Tester per un giorno Dunlop Sport Maxx Race

Tester per un giorno

Ogni vero appassionato di auto almeno una volta ha sognato di lavorare come giornalista o come collaudatore per una rivista o per una casa costruttrice.

Andare in pista, provare, testare, collaudare, ed alla fine del test riepilogare l'esperienza vissuta ha un sapore veramente straordinario.

Ora posso dire di sapere di cosa parlo, l'occasione mi è stata offerta dalla Dunlop,

finalmente una casa di pneumatici ha preso sul serio il mondo del trackdeismo, ha costruito un pneumatico dedicato e spronati dalla passione di un gommista tanto appassionato quanto folle nella sua idea, Roberto Serani,

insieme hanno organizzato un evento per far provare a due trackdeisti doc (io e Luca Sadun) le nuove Dunlop Sport Maxx Race.

Devo ammettere che avevo seguito la storia di questo pneumatico quando se ne iniziò ad avere notizie quasi un anno fa e seguii le varie prove con estremo interesse, primo perché, come ricorderete, sono sempre stato convinto che gran parte della prestazione della GT-R, al Nurburgring, sia dovuta proprio ad un pneumatico costruito dalla Dunlop e secondo perché nei track day spesso utilizzo delle slick Dunlop.

Avendo saggiato la bontà dei due prodotti mi interrogavo sul fatto che forse la Sport Maxx Race potesse essere una valida sostituta della ineguagliabile ed ormai vecchiotta Michelin Sportcup.


Tutti noi sappiamo quanto sia efficace la gomma della michelin, ha un grip assurdo, ed una resistenza della mescola e della carcassa da fare invidia alle migliori slick e sappiamo tutti quanto sia anche dedicata a manici smaliziati in grado di gestire le perdite di aderenza assai brusche e violente.

Un paio di anni fa si affacciò sul mercato il Pzero Trofeo

ed in quella occasione la delusione fu tanta, la gomma era performante, un gradino sotto alla sportcup, una gran bella gomma, peccato che se maltratta si sbriciolava nell'arco di pochi giri, il rapporto pieni/vuoti diverso tra gomme anteriori e posteriori con le prime dedicate al contenimento dell'aquaplaning rendevano il battistrada fragile e con una differenza di grip, tra anteriore e posteriore, spropositata ed anche la macchina più sovrasterzante diventava un macigno sottosterzante, tanto che la Pirelli è corsa al riparo con la TrofeoR

che ho avuto modo di provare al Ring ma solo come passeggero con quel manico di Manu e la sua GT2.

Così ieri mi sono presentato nell'autodromo di Imola con tante aspettative ma anche tanti timori, per un appassionato come me , che ha studiato a fondo la tematica dei pneumatici, è ovvio che si diventi estremamente esigenti.

La giornata non è delle migliori, il clima autunnale, con la pioggerellina fitta ed il cielo coperto non promettono di riuscire ad effettuare un test valido almeno per come voglio collaudare la gomma io.

In pista mi aspettano un responsabile del Marketing Dunlop, un tecnico Dunlop molto esperto, lo staff di Serani gomme e la cornice dello staff del Pisten Club; per chi non conoscesse il Pisten, vi posso dire che è forse la più grande organizzazione europea che propone eventi in pista e nonostante sia tedesca, il presidente Ralf

si è impegnato a garantire in tutti questi anni un notevole numero di eventi sulle piste italiane che niente hanno da invidiare a quelle europee e tedesche (Nurburgring a parte).


Al mio arrivo le gomme sono lì che mi aspettano, il test per fortuna mi vede abbastanza allenato e pur non amando il circuito di Imola sono reduce da due trasferte ravvicinate al Nurburgring, con me la mia fida Blacky gommata con le nuove Michelin Supersport.


Blacky la conoscete un po' tutti,

ha poche modifiche ma molto mirate, i sedili BMW Performance,

le cinture a quattro punti, dei leggeri cerchi della Yokohama Advan,

uno scarico custom realizzato da Az Marmitte


che ha regalato insieme alla mappa di Luca Mondello in arte Ice71

un notevole incremento di potenza e le molle eibach per ridurre altezza e trasferimenti di carico.

La Supersport che equipaggia Blacky è forse la migliore gomma stradale che abbia mai avuto, sincera estremamente duratura, con un grip sconosciuto anche al pur ottimo Pzero, ha il solo difetto di avere una spalla eccessivamente morbida che unita all'assetto stradalissimo ed un po' provato di Blacky, manifesta una tendenza all'anteriore di doppio effetto: imposti una traiettoria, lo sterzo inizialmente risponde in maniera un po' pigra, cosa che ti porta a darne più del necessario e quando va in appoggio la gomma cede di spalla ed aumenta improvvisamente il grip, scaricando il retrotreno e costringendo a continue correzioni di sterzo per evitare di essere superati dalla coda, insomma un difetto non trascurabile che si fa perdonare solo per l'estrema bontà del prodotto nel suo complesso.

