Mi è stato detto che chi ti accompagna a provarla indossa una tuta da competizione con tanto di logo AR
Sì c'è il tizio mascherato in tuta bianca. Volevo provarla ma c'era una coda chilometrica. Dopo un pò sono andato via nella vicina concessionaria Renault ad informarmi sulle loro RS.
Sono convinto che sta macchina sarà molto bella da guidare... anche se staticamente, non m'ha detto un granché.
Hahaha, li sfottero' per bene visto che son loro cliente dal 99.... Ps: Tenteranno di convincermi, ma sanno bene anche loro che la prox sara' bavarese .
i venditori sono bravi, super valutazione della tua 159 e una Giulietta Q.V pronta consegna con ottimo prezzo....................voglio vedere se dici di no:wink:
Sono andato a vederla e ce n'era una nera x il test drive mentre una bianca in esposizione, entrambe con i cerchi da 17''! Devo dire gl'interni m'hanno molto colpito, un grandissimo passo avanti nei confronti della 147, sia x la qualità che x l'aspetto! Sinceramente la bianca, senza assetto non m'ha entusiasmato: questo colore rende meglio sulla Mito che sulla Giulietta e ovviamente non avrei dubbi nel prenderla nera, anche se messa in un certo modo.... I passaruota sono ENORMI e i 17'' sono appena sufficienti, mentre i 18'' sarebbero sicuramente + adatti!:exclaim: Nel complesso è sicuro una macchina riuscita che venderà bene (erano contenti i potenziali acquirenti), e direi che in Alfa hanno fatto un buon lavoro!:wink:
sono critico sul prezzo di tutte le auto, ma in questo caso parliamo di un'auto che delle vere alfa ha solo lo stemma sul cofano.........
sono d'accordo in parte perchè nonostante condive molte cose con le altre "C" del gruppo su strada si è dimostrata essere il top di categoria:wink:
Ah ok, volevo sapere cosa ne pensavi, perchè anche io sono alla ricerca di una sportivetta divertente per me, e visto che mi trovo quasi sempre d'accordo con i tuoi interventi la tua opinione mi interessava molto! :wink: Ma siamo OT..
E basta con questa storia...E' un'auto fatta veramente bene,è questo quello che che conta....In più esteticamente parlando è la più bella nel segmento C,anche se cmq è soggettivo...
Anche l'attuale gamma BMW ha solo lo stemma sul cofano della vera filosofia BMW. Il non plus-ultra della filosofia delle M3 E30 è rappresentato da cassoni 4x4 ///M o da auto per rappresentanti?
Nino, prova a salire su un 135 o anche su un 130 o 123, per rimanere su una serie 1, e vedi come la filosofia cui alludi si materializza d'incanto...
Torno adesso dal Motor Village di Firenze, concessionaria Lancia, Alfa Romeo ed Abarth della quale ignoravo serenamente l'esistenza fino a tre ore addietro. Ho dato uno sguardo approfondito alle vetture in esposizione, che mi sono sembrate ben fatte, finalmente spaziose, con rifiniture che, se da un lato non fanno gridare al miracolo, dall'altro non offrono il fianco a critiche e si dimostrano al livello della concorrenza più blasonata. Effettivamente dal vivo la macchina rende molto più che in foto, la pesantezza che io stesso avevo rilevato nella linea resta poco più di un impressione passeggera, la plancia dall'impatto caotico acquista una sua dimensione financo razionale e i vari elementi concorrono a dare un'idea di consistenza e qualità notevoli. Si nota un evidente cambio di filosofia rispetto alla pur ottima 147, ove la nuova Giulietta si pone con chiarezza l'obiettivo di restare sì una brillante stradista, ma con un occhio di riguardo a passeggeri e bagagli. Già che mi trovavo mi sono fatto fare un preventivo per una 2.0 jtdm con pack confort plus (a memoria: specchi elettrici ribaltabili, specchietto elettrocromatico, sensori pdc e qualcos'altro che non mi sovviene ma mi sembrava figo lì per lì ), pack 18" (cerchi turbine, sedili sport pelle tessuto), colore rosso competizione. Totalone: 32mila e spiccioli. Con qualcosa più di 2mila di sconto senza permuta usato, quindi 30mila. Sempre già che mi trovavo non ho resistito alla proposta del venditore (Marco, serio, preparato e professionale) di fare un giro. E dato che il 2.0 jtdm era fuori, turandomi il naso, mi sono dovuto accontentare della QV limited edition. E' stata dura, ma qualcuno doveva pur