[h=1]Crash test, Bmw sotto inchiesta dalle autorità Usa per la Mini[/h] Fatti a motore Il produttore tedesco non avrebbe risolto tempestivamente problemi di sicurezza dei veicoli prodotti tra il 2014 e il 2015: aperta indagine della National highway traffic safety administration di F. Q. | 29 settembre 2015 Dopo Volkswagen, anche Bmw è finita al centro di indagini delle autorità americane. La National highway traffic safety administration, l’autorità per la sicurezza stradale, sta indagando su Mini per i ritardi nel risolvere i problemi delle auto che non hanno superato i crash test. I modelli nel mirino sono 30.000 Mini Cooper e Cooper S prodotte tra il 2014 e il 2015, e la versione ad alte prestazioni John Cooper Works a partire dal 2015. Visto che in America la Mini One, ossia la versione “base”, non è venduta, il problema riguarderebbe in pratica tutte le Mini 3 porte d’ultima generazione. La National highway traffic safety administration ha spiegato che dai test effettuati nell’ottobre del 2014 è emerso come una Mini Cooper “due porte hardtop” (cioè quella che noi chiamiamo Mini 3 porte) non proteggesse adeguatamente un manichino femminile nei crash test a impatto laterale. Due mesi più tardi, Bmw ha annunciato che sarebbe stata fatta una campagna per aggiungere pudding, ossia imbottitura, ai pannelli laterali posteriori dei modelli “due porte hardtop”. Secondo quanto riferito da Associated press, però, quella campagna non è mai stata fatta. Episodi simili si sarebbero verificati nel luglio 2015 con Mini Cooper S, che ha fallito lo stesso crash test di impatto laterale. La Nhtsa ha aperto quindi l’indagine perché Bmw avrebbe dovuto agire tempestivamente. L’agenzia americana può multare un fabbricante d’automobili fino a 35 milioni di dollari per non aver rapidamente risolto problemi di sicurezza. Dall’inizio del 2013, Fiat Chrysler, General Motors, Honda, Hyundai, Ford, Toyota e il produttore di airbag Takata sono stati tutti multati.
L'avevo già letta, ma ne avevo evinto che i richiami fossero partiti dopo le prime segnalazioni. Male, molto male. [MENTION=29352]cippy89[/MENTION]
In america sono noti per queste campagne. Il danno potrebbe anche essere marginale, ma loro devono rompere le scatole. Del resto in passato hanno dovuto richiamare un casino di r56 184cv perchè in america 2, e ripeto, 2 si erano incendiate a causa della pompa secondaria dell'olio (quella che lo fa girare per un po' nella turbina a vettura spenta). Erano 2 su migliaia vendute, ma sono stati costretti. Sono convito che senza il caso vw la notizia sarebbe passata in secondo piano e non avrebbe avuto questo risalto. Del resto un articolo che inizia "dopo vw anche bmw" fa intendere molte cose.
Ero in un forum americano, e l'ho letta qualche mese fa. Io avevo capito che fosse tutto avviato. Comunque vada, sei in quel Paese e ti adegui alle sue leggi, come noi (purtroppo) nel nostro.
Ho letto un articolo dove spiega bene la faccenda. In breve il problema è il non adeguamento di bmw in tempi brevi, non il difetto in se. Avesse risolto il problema nessuno avrebbe detto nulla.