Scusate se mi sono dilungato sulle caratteristiche delle altre gomme ma penso che mi renda più semplice spiegarvi l'esperienza vissuta con queste Dunlop.

La Sport Maxx Race è all'interno del box che mi aspetta, l'asfalto è assai umido ma per fortuna ha smesso di piovere, dopo una lunga chiacchierata con i tecnici Dunlop sulle caratteristiche del pneumatico mi soffermo ad osservarne il disegno.

Come vi dicevo avevo tante aspettative su questa gomma e come la vedo mi prende uno scoramento, la gomma è si ben realizzata, gli angoli del battistrada sono ben smussati per ridurre la rumorosità, i tasselli sono alti ed intagliati come una stradale, i blocchi esterni sono belli massicci ma non compatti come quelli delle vere semislick, l'unica nota positiva è che sul cerchio fanno un bell'effetto di extralarge e dato che anche l'occhio vuole la sua parte, la gomma si presenta bene.

L'esperienza visiva devo ammettere che mi ha lasciato veramente perplesso, ho pensato pure di aver sbagliato evento ma la somiglianza del battistrada con quello della sorellina che equipaggia la GT-R mi lasciava ancora qualche margine di speranza.

Il primo a ricevere il nuovo equipaggiamento è Luca sulla sua Porsche 997 MKI GT3 RS, forse l'arma da track day più efficace che sia mai stata costruita.

Luca mi confessa di voler provare a scendere sotto i 2' ma io dentro di me continuavo a pensare alle condizioni dell'asfalto, all'umidità dell'aria che di certo non aiuta i motori ed a quel disegno del pneumatico che mi aveva lasciato un po' perplesso.


Sul bagnato gli vado dietro con Blacky e le Michelin ancora montate, i primi giri servono a levare la patina di cera dalla gomma ed a trovare le pressioni ottimali per la gomma, un paio di sessione da 3 o 4 giri consentono a Luca di trovare il giusto feeling su una pista che man mano si andava asciugando.

Trovata la pressione che si pensava ottimale (2,2bar all'anteriore e 2,3 al posteriore) Luca inizia fare quel che gli viene meglio, andare il più forte possibile.

La sua esperienza di guida sovrasta abbondantemente la mia, lui ormai è un pilota affermato al Nurburgring, adoro i suoi camera car, conosce molto bene Imola e mi aspettavo da lui delle indicazioni illuminanti per la mia prova.

Torna ai box con un tempo che mi stupisce, 2'02 alto, le sue impressioni sono molto positive, la gomma ha un ottimo grip, dà un grande feeling di guida, è progressiva nelle perdite di aderenza ma tende a scivolare dopo pochi giri tirati.

Proviamo ad abbassare ancora le pressioni a 2 bar davanti e 2,1 dietro e finalmente la gomma dà il meglio di se, il tempo si assesta su un 2'02 basso ma Luca riesce a fare anche 20 giri tirati senza cali nella prestazione con la gomma che tende si a scivolare di più ma sempre in maniera dolce e progressiva e senza influire sui tempi, alla fine del pomeriggio, con aria più fresca e pista gommata riuscirà a registrare un 2'00"3.

Nel pomeriggio tocca a me

e mentre Luca continua a girare come un forsennato io mi avvicino alla pista carico come un orango.

Io non ho la resistenza fisica di un pilota e devo capire in fretta le cose che mi interessa testare, cerco di non pensare al tempo ma solo a verificare la bontà della gomma in ogni condizione.

Dopo alcuni giri per portare in temperatura i pneumatici, rientro per adeguare le pressioni a 2,6 bar a caldo, la mia M3 ha poco camber all'anteriore ed il motore davanti quindi non si può scendere tanto con le pressioni, almeno così pensavo.

Esco con Mizzu che mi riprende da dietro con la gopro piazzata sul paraurti ed iniziamo a girate con l'obiettivo di spettacolarizzare la ripresa video,

il gioco mi prende un po' la mano e sia per la scarsa conoscenza del circuito e sia per la pressione di Luca, che mi stava a pochi centimetri dal paraurti, inizio a sporcare e sbagliare le traiettorie e mando fuori temperatura i pneumatici con vistose derapate.
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Insomma non riesco a riconoscere il pneumatico descritto da Luca, la spalla sembra cedere troppo, il grip cala rapidamente e l'aderenza si fa vacua, imprecisa.

Rientro ai box e ne parlo con il tecnico Dunlop che ci affianca, mi convincere a scendere con le pressioni, le portiamo a 2,4bar a caldo e rientro in pista.

Questa volta non ho la pressione di Luca e qualche giro già percorso mi aiutano ad interpretare meglio la pista supportato anche da alcuni preziosi consigli di Luca che mi aveva osservato molto da vicino nei giri precedenti.

