Todt-Briatore, accordo fatto

Discussione in 'Formula 1' iniziata da n2o, 12 Aprile 2010.

  1. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Todt-Briatore, accordo fatto
    PUBBLICATO DA LEO TURRINI LUN, 12/04/2010 - 15:54

    Secondo mie fonti francesi, di solito attendibili, era imminente la definizione di un accordo tra Jean Todt e Flavio Briatore, che giusto in questi giorni ha tagliato il traguardo dei 60 anni.

    Ora è ufficiale. L’intesa tra il piccolo presidente della Fia e l’ex geometra di Cuneo riguarda il famigerato Crash-gate, insomma la truffa di Singapore, il finto incidente di Piquet junior e la vittoria di Alonso al volante dell’altra Renault.

    Come forse ricorderete, la Fia di Mosley aveva radiato il marito della Gregoraci, punito l’ingegnere Symonds e concesso l’amnistia a Nelsinho. Di Alonso nessuna traccia, nel senso che era stato ritenuto totalmente estraneo all’inghippo.

    Un tribunale di Parigi, al quale Briatore si era rivolto, ha poi annullato la sentenza, peraltro senza entrare nel merito dei fatti. I giudici francesi hanno ritenuto (secondo me, giustamente) che a Flavione fosse stato negato un equo processo e del resto nella imbarazzante vicenda Mosley aveva recitato troppe parti in commedia: indagatore, pubblico ministero, giudice. Esagerato!

    Todt, subentrato al bizzarro Max sul trono Fia, aveva annunciato l’intenzione di presentare appello.

    Ora è stato trovato un punto di incontro tra le parti, Symonds compreso. Su queste basi.

    1) La Federazione Internazionale cancella la squalifica a vita e infligge al padre di Falco e a Symonds una sanzione ‘a tempo’, fino a tutto il 2012 per la F1, fino al 2011 per le altre competizioni automobilistiche..

    2) In pratica, anche se questo non viene detto esplicitamente, la Fia non accusa più Briatore di avere ordito il misfatto, ma gli imputa soltanto una omessa denuncia. In cambio Briatore riconosce di avere avuto un ruolo nella vicenda e insieme a Symonds chiede scusa all'universo mondo.

    3) Flavione accetta la blanda pena e ritira tutte le azioni legali nei confronti della federazione internazionale, cioè non chiede risarcimenti, si mette buono buono e ha due anni di tempo per preparare il grande ritorno.

    4) Questo lo dico io: mettiamo che entro la fine del 2012 El Banco, cioè Alonso, non riesca a conquistare il titolo con la Rossa di Maranello. Secondo voi, a chi fa gola il posto di Domenicali?...
     
  2. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Briatore e Symonds patteggiano con la FIA

    Flavio Briatore e Pat Symonds hanno raggiunto un accordo con la FIA, che di fatto chiude la vicenda del crash-gate relativo al gran premio di Singapore 2008. In sintesi, l’imprenditore italiano non potrà avere nessun ruolo operativo all’interno di un team di Formula 1 fino al 31 dicembre 2012 ma successivamente avrà via libera e potrà tornare come se nulla fosse successo.

    Sia Briatore che Symonds hanno ammesso le loro colpe e la FIA ha rinunciato al proprio appello alla giustizia tradizionale, che tra l’altro in primo grado aveva dato ragione all’italiano. In un comunicato rilasciato poco fa dalla Federazione, si legge la motivazione che ha portato alla conclusione della vicenda:

    “Premesso che la sentenza del 5 gennaio 2010, riguardava solo la forma e non la sostanza della decisione presa dal Consiglio Mondiale del 21 settembre 2009 e considerando anche che le richieste espresse da Pat Symonds e Flavio Briatore sono in linea con quello che il Consiglio Mondiale sta cercando, il Presidente della FIA ha ritenuto che è nell’interesse di tutti fermare ogni controversia legale. A prescindere dal risultato, queste hanno avuto grande copertura mediatica, cosa che non rende onore all’immagine dell’automobilismo, quindi la FIA accetta le richieste di Briatore e Symonds, ponendo fine a questa vicenda”.

    Addio tribunali, dunque. Questa è stata, forse, la prima mossa giusta che la presidenza Todt ha fatto. Che ne pensate?
     
  3. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Flavio Briatore e Luciano Moggi SANTI SUBITO!

    :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  4. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Ecco i primi commenti dopo il reintegro di Briatore

    Come abbiamo visto, Flavio Briatore potrà tornare in Formula 1 a partire dal 2013. Una nota felice per lui, maturata dopo l’accordo con la Fia, che mette la parola fine allo scandalo di Singapore 2008, da cui era derivata la sua radiazione dall’universo motoristico. Il contenzioso è stato difficile, ma alla fine si è evitata una battaglia legale infinita.

    Briatore, allora team principal della Renault, si è fatto carico della sua quota di responsabilità nel crash gate ed ha accettato di astenersi da ogni ruolo operativo nel mondo dei Gran Premi fino al 31 dicembre 2012 e da tutti gli altri eventi messi in calendario dalla federazione fino all’ultimo giorno del 2011. Questo ha portato alla decisione di reintegrarlo, sospendendo il ricorso della Fia contro la sentenza del tribunale delle Grandi Istanze di Parigi, che aveva giudicato irregolare la sua estromissione.

    Con questa intesa si evita un trafila giuridica che si sarebbe trascinata a lungo, generando effetti indesiderati sui protagonisti e sull’intera disciplina. Nella nota della federazione si legge quanto segue: “Il presidente della Fia ha considerato che sia nel miglior interesse dell’organo evitare il protrarsi di queste dispute legali, che sono state alimentate da una grande risonanza mediatica e che, a prescindere dal risultato, sono pregiudiziali nei confronti dell’immagine della federazione stessa e degli sport motoristici. Perciò vuole accettare l’accordo risolutivo, con lo scopo di porre fine alla questione“.

    Dal canto suo Briatore dichiara: “Mi prendo la mia parte di responsabilità per l’episodio di Singapore, avendo rivestito il ruolo di team manager della Renault nel momento in cui è successo, però senza alcuna colpa personale“. Adesso l’uomo d’affari cuneese vuole guardare al futuro, chiudendo la parentesi nata dalle denunce di Nelson Piquet Junior.

    Via | Eurosport.com
     

Condividi questa Pagina