Ancora? I fari anteriori che sono sproporzionati e calanti, la linea di cintura che finisce in una presa deforme e dalla quale parte una scalfatura che non ha alcun senso e dà l'idea di movimento al contrario, partendo da dietro ed arrivando a metà portiera per interrompersi nel vuoto, il profilo superiore della finestratura che si spezza all'improvviso per calare mozzando così l'idea di fluidità della linea laterale, appesantendola, di concerto al volume posteriore che sembra inglobare l'anteriore essendo il doppio più voluminoso, con i due muscoli laterali che terminano nei gruppi ottici della MiTo evidentemente troppo grandi e che, ancora una volta, anabolizzano le rispettive zone della coda minando l'equilibrio col piccolissimo lunotto (forse l'unica cosa con un disegno regolare della macchina, senza linee confuse e cangianti) e l'ancor più piccolo profilino del cofano. Senso di sproporzione dato anche dalle ruote posteriori poste esattamente agli angoli del retrotreno, mentre lo sbalzo anteriore è accentuato dallo sviluppo acuto e prorompente della zona circostante allo scudetto, che allunga visivamente quella zona senza che il concetto sia però valorizzato da alcuno svolgimento di quelle linee dietro il parabrezza. Ora mi direte "ma non è vero", ma non leggerò invece perchè quelle linee fanno bene alla macchina. Notate in questa ricostruzione grafica invece, su base 4C ma idealmente rivolta ad un'Abarth, come i medesimi concetti sono sviluppati in maniera molto più finita. Il frontale finisce nettamente, non con quel profilo discendente a cuneo che circondava sull'Alfa lo scudetto, ma al contrario il cofano è piatto e favorisce il contrasto con i muscoli passaruota su cui sono posti i fari, rimasti prominenti come sull'Alfa, ma stavolta protagonisti invece che ridondanti non essendoci l'altro polo d'attrazione dello sguardo ch'è lo scudetto. Dalle due linee che si dipartono dalla calandra, in un solo movimento, sono descritte le linee del cofano che fanno partire la base del parabrezza, proseguono tracciando la cintura che, solamente biforcandosi e senza fronzoli, sale su a chiudere la finestratura per ricongiungersi nel lunotto e finire nel nolderino di coda da una parte e a tracciare il muscolo del passaruota posteriore fino al faro, dall'altra. Era una sola linea. Una sola. Questa cintura è rafforzata da una scalfatura che ne copia parallela l'andamento nella parte superiore fino al fianco e, nella parte sottostante dal paraurti si diparte l'altra scalfatura che chiude, inferiormente, la parte concava della portiera confluendo nella presa d'aria laterale congiungendosi a quella superiore, dando l'idea di flusso da avanti a dietro che porta il movimento nell'apertura, caricando con il suo movimento ascendente anche il retrotreno, senza però appesantirlo da tagli netti o volumi inglobati l'uno nell'altro. Peccato solo per la linea inferiore del padiglione che, anche qui come sull'Alfa, si spezza senza motivo disegnando l'angolo del finestrino. Potrebbe continuare nella sua direzione naturale, sarebbe molto meglio. In questo render, i concetti stilistici sono praticamente gli stessi e la base pure, ma le linee più decise ed al contempo più semplici rendono l'aspetto del disegno molto più piacevole, meno confuso, meno arraffazzonato, contorto e controverso.
si avevo visto quel render l'anno scorso quando ancora si parlava di versione abarth....e si, pur piacendomi la 4c, questo mi piace di più..rende meglio l'idea di leggerezza e semplicità
Postata per fare un esempio di come poche variazioni di stile, migliorassero macroscopicamente la riuscita del modello pur conservandone gli stilemi generali. Non parlavo espressamente della versione Abarth o chissà che.
Ma per me tutte queste dissertazioni sulla linea sono cose soggettive, quindi non valide in senso assoluto. Le cose che dici tu potranno pure essere vere, ma mentre a te la fanno sembrare orribile, a me non interessa, e dalle foto guardando l'insieme mi piace. Sarà pure sproporzionata, contro tutti i canoni estetici (che saranno pure stati detti da qualcuno, quindi soggettivi), ma a me piace.
Cioè, una linea spezzata è spezzata per me, ma non per te? Una scalfatura a metà porta per me, non è una scalfatura per te? Ancora? Rileggi i miei commenti. Io non ho detto che non possa piacere, lo ripeto fino allo spasimo, esattamente come ad Elkann piaceva il trans. E' evidente che a tutti quelli cui piace, piaccia perch'è un'Alfa piccola, bassa, TP e sportiva e non per l'estetica. L'ho capito che ti piace. Ma qui stiamo parlando di soluzioni estetiche. L'ho già detto che a me l'Exige piace, ma so ch'è brutta; Nicole Kidman non piace, ma so ch'è bella. Il problema è che mi si dice che non ho ragione a dire che è brutta, ma ci fosse stato uno solo che avesse spiegato la sua idea contraria. Ho solo letto battutine inafferenti. Qui voi state dicendo che vi piace perchè è bella, ma nessuno (nessuno) ha ancora argomentato (saranno 3 pagine) sul PERCHE' è bella (non sul perchè vi piace), mentre io ho ben esplicitato cos'ha di oggettivamente mal disegnato e brutto, postando addirittura un esempio di come questi errori stilistici potrebbero venire corretti. Credo che un parere vada motivato per dar vita ad una discussione costruttiva. Non basta dire "mettiti gli occhiali". O almeno, non basta una volta preso il diplomino delle elementari. Altrimenti facciamo prima, come ha implicitamente suggerito Eagle che non mi ha voluto fornire le ragioni del suo parere, limitandosi a dire solo che non ho ragione, a chiudere la discussione.
