Credo che il rifiuto maggiore sia dato dalla parola DIGIUNO che spaventa, ma se invece che "Digiuno Intermittente" si chiamasse "Alimentazione programmata" avresti la stessa reazione?
Ah beh, io la chiamo normalità, a volte non mangio per oltre un giorno...in genere ceno soltanto e non sempre.
secondo me non bisogna farlo sempre, sempre secondo me ma magari mi sbaglio , la formula vincente è una variazione del tipo di alimentazione magari a periodi in cui fare tutti i tipi di dieta...i più esperti sapranno di sicuro meglio però, ma abituare l 'organismo ad uno standard nn dovrebbe essere il massimo
Sì quasi, il digiuno intermittente prevede di alimentarsi in una finestra temporale limitata che porta a fare 1 o 2 pasti grossi tutti nella parte terminale della giornata, solitamente il protocollo è 16h di sola acqua e 8 di alimentazione. Ore che si possono inserire in qualsiasi momento della giornata in base alla comodità, quindi per fare due esempi pratici: - alternativa 1: sveglia ore 7.30, colazione alle 8, spuntino metà mattina, pranzo alle 13, ultimo spuntino alle 16, stop cibo fino alle 8 della mattina seguente. - alternativa 2: sveglia ore 7.30, caffè amaro, zero cibo sia solido che liquido (vietato qualsiasi alimento che porti calorire, quindi solo acqua. Il caffè è concesso per un motivo di stimolazione sull'adrenalina e altri discorsi) fino alle ore 16. Dalle ore 16 alle ore 24 è concesso mangiare quel che si vuole. Nella prima opzione si salta la cena, nella seconda colazione e pranzo. Anche se in realtà si può fare un pranzo ritardato e poi la cena. Come si vede con questi esempi non è un vero digiuno come invece verrebbe a far pensare il termine stesso. Poi vi sono altre tipologie che riducono sempre di più la fascia oraria di alimentazione fino ad arrivare al singolo pasto serale. Una cosa FONDAMENTALE da indicare è che questo saltare i pasti non significa mangiare meno, ma semplicemente shiftare gli alimenti negli altri pasti. Si mangia esattamente uguale, quindi NON SI DIMAGRISCE. Chi vi consiglia il digiuno intermittente etc per dimagrire fa una falsa affermazione, o meglio, sfrutta il fatto che l'utente medio quando salta un pasto o più non lo recupera nel resto della giornata, e in questo modo riduce introito calorico complessivo e dimagrisce.
Per quanto mi riguarda quindi è l’alternativa 2 Sveglia tra le 6.30 e le 7.00, un sorso di Coca-Cola, niente colazione finì a quando arrivo in ufficio, dove prendo caffè amaro. Poi acqua (un litro almeno) e altri caffè amari, in genere una decina fino a sera quando ceno, senza abbuffarmi. Non fa dimagrire, ma almeno non (mi) fa ingrassare...
Sì, tu sei vicino all'alternavita 2. Mi viene però da pensare che tu stia ad un apporto calorico veramente basso. Come dicevo è un tipo di approccio alle tempistiche di alimentazione, ma deve essere fatto con l'accortezza di mantenere le calorie ingerite ad un quantitativo adeguato/normale. Per rendere l'idea, io l'ho utilizzato come altre persone in periodi in cui mi allenavo abbastanza intensamente e dovevo, per vari motivi, stare fuori tutto il giorno, quindi per comodità cenavo e basta la sera, ma in quel pasto ingerivo circa 2800/3000 kcalorie con una ripartizione dei macros adatta alle mie esigenze. Ad ora che non ho vincoli particolari mangio come la maggior parte delle persone, ma se seguiti in modo corretto (senza inventarsi le cose o saltando i pasti senza recuperarli) ritengo l'approccio molto utile a persone impegnate. Da come scrivi mi sembra invece di capire che tu faccia una cena leggera e stop, oltre alla coca cola come colazione. Ti ho sottolineato il concetto di calorie adeguate nel totale perchè la metodica sfrutta dei meccanismi automatici dell'organismo massimizzandone l'efficacia. Per entrare leggermente più nello specifico ma senza esagerare, lo stesso va a permettere all'organismo di massimizzare il ricambio cellulare e quindi il rinnovo dello stesso riducendo anche l'infiammazione (concetto volutamente semplificato). Questo però in un contesto di alimentazione eucalorica. Se invece la tua dovesse essere costantemente sotto soglia, nel lungo periodo ti ritroveresti con una sottoespressione ormonale a livello tiroideo. Come mi sembra fosse stato detto prima, se ti trovi oltre i 40 anni con l'ipofisi (ghiandola che a cascata controlla gli ormoni tiroidei) "rallentata", sono volatici per diabetici... Non mi metto a discutere sulla salubrità o meno dei tipi di alimenti, ma mi concentro solo sul discorso calorie.
