa, relativamente al tipo di macchina), lo spazio per la testa e le spalle (sono alto 1,83, e non sono un fuscello). Lo spazio per l’avambraccio sinistro non è elevatissimo, ma neanche insufficiente, considerata la larghezza della serie 1 e la conformazione dell’abitacolo. Di sicuro, non mi sento in alcun modo “costretto”, a bordo…

Ampie le possibilità di regolazione del volante (anche in senso longitudinale: cosa non ovvia) e del sedile.

La seduta merita una riflessione approfondita, perché il numero delle regolazioni può in effetti disorientare: il rischio di trovarsi non del tutto comodi è concreto. Partiamo da un dato: il sedile sportivo è ben profilato, e la regolazione delle tenute laterali è efficace e apprezzabile. Il sedile, però, è abbastanza piatto, e si percepisce una certa mancanza di supporto lombare (ecco, qui forse ho un piccolo rimpianto…).

Ho trovato, comunque, una posizione che (per me) è sufficientemente comoda, seguendo questi criteri:
- sedile piuttosto arretrato, quanto basta per distendere la gamba sinistra come se dovessi utilizzare la frizione (e forse un pelo di più);
- sedile tutto giù che più giù di così non si può (peccato non scenda ancora di più…);
- schienale verticale;
- al massimo uno scatto di inclinazione della seduta; se si inclina di più, bisogna recuperare portando più avanti lo schienale, e l’angolo gambe/schiena si chiude ulteriormente: non bene…
- volante tutto esteso per avvicinarlo al corpo, inclinato in modo da vedere bene all’interno sia contagiri che computer di bordo (nessun problema per me, in questo senso).
Con questa posizione, con le mani alle 9.15 le braccia sono piegate a 90°, riesco a “sentire” bene la macchina e il volante; se reclino maggiormente lo schienale, alla prima curva non mi sento più a mio agio...

La cosa peggiore: la regolazione a scatti dello schienale! (ma sono così anche le 5 porte?) Benedette le rotelle, e/o la regolazione elettrica…

 

Comfort di guida (motore, cambio, assetto).

Qui, alcuni dati sono evidenti: il cambio ZF è sensazionale, e la differenza di praticità e comodità rispetto al cambio manuale è oggettiva, soprattutto nell’uso cittadino (è il mio primo cambio automatico). Nel traffico e ad andatura tranquilla le cambiate sono fluide, gli arresti e le ripartenze perfette, anche in salita. L’abbinata motore a benzina + zf fa sembrare la macchina elettrica: non posso certo dire che la sensazione sia spiacevole, nell’uso quotidiano.

La dinamica acceleratore/cambio è intelligente in modo inquietante, ed è nettamente percepibile la differenza di comportamento tra le modalità di guida comfort/sport/cambio in sport (soprattutto in ordine al numero di giri mantenuto dal cambio a velocità costante). Variando la pressione (in aumento o in diminuzione) sul pedale dell’acceleratore si fa fare al cambio praticamente quello che si vuole.
Ottima e molto comoda la possibilità di passare in modalità manuale “temporanea”, azionando i paddles al volante.

Per me, abituato a guidare con cambio manuale, fa un po' soffrire dover tener premuto il freno da fermo: se sono in piano, tendo sempre a spostare in N: non so se faccio bene, oppure no… Se qualcuno mi spiega le ragioni tecniche per cui è preferibile tenere in D, invece che spostare in N, mi fa una cortesia.

Per quanto mi riguarda, start/stop sempre disattivato: è il primo pulsante che premo una volata accesa la macchina: il b48 al minimo non si sente, non vibra, sembra non esistere; si sente, invece, al momento della riaccensione. Odioso, soprattutto perché a motore freddo ritarda parecchio la sua entrata in temperatura, e io parto quasi sempre da percorsi cittadini, nei quali la macchina tenderebbe a spegnersi e riaccendersi continuamente.