Generazioni di scienziati si sono espressi sulla questione della bellezza oggettiva. Già Vitruvio, due millenni fa, aveva teorizzato che le caratteristiche indiscutibili della bellezza risiedessero nelle proporzioni. Tanto nell'architettura, quanto nella bellezza umana. Dopo duemila anni, è ancora così. Nel mondo dell'auto, questo concetto è reso più complesso da una particolarità di forme, linee e soluzioni che non possono dipendere solo dalle proporzioni. In questo caso, ci si rifà alla pulizia delle linee e all'equilibrio fra i volumi. Che nell'Exige non c'è affatto, nella 4C men che meno. Ciò basta per definirle brutte. Hanno una linea tormentata, ridondante, esagerata. Ciononostante, l'una mi piace, l'altra no. Ma si parla sempre di bellezza e bruttezza, non di "mi piace" e "non mi piace". Ma continuo a non leggere argomentazioni da parte di nessuno che non si limiti a dire "non è come dici tu" senza spiegarmi il perchè. "ma queste opere devono essere realizzate secondo criteri di solidità (firmitas), di comodità (utilitas) e di bellezza (venustas). Il primo principio sarà rispettato se le fondamenta poggeranno in profondità, su strati solidi e se la scelta dei materiali sarà accurata, senza badare a spese; il secondo, o della funzionalità, allorché la distribuzione degli spazi [risponda] a un uso corretto e agevole e rispetti opportunamente l’esposizione cardinale in base alla funzione specifica dei locali. Il terzo infine, quello della bellezza, quando l’aspetto esteriore dell’opera sarà gradevole e raffinato, nel rispetto delle giuste proporzioni e della simmetria delle sue parti”" [...] "Come nel corpo umano la caratteristica euritmica sta nel rapporto simmetrico dato dal piede, dalla mano, da un dito e dalle altre membra, così deve essere nella realizzazione dell’opera architettonica. E specialmente negli edifici sacri il calcolo delle proporzioni è fatto in base al diametro delle colonne o dalla larghezza del triglifo […] nelle balliste in base al diametro del foro che i greci definiscono περιτρητον, nelle navi in base alla misura dell’interscalmio, detto διαπηγμα e così pure nelle altre costruzioni esso è dato dalle parti dell’opera stessa" [...] "…la sua composizione “si basa sulla simmetria i cui principi l’architetto deve rispettare scrupolosamente […]; infatti nessun tempio può avere un equilibrio compositivo senza rispettare simmetria e proporzione, come è per la perfetta armonia delle membra di un uomo ben formato . […] Se si è dunque d’accordo sul fatto che il sistema numerico è ricavato in base alle membra del corpo e che tra ognuna di esse singolarmente presa e l’insieme della figura umana esiste una costante corrispondenza simmetrica, ne consegue che dobbiamo ammirare quegli architetti che anche nella progettazione dei templi degli dei immortali disposero i vari elementi dell’opera in modo tale da ottenere nel rispetto delle proporzioni e della simmetria una adeguata disposizione delle parti e dell’insieme" (Vitruvio - De architectura)
ale, caspita, se è stato fatto qualche frettoloso errore stilistico, non vuol dire che sia brutta. sai cosa potrebbe, e dico potrebbe dire che è una macchina brutta? un sondaggio in cui piu del 50 percento dice che non gli piace, e stai certo che il 75 percento dira che gli piace poi ripeto, non ha le proporzioni e i richiami retro' della perfetta 8C, ma il concept 4C è stato anche messo su con una certa fretta per presentarlo al salone. le macchine brutte sono altre,questa è solo rifinibile
Qui non ci capiamo. Io non dico che è bella, ma che a me piace. Quindi per me è bella, ma non pretendo che lo sia per gli altri. Tu invece continui a tirare fuori lezioni di stile, di equilibrio, canoni estetici, ecc. Continui a dire che è oggettivamente brutta, sgraziata, ecc. ma per me sono cose soggettive, non oggettive. Sarà pure sgraziata, ma a me piace. E non ti so dire il perchè, perchè mi piace e basta.
Ergo, a quanto sembra sono l'unico che formula un pensiero su basi più complesse del "non so come mai, ma ho il pistolino duro" e so motivare una tesi con cognizione. Poi, se le proporzioni (che sono fatte di rapporti numericamente definibili, quindi sono roba matematicizzabile) sono cose soggettive, meglio che architetti e progettisti abbiano tutti gli stessi gusti, altrimenti di strutture ne crolleranno parecchie!
Diciamo che se esistessero dei criteri oggettivi per classificare la bellezza e l'equilibrio, BMW sarebbe fallita con l'era Bangle. Invece pare che non sia andata così...
Ancora sbagliato. Confondete sempre la bellezza estetica con il piacere suscitato dal mezzo. Una macchina si compra perchè ti piace. Può piacere perchè è bella, ma questo non è indispensabile.