Si tratta di un sistema di sovralimentazione ove la turbina è collegata meccanicamente all’albero motore al quale fornisce un surplus di coppia (con conseguente incremento di potenza prodotta dal motore) grazie alla notevole energia dei gas esausti. Aumenta di conseguenza l’efficienza del motore. Simulazioni eseguite al computer da parte dei ricercatori della “Cranfield University”, con il supporto di “Cosworth”, hanno messo in evidenza come sia possibile aumentare la potenza fornita dal motore senza incrementare i consumi di carburante. A 8.500 giri al minuto, con un consumo di carburante pari a 25 grammi al secondo, il motore simulato ha sviluppato una potenza di 435,5 kW di cui ben 31,5 kW apportati dal turbo compound. Un incremento del 7,3% di potenza ottenuto senza aumentare i consumi. Questo si traduce in un miglioramento dell’efficienza termica del motore dal 36,95% al 39%.
Dunque, la turbina cede parte della sua energia cinetica al compressore (come nei motori tradizionali) e parte della sua energia cinetica resa disponibile all'asse all'albero motore tramite un giunto (una frizione?). In questo modo si riesce a recuperare parte dell'energia (che altrimenti andrebbe dispersa) con una sorta di effetto "volano" reso disponibile all'albero motore. Almeno, questo è quello che ho capito io!!
salute a tutti, non è una novità ma è interessante; effettivamente nei gas di scarico ( anche dopo essere passati nella turbina del compressore) è contenuta ancora una certa quantità di energia; che può essere recuperata ; i dati indicati sembrano promettenti; certo la questione è la solita; quanto aumentano i costi di produzione, il peso e gli ingombri? Bisogna trovare il giusto compromesso; soluzioni simili, mi sembra venissero usati sui motori a pistoni per aerei una volta; oggi non so
C'è chi ha anche pensato di mettere un motore elettrico "attorno" all'alberino della girante del turbocompressore. Ma è un'altra storia /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">