farlo.... Già il colore rosso-super-speciale-serie-limitata fa la sua porca figura, poi ci si mettono anche i cerchi turbine scuri da 18" e un assetto che accuccia leggermente il generoso corpo vettura. Da fuori sprizza misurata cattiveria da tutti i pori. L'interno è un tripudio di pellame nero interrotto da aggressivissime cuciture rosse come solo mamma Alfa...ehm, Alfiat, sa fare. Volendo essere molto polemici la qualità della pelle è un po' inferiore rispetto a quella di 147 e 159: mi è sembrata più sottile e tendente alle pieghe, ma sono sensazioni del tutto trascurabili e, comunque, in linea con quanto offre la concorrenza più agguerrita. Il volante è orgasmico: pelle e alcantara! Peccato che, dato che a QR non è piaciuto, verrà sostituito da uno tutta pelle. A me piaceva. Le finiture metalliche scure della plancia sono molto sceniche e, al tatto, risultano di un altro pianeta rispetto al finto alluminio plasticoso della 147. La parte alta del cruscotto è morbida, da idea di consistenza e solidità e neppure spulciando in basso, molto al di sotto del cambio (di impatto estetico assoluto il pomellone di alluminio), si notano cali evidenti di qualità e plasticacce di "dunesca" memoria. Scendendo ancora più in giù, la pedaliera sportiva col suo bel poggiapiede completa un'atmosfera evidentemente non votata al tragitto casa-supermercato. Inserita la chiave nella serratura e giratala, si capisce subito perchè (piccola nota: una chiave più moderna poteva starci, magari con un bel tasto "engine start" rosso...). Il 1750 tbi prende vita con un borbottio ovattato e regolare, ma consistente. E la prima impressione diventa una piacevole certezza quando, una volta in marcia in un silenzio notevole, ci si rende conto che, effettivamente, la spia del suggeritore di cambiata non sta scherzando: a meno di 2mila giri si passa al rapporto superiore e il docile 4 cilindri fpt non ha un sussulto e si trascina indietro una massa affatto trascurabile senza problemi. Le sospensioni sono una piacevole scoperta: nonostante i cerchi da 18", l'assetto e le voragini delle strade di Firenze, filtrano tutto in maniera più che soddisfacente pur mantenendo un rollio estremamente contenuto. Rollio che cala ulteriormente se la mano destra smanetta col DNA per raggiungere la posizione Dynamic, che poi è la parte più scenografica nel guidare la Giulietta. Infatti, così facendo, si alza lo schermo del navigatore, sul quale compaiono due barre graduate, l'una per la pressione del turbo e l'altra per la potenza istantanea erogata. A quel punto un affondo sul pedale del gas è una questione di principio non procrastinabile: l'accellerazione, di rilievo assoluto, rende immediatamente ben percettibile l'aumento di coppia conseguente alla scelta del programma sportivo, il rollio cala ulteriormente e la lancetta del contagiri va ad esplorare la zona rossa senza tanti tentennamenti (rispetto al 200cv è meno elettrico e sale bene anche oltre i 5500, dove l'altro si pianta un po', pur mantenendosi regolarissimo). Dal canto suo il Q2 elettronico mantiene la rotta dell'avantreno senza patemi. Da lì in poi le curve sono un esercizio molto, ma molto divertente, dato anche il permissivo esp che permette all'assale posteriore di assecondare al meglio, fin dove lecito spingersi in strada, un avantreno solido, granitico e precisissimo. La frenata, per quanto poco abbia potuto testarla, si dimostra pronta, consistente e ha perso il tipico feeling fiat del comando (cioè tutto nei primissimi centimetri della corsa del pedale; a me era gradito ma capisco che non sia il massimo della modultabilità). Il tutto per 35 mila Euri. Tornati al concessionario, si scende con due impressioni fondamentali. La prima è che, alla fine, 235cv e trazione anteriore sulla Giulietta vanno molto, ma proprio parecchio, più d'accordo che 250cv sulla 147 GTA (lo dico senza pensare ai tempi sul giro, ma alla facilità di guida); la seconda è che i tedeschi fanno bene a preoccuparsi perchè la qualità della vita a bordo è un gradino sopra alla concorrenza -ove, con concorrenza, si intende la parte nobile del segmento C-. La Giulietta non è entrata dalla porta di servizio, tutt'altro.