La cosa che sto per dire non vale solo per questa gomma ma per tutti i pneumatici moderni, il grip ed il comportamento della carcassa e della mescola sono estremamente sensibili alla pressione.

Come rientro in pista mi bastano poche curve per capire che avevo a che fare con un pneumatico completamente diverso, la sensazione di grip è fantastica, sembrano andare meno forte delle sportcup e probabilmente nella prestazione assoluta sono leggermente i più lente, ma il feeling di guida è completamente diverso, la gomma è facile estremamente progressiva con il grip del posteriore leggermente più elevato dell'anteriore, la macchina è solo lievemente sottosterzante e questo contribuisce ad infondere un appagante senso di sicurezza, ed anche quando sbaglio per degli eccessi di foga, la sport maxx race pensa a metterci una pezza con dei traversi tanto coreografici quanto poco influenti sul tempo, l'esatto opposto della sportcup che quando perde aderenza non solo mette in crisi i piloti più smaliziati ma ti massacra anche nella prestazione sul giro.

Con la pressione giusta rimane costante per diversi giri tirati, Luca è arrivato a fare un intero turno senza cedimenti e nonostante il maggior peso e l'assetto stradale di Blacky i numerosi giri hanno messo in crisi prima me del pneumatico.

Ritorno al box affrancato e contento come un bambino ed invito i tecnici Dunlop a salire in macchina con me, le parti in macchina sembrano rovesciate, sembra che sia io a cercare di convincere i tecnici sulla bontà del prodotto, esibendomi in prestazioni tanto veloci quanto spettacolari, con dei traversi tanto evidenti quanto facili da gestire e con passeggero a bordo spunto un 2'07.

Così decido di fare una sessione da solo per provare a stampare un tempo degno e per cercare di sfruttare al massimo pneumatico e pista, ammetto di non essere ancora all'altezza di Imola ed il crono finale è solo orientativo ma aver bloccato il tempo sul giro ad un 2'05 è stato più che lusinghiero sia per la gomma che per la mia vecchietta Blacky, non voglio essere troppo generoso ma IMHO si potevano levare ancora parecchi decimi.
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Rientro ai box entusiasta e leggo la stessa espressione anche sul viso di Luca, che intanto inizia a prendere accordi per la fornitura alla sua scuola di pilotaggio.

Io da parte mia ho lasciato le Michelin al box e dopo aver ringraziato i tecnici Dunlop e Serani con la promessa che ripeteremo il test al Nurburgring, sono rientrato con Francesco Tonno a Roma sotto un diluvio universale.

Anche in questa occasione le Dunlop non hanno tradito le mie aspettative, la resistenza all'aquaplaning è sconosciuta a qualsiasi semislick, ed anche quando le pozze sono troppo profonde o la velocità troppo elevata, l'aquaplaning si manifesta in maniera molto progressiva e dolce , dandoti il tempo di rallentare e ritornare a velocità più consone.

Chiudo questa lunghissima disamina con alcune considerazioni per non potranno non interessare: la Dunlop ha costruito un pneumatico eccellente, facile anche per i meno esperti ed appagante per i manici che potranno però contare anche su una stradabilità, nei trasferimenti casa/circuito, degna delle migliori stradali, avendo in più la consapevolezza che se il track day dovesse svolgersi sul bagnato ci si potrà divertire senza correre rischi inutili.

Ma la novità più importante è che la Dunlop ha deciso di scommettere molto sui Track day e soprattutto su Serani Gomme ed il Pisten Club, così da decidere di offrire ad un prezzo più basso anche rispetto alle migliori proposte su internet per chi volesse decidere di acquistare i pneumatici durante lo svolgimento del TD.

Insomma assistenza in pista, possibilità di comprare e montare in pista le gomme nuove a prezzi finalmente giusti (per intenderci in linea con le migliori proposte per le sportcup), mi sembrano delle novità eccezionali per gli amanti del trackdeismo, ringrazio ancora Serani, il Pisten e la Dunlop per questa magnifica esperienza.

 

Nivola é possibile che non veda piú il link dei video che ho postato? Ci penso io a riaggiungerli?

 

Si era tutto ok.

 

Si per adesso è l'equipaggiamento ufficiale di Guidare Pilotare.

 

A caccia di M5, andava veramente forte:

[video=youtube;Rdyn1FZ-a3Q]

 

Svuotato, gommato, ammortizzato e frenato con soli i sedili racing.

 

R: Tester per un giorno Dunlop Sport Maxx Race

Le Neova ho avuto modo di provarle proprio su una M3 e dopo pochi giri soffrivano il peso della macchina. Penso che siano adatte a macchine più leggere, pur essendo ottime gomme. La Dunlop é più vicina alla Sportcup vera, é una vera e propria gomma in mescola. Dà il meglio di sé quando é calda ma non é pericolosa quando é fredda.

La prossima settimana farò un confronto diretto con la sportcup a Nardò e scriverò le impressioni.

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