L’auto è insonorizzata in modo eccellente (pure troppo, come ben sapete): per emozionarsi un pochino dal punto di vista acustico, è necessario abbassare il finestrino (il risultato è piuttosto apprezzabile, peraltro, per essere un 4 cilindri di cubatura “normale”), o superare i 4.000 giri.

Peccato per il (fastidiosissimo) rumore di rotolamento degli pneumatici, specie sull’asfalto drenante autostradale: rumore amplificato dal fatto che la macchina, per il resto, è silenziosissima. Non so se dipenda delle gomme runflat: non è stato possibile ordinarla senza (il programma bmw non lo consentiva). Quando sarà ora di cambiarle, vedremo: sono curioso, comunque, di sapere qualcosa da chi ha avuto modo di confrontare, sotto questo aspetto, le gomme runflat/non runflat.

Assetto (e anche qui non posso aggiungere nulla di nuovo) ragionevolmente comodo, anche in sport (modalità di guida che uso quasi sempre, salvo asfalti particolarmente dissestati), e nonostante le gomme runflat.

 

Note ulteriori (dotazioni, accessibilità, capacità di carico)

L’impianto multiamplificato mi pare più che accettabile. Non sono un esperto di hi-fi, né di car audio: mi sembra, comunque, che lavorando sull’equalizzazione (per quanto iper semplice: solo alti e bassi) si riescano ad ottenere buoni risultati in termini di pulizia dei toni alti, ampiezza del suono e profondità dei bassi. A mio gusto, è necessario incrementare di equalizzatore sia gli alti che i bassi: i secondi, più dei primi.

Niente da dire sull’iDrive: tutto bene. Facile, intuitivo, fluido.

I sensori di parcheggio funzionano bene, l’acustica e la rappresentazione grafica sono efficaci. Non ho capito se quelli anteriori “leggono” anche i marciapiedi: nel dubbio, meglio non rischiare…

Il cruise control è ok (usato poco, per ora, perché ho fatto poca autostrada, e solo per tragitti brevi).

I comandi finestrino obbligano a note (e disdicevoli) contorsioni. Dubbio: dove avrebbero dovuto/potuto metterli, vista la posizione della maniglia della porta?

Nota particolare di demerito per lo specchietto retrovisore: per quale sconosciuta ragione l’antiabbagliamento manuale è azionato con una rotella tonda, con i bordi smussati, senza un appiglio, e pure dura da ruotare? Ma una normale levetta da spingere/tirare, no? Una qualche lavorazione della rotella, per aumentare/facilitare la presa, no? (le altre bmw, sono così?)

La seduta e l’accessibilità posteriore della tre porte sono buone (non eccellenti, ovviamente), anche per gli adulti. Attualmente sui posti dietro si siedono i bimbi: quello più grande si arrangia, sgattaiola dentro senza problemi e si aggancia la cintura da solo: tutto ok. Alla piccola invece la cintura bisogna allacciarla, quindi si entra dietro inchinati e si lavora. Non male, complessivamente (credevo peggio…).
Per chi sta pensando alla pazzia del sottoscritto, che usa una tre porte (anche) per la famiglia preciso che: da dieci anni usiamo per le stesse faccende la macchina di mia moglie (anche quella, tre porte), e siamo dignitosamente sopravvissuti a: due gravidanze; due rientri a casa dall’ospedale con allegata navicella e incluso/a neonato/a; tutti i passaggi di crescita successivi, e relativi seggiolini: SI…PUO’…FARE!
Anzi, per esperienza personale mi sento tranquillamente di affermare che i seggiolini con cinture che si regolano (e si tensionano) frontalmente sono molto più comodi da utilizzare con la macchina a tre porte.

