A proposito, oggi ho lavorato (ebbene si, ogni tanto mi tocca), quindi non so neanche se abbiate lavorato o giocato a scopa, li da me! :wink: L'alcool puo' essere un piacevole riempitivo tra il compiacimento per la nuova normalita' e il pregustarsi il superamento della prossima linea personalissima della trasgressione. Alcool, nello specifico, puo' essere trasgressione a 14 anni, assieme alla sigaretta fumata di nascosto al bagno(*). (*) si, non necessariamente le cose che si fanno sono intelligenti o furbe, almeno nel mio caso... Ragazzo... Erano anni che non mi chiamavano cosi'. Ti adoro! Vieni domani, che alle 14.30 arrivano i cessi e bisogna portarli su al 4 piano. Ciao curicino!!! A me il bancomat non puo' piu' ciulare un bel niente, visto che ci pensi gia' tu con i lavori di casa, ahahahah
mazza 37 come sei vecchio ora capisco la micra concordo per il tuo discorso sarebbe da rep ma purtroppo devo darla un po in giro
...io non ti faccio nessun lavoro a casa!! mica son geometra........ma ,in virtù dell'impegno messoci dal sottoscritto, sarai lieto di omaggiarmi di una cena al "Mediterranea"...
ma la trasgressione non è per pochi... Hai mai superato il limite di velocità in macchina? Beh, siccome sei andato contro una legge, hai trasgredito...mica è una cosa così sbalorditiva! Bisognerebbe fare una distinzione tra trasgressioni e trasgressioni non si possono mettere tutte sullo stesso piano! Una cosa è entrare al Louvre e rubare la Gioconda, altra cosa è essere in ritardo e andare un pochino più veloci in macchina
Io l'eccesso di velocità non lo leggo come trasgressione. E' una cosa piacevole che faccio regolarmente ma non è che mentre sto guidando dentro di me penso: "vergognati, anche questa volta non ti sei trattenuto". La legge che lo vieta è solo uno spiacevole corollario, ma non è piacevole perchè proibito.
La pattuglia che ti sta fotografando non è dello stesso avviso Comunque confermi quello che dicevo, ossia che la trasgressione è qualcosa di soggettivo e ogni persona ha una propria soglia oltre la quale percepisce di avventurarsi su un terreno scivoloso.
Penso che prima di dire "perchè" o "come" si trasgredisce bisognerebbe soffermarsi a pensare "cosa" si trasgredisce. Bisognerebbe quindi porsi prima una diversa domanda: cos'è una regola e a quali regole si trasgredisce. Questo perchè non tutti abbiamo la stessa concezione di regola e non tutti percepiamo di trasgredire quando violiamo certe regole. Il significato comunemente dato a "trasgredire" viene collegato (più o meno consapevolmente) alla violazione di una regola autoimposta (non solo morale, dato che ci si può anche autoimporre una regola che con la morale non ha nulla a che fare). Normalmente non si ha la concezione di trasgredire quando si attraversa la strada dove non ci sono le striscie pedonali, ma invece si pensa di trasgredire se, sposati, si esce con un amante. Ecco perchè al significato comune di "trasgredire" è strettamente connesso il signicato di "pentimento". E si prova pentimento per la violazione solo di quelle norme autoimposte. Mi pongo quindi una domanda: perchè il termine "trasgressione" ha nell'opinione comune un'accezione negativa? Essa infatti si basa sull'esistenza di regole autoimposte: un individuo che autonomamente non si pone regole vive libero e sereno. La violazione di regole autoimposte dovrebbe quindi essere concepita come una liberazione. Una liberazione da quanto ci costringe a vivere nel rimorso, nel pentimento, nell'angoscia, nel dubbio. La trasgressione è quindi un qualcosa di profondamente liberatorio e positivo? No. L'uomo è un essere pensante ed è definibile uomo proprio perchè pensante. Ed è il pensiero che dimostra quanto vale un uomo. Ed è il pensiero che permette all'uomo di elevarsi ad di sopra di ogni altro essere vivente. Ed è il pensiero che permette all'uomo di capire il significato e il senso di una regola. Ed è il pensiero che permette all'uomo non solo di capire che esiste una regola, ma anche di formularne una e autoimporsela, perchè lo ritiene giusto. Trasgredire ha quindi un'accezione negativa, perchè non è altro che retrocedere a livelli primordiali, allo stato del non-pensiero. Tutte queste domande che ai giorni nostri ci si pone ne presuppongono una molto più seria e complessa, a cui l'uomo non è mai riuscito a dare una risposta e mai ci riuscirà. Che cos'è l'uomo? Qual è il fondamento antropologico?
naaaa....ti 6 mangiata un insalatona con 1 salame in frigo e un prosciutto di cinghiale ancora sul tavolo?!? io mi sentirei in colpa a mangiare l'insalatona! bhè...io xò non posso parlare...mi sono fatto bergamo - livigno xè volevo mangiare i pizzoccheri della valtellina!
un bel rutto alla trinità cosa dici.... attenzione che ti possono incriminare per disturbo alla quiete.