Si scrive: c'è. Sono uno purista dell'italiano corretto, quello sì /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ecco uno spaccato di un automatico: Come si può vedere, a differenza dei cambi manuali, non abbiamo delle semplici ruote dentate adagiate su uno o più alberi, sullo sviluppo del primario abbiamo dei rotismi epicicloidali (uno o più) che combinandosi a loro volta (bloccando il portatreno, o la planetaria) creano i vari rapporti. Quindi una cosa è progettare un automatico a 8 rapporti, tutt'altra un manuale ad 8 rapporti :wink: Così per sommi capi, dato che mi sto dedicando a tutt'altro in questo momento (E siete liberi di pensare male)
è vero che non c'è una relazione biunivoca ma esiste comunque una correlazione tra numero di rapporti disponibile e numero di rotismi in serie. E infatti i cambi automatici epicicloidali degli anni 70, a tre rapporti, avevano un solo rotismo, quelli a 6 rapporti di qualche anno fa avevano tre rotismi, questi a 8 rapporti ne hanno 4. Probabilmente Becker potrà essere più preciso di me.
Ne so molto poco di rotismi impiegati sui cambi automatici e loro evoluzioni. Dovrei studiarmeli, ma non ho proprio tempo ora come ora /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" />
eh, hai ragione (anzi, c'hai ragione ), sono troppo troppo troppo troooooppo pigro per scrivere quell apostrofo in più (vedi, lo ho fatto di nuovo) grazie becker, spiegato benissimo
Hanno montato un altro cambio fra quelli disponibili in casa, ma come diceva Beck non sono cambi nuovi (come lo è il C636). Adesso il diesel Panda in effetti può esprimere tutta la sua coppia e non fermarsi a 150Nm come accadeva con la serie precedente. Esattamente, e tanto vale adottare una variazione continua se si vuole portare all'infinito il numero di rapporti, ma avere cambiate continue èpiuttosto fastidioso oltre che non necessario sui motori moderni che hanno range di giri ampi in cui danno rendimenti elevati.
concordo, senza contare la maggiore complessità e quindi le maggiori possibilità di guasto legate all'incremento di rotismi, valvole e frizioni multidisco.
Interessante davvero sto discorso dei cambi. Ora sarebbe ancora più interessante capire come si creano i rapporti..
Credo intenda dire: "come si crea la 6a marcia su un automatico"? Esempio: il primo rotismo è bloccato sul portatreno ed il secondo invece ha la planetaria bloccata. Si potrebbe andare a studiarlo con Willis...lavorando con le velocità periferiche, ma ci deve esser qualcosa di più rapido per calcolarlo.
Una volta avevo letto che aveva una cinghia metallica che lavorava in compressione invece che per trazione: è vero? era un articolo di 4R, lo provavano su a6 2.8 v6
il CVT, di suo, non è una cattiva idea! anzi, dal punto di vista dell'efficienza è la soluzione ideale!!!! è penalizzato da scarsi rendimenti intrinsechi della trasmissione, manutenzione onerosa a causa della catena, e una bassissima accettazione da parte del cliente. Nella fattispecie io ho apprezzato moltissimo il multitronic Audi, utilizzabile anche in funzione manuale che simula un 7 marce....al contrario ho guidato CVT pessimi tipo quello di un nissan cascai....che cesso, lo ricordo ancora...bianco, 2.0benzina, versione israele...fortuna lo ho avuto un giorno solo, e il giorno dopo lo hanno ragnato!!
Guarda su qualche utilitaria potrei anche accettarlo. Su un 2.7 V6 assolutamente no. Ragnato = demolito con il ragno vero? /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Si lo è, con il software però che lo fa funzionare simulando un 7 marce, proprio perchè gli automobilisti digeriscono male la sensazione di slittamento continua e di motore a regime costante tipica dei classici CVT.
Per fare una macchina del genere, non mi dò altra spiegazione, se non quella che vi sia la volonta degli stessi dirigenti Lancia (Fiat) di far fallire il marchio, dando poi la colpa al mercato.
Reputo, nella galassia Chrysler-Fiat, la cosa assai improbabile. Una delle poche cose chiare è che che tra Chrysler e Lancia ci sarà un interscambio di modelli, nella parte bassa di origine Fiat/Lancia, nella parte alta Chrysler appunto. Ed in Europa tutti i modelli americani sono "rebrandizzati" Lancia. E' poco, ma è qualcosa. Poi c'è anche questa, ora: http://www.motorionline.com/foto/lancia-flavia-cabrio-salone-di-ginevra-2012/2/ Lancia Flavia, su meccanica Chrysler 200. Ergo: se fallisce Lancia, fallisce tutto il castello di Maglionne.
Imho tale filosofia va bene con progetti nuovi, vendi lo stesso prodotto ma con 2 marchi diversi. Ma non con ricarrozamenti di vetture che hanno più di 10 anni! Non posso credere che davvero pensano di vendere queste macchine! Dal punto di vista di progetto, come detto sono già vecchie. Dal punto di vista estetico, si vede che è forzato l'adattamento a dei nuovi disegni... cosa che per quanto l'estetica è soggettiva "l'accrocco" è oggettivo!