Bagagliaio e capacità di carico: buona, non molto inferiore all’altra tre porte di casa, di dimensioni analoghe.
Con i sedili abbassati il piano di carico è ampio, abbastanza regolare e ben sfruttabile: la mtb da 29 entra tranquillamente e si sistema alla grande, senza dover in alcun modo abbassare/togliere la sella (e io ho un fuorisella molto generoso); ovviamente la ruota anteriore va tolta; posizione migliore, per me: bici distesa senza ruotare la forcella, manubrio in verticale dietro i sedili anteriori, e bici a seguire con ruota posteriore a livello bagagliaio.

La ragione principale per cui ho deciso di acquistare una hatchback a tre porte, invece di una coupé (era in programma, inizialmente, una BRZ/GT86…) consisteva proprio nel riuscire a trasportare agevolmente la mtb: promesse (e speranze) mantenute!


(segue…)

 

Sto cercando di battere il record nel rapporto parole scritte/post…
Le prossime parti cercherò di farle più brevi
(prometto…)
(proverò… )

Oh, yes!
Al resto arrivo, non ti preoccupare: ne parlerò nella Parte III...
Preoccupati, piuttosto, se ci metto tanto a scriverla: più ci metto, più viene lunga..

 

Eccomi (con colpevole ritardo…) alla parte III:

Prestazioni e comportamento stradale

Proverò a confrontare le mie sensazioni sulla 125i (ormai “meditate”: sono a quasi 11.000 Km) con le impressioni che avevo ricavato dalla mia precedente relazione (9 anni con una nissan 350z).
Il confronto è meno folle di quello che sembra: la 350z aveva identica architettura, distribuzione di pesi simile, passo identico, gommatura pressochè identica (potenza s001 225 davanti e 245 dietro, meno ribassate, non RFT), pesava 140 kg più della 125i (a quanto risulta dalla carta di circolazione) e aveva 90 cv in più della 125i.
Ho scritto un sacco, quindi dividerò la parte terza in diversi post, sperando di non frantumarvi eccessivamente i cosiddetti (scrivo poco, ma quando scrivo, scrivo…).


Motore

B48: gran motore, molto ben equilibrato (vibrazioni non pervenute…), molto sfruttabile in un range di giri piuttosto ampio. La cosa che mi piace di più è la sensazione di fluidità di funzionamento che dà, la velocità con cui prende giri senza scomporsi: lo si nota sia in accelerazione (con le marce basse, ovviamente), sia in scalata. Molto “scorrevole”, gli piace girare…
I valori di coppia e potenza li conoscete: buoni, non mostruosi: molto godibile, mi pare, fino a 6.000 g/min.
La ripresa è consistente, ma non stiamo certo parlando di un diesel…
la sensazione generale, in termini di prestazioni, è che la macchina sia estremamente efficace fino ad una certa velocità, anche grazie alle marce corte del cambio ZF: oltre (diciamo oltre i 100-110 Km/h), si sente oggettivamente che ha “solo” 220 cv: non si possono pretendere miracoli…
Il rumore è (potenzialmente) gradevole: peccato sia molto (troppo) smorzato.

La mia nissan aveva il motore VQ35HR (313 CV a 6800 giri/min, coppia 358 N/m a 4800 giri/min, limitatore a 7.500 g/min., doppia linea di aspirazione, doppia linea di scarico).
Stiamo parlando di un bestione aspirato di cubatura quasi doppia: tanta roba, davvero…
Lo ricordo come un motore molto lineare e generoso a tutti i regimi, ma più ruvido nel funzionamento. Sound strepitoso anche con scarico di serie: roco, pieno, e soprattutto si sentiva (!): era orgasmico, mi manca terribilmente…
Dal punto di vista delle prestazioni, la nissan non mi dava la sensazione di essere tanto più veloce sullo scatto (complice il peso, e la rapportatura del cambio); in velocità, invece, allungava con decisione: la differenza tra la 125i e la 350z per me è nettamente percepibile, anche senza riscontri cronometrici, e nonostante i miracoli dello ZF8…

(segue…)