Variare ogni tanto non è mai un male in generale. La cosa fondamentale è sempre avere una quantità di calorie adeguata alle proprie esigenze, se poi c'è anche una corretta suddivisione dei macronutrienti allora il cerchio è completo. Altra cosa che molti non considerano è che un corpo per funzionare correttamente deve mantenere un adeguato grado di idratazione, quindi bere è fondamentale per evitare tantissimi problemi. Si consideri che un individuo dovrebbe assumere circa 1.5 litri di acqua ogni 1000 kcalorie immesse, che salgono a 2 litri nel caso di soggetto sportivo. Bisognerebbe poi entrare nel merito della gestione del sale, ma generalmente l'utente medio non arriverà mai a squilibrarsi per la troppa acqua..
Son talmente tanti anni che faccio così che sinceramente non mi sono accorto di scompensi di qualche genere. E non sono certamente definibile “secco”. In realtà quello che mi manca è lo stimolo della fame. La mia compagna, se non mangia, viene presa da mal di testa e robe simili. A me non è mai capitato.
Lo so, ma non riesco a non berne una sorsata al mattino. Ma proprio una sorsata, appena sveglio...mi dicono tutti che non è normale, ma non so cosa rispondere, se non che per me lo è
si in effetti faccio veramente difficoltà a bere troppo riesco a bere 2 litri circa al giorno e nn metto sale negli alimenti però è dura ingurgitare tutto quel liquido
Almeno per me la coca era solo un vizio , bevevo solo quella tutto il giorno perché tanto era la coca zero ...all inizio ho fatto fatica ora nn ho nemmeno lo stimolo per berne un sorso
La mia osservazione sul sale era per intendere che quando si assumono grandi quantità di liquidi è bene correggere (in questo caso al rialzo) il sale ingerito. Annullarlo non è per nulla salutare, anzi! Una persona normale mediamente necessità di 4-5g di sale al giorno TOTALE, quindi derivante da tutti i cibi e liquidi ingeriti. Mediamente si dice alle persone di eliminare il sale perchè tra alimenti confezionati e uso eccessivo di sale a condimento, le dosi assunte sforano abbondantemente quelle grammature. Se uno però ha una alimentazione esente da insaccati e cibi confezionati e elimina totalmente il sale non è un bene per lui con conseguenze molteplici, la più comune è una ipotensione (pressione bassa) la quale normalmente non si nota (se non per un senso di affaticamente diffuso), ma potrebbe portare a vertigini o svenimenti nel cambio posizionale tra seduto (magari al pc o sul divano) e in piedi.
Non è che mi spaventa ci mancherebbe. È che quelle volte che mi trovo impossibilitato a pranzare (veramente poche) mi rendo conto che nel pomeriggio non sono reattivo come se avessi pranzato.
Se per te questa è la situazione allora non ha senso provare il digiuno. Alla fine il regime e l'approccio alimentare deve seguire le abitudini della persona, non ha senso creare forzature. Per me, ma come molti altri quando l'ho attuato è stata una cosa naturale e provata per venire incontro alle mie esigenze. Terminate queste esigenze è terminato anche quel tipo di approccio, che ad ora mi capita magari di riproporre spesso quando faccio dei week end fuori porta perchè tra musei, visite e spostamenti mi trovo molto più comodo ad attendere la cena o il tardo pomeriggio. In ogni caso questo tuo senso di minore energia probabilmente è dovuto ad una difficoltà per il tuo organismo a passare al metabolismo lipidico. In breve, quando l'organismo si alimenta in continuazione prevale il metabolismo glucidico (a meno di diete chetogeniche) e lo stesso utilizza gli zuccheri liberi nel sangue o ne libera altri dalle riserve epatiche quando i livelli iniziano a calare. Quando i livelli sono bassi lo stesso per ricavare nuova energia cambia approccio e inizia a mobilitare i grassi accumulati nel tessuto adiposo che vengono riconvertiti tramite vari procedimenti in modo da avere nuova energia. Questo passaggio da zuccheri liberi a grassi di deposito in molti non avviene con grande efficacia soprattutto se per tutta la vita hanno fatto sempre 3-4 pasti al giorno, e quindi quando passa troppo tempo tra un pasto e l'altro iniziano ad avvertire un senso di spossatezza e rallentamento mentale che al primo alimento ingerito cessa immediatamente.
Io mi sono intrippato con questi esercizi da fare a casa senza nessun attrezzo tranne la buona volonta'. Non so se nella realta' delle cose servano a qualcosa ma finche' non mi annoio... https://www.fixfit.it/allenamenti/?s=1&mim=40&mik=400
