Configurazione di prova: X5 3,0d spacegrau, pelle dakota beige, 235cv con cambio automatico, assetto sportivo, cerchi da 20" con gomme Dunlop da 325/30-20 al posteriore (davanti non ho guardato ma dovevano essere delle 285/35). Estetica: hanno migliorato le cose che non mi sono mai piaciute come la parte bassa dei due paraurti, ed hanno fatto un frontale veramente grintoso. La fiancata allungata ricorda molto quella della X3. Interessante la soluzione trovata per il frontale: il paraurti è praticamente diviso in tre parti, le due esterne che comprendono i rispettivi parafanghi, in materiale plastico, ed il corpo centrale in plastica nera, piuttosto robusta. Così in caso di una bottarella in città, se disassata, forse si riesce a cambiare solo il parafango, senza dover cambiare tutto il fascione. Nota dolente per quanto riguarda l'accessibilità posteriore, gli sportelli non hanno un grande angolo di apertura ed il montante posteriore è molto sagomato e restringe l'accesso. Abbastanza evidente la differenza di colorazione della verniciatura tra le parti di carrozzeria plastiche, quelle in alluminio e quelle in lamiera di acciaio (difetto tra l'altro riscontrato,ormai, su tutte le vetture dotate di elementi della carrozzeria in materiali diversi). Interni: un gran passo avanti rispetto alla X3, il posto guida lo si può cucire addosso anche se la seduta rimane abbastanza altina ed il volante è leggermente inclinato. I pvc sono di buona fattura, la nuova leva del cambio (un joystick) è molto intuitiva e ben posizionata. Sulla plancia hanno aggiunto diversi pulsanti, per la gioia di chi avversava il minimalismo bangleriano. Molto spazioso il bagagliaio che, nella versione da me provata, era dotato di un'ulteriore fila di sedili. Complessivamente è molto bella, fa più scena di una ML ed è allo stesso livello di Cayenne e Q7. Una nota a parte va per lo spettacolare tetto apribile di circa 1,5mq di superficie, che da molta luce all'abitacolo, soprattutto in una giornata uggiosa come quella di ieri. Climatizzazione: portata d'aria eccellente per la cubatura e vetratura dell'abitacolo, nessun problema di appannamento nonostante fossimo in 5 ed avesse appena finito di piovere. Motore: silenziosissimo sia al minimo, sia quando impegnato nella zona alta del contagiri, ha una buona spinta iniziale mentre tende a perdere di incisività con il crescere dei giri, insomma il classico TDI, non so cosa aspettino a proporre una versione con il biturbo. I rapporti corti comunque aiutano a muovere in maniera quasi aggressiva la mole dell'auto a bassa velocità, mentre sopra i 130km/h la progressione si attenua molto diventando sempre più noiosa. Cambio: nonostante non fosse dotata dello sportronic (quello della 335i per intenderci) rappresenta comunque un gran passo avanti rispetto al mio, il convertitore slitta pochissimo e solo quando serve, mentre in manuale si blocca subito. I cambi marcia sono molto rapidi ed impercettibili e la gestione del software tende a privilegiare un range di utilizzo del motore intorno ai 2500g/m , proprio dove la spinta è più consistente. Freni: decisamente potenti e ben modulabili, non posso aggiungere altro riguardo alla consistenza a caldo. Confort: è più "sportiva" rispetto alla ML con le sospensioni in sport, anche se devo ammettere, meno secca sulle caditoie autostradali rispetto alla mia. Il dondolio del corpo vettura anche se minimo è per me comunque fastidioso, a questo si aggiunge un rollio elevato in curva che mal si adatta alle gomme superribassate di cui era dotata l'auto. E' stato un peccato non poter provare una versione dotata di tutto il comparto sospensivo attivo (ammortizzatori, barre e sterzo). Ottima l'insonorizzazione, oltre a non sentirsi il motore ed il rotolamento dei pneumatici, non si sentono neanche i rumori esterni (bisogna tenerne conto in casi di emergenza, tipo: l'approssimarsi di una autoambulanza a sirene spiegate). Sterzo: purtroppo priva dell'active steering, era comunque dotata di un buon comando, anche se la precisione di sterzo era in parte compromessa dal dondolio dell'auto e dalla spalla dei pneumatici che da una parte lo rendevano pronto e dall'altra sembrava scollegato dal resto del telaio. Insomma se si decide di prenderla con una caratterizzazione prettamente stradale, bisogna che il pacchetto sia completato dalle barre attive, dall'AS e dalle sospensioni elettroniche. Tenuta di strada: abbiamo più volte parlato degli effetti del peso e del baricentro sulla dinamica di un veicolo, quindi se la vostra domanda è: un SUV può arrivare ad avere un comportamento sportivo? La risposta è categoricamente: NO. Probabilmente il pacchetto elettronico può migliorare i trasferimenti di carico e limitare il rollio, ma non può comunque contrastare, neanche se dotata di gomme enormi come l'esemplare in prova, l'inerzia di un veicolo che raggiunge in ordine di marcia, con il guidatore a bordo, le 2,5 tonnellate. Al limite diventa sottosterzante e l'esp fa fatica a limitare la deriva dell'auto quando lo si supera. Intendiamoci è lontana anni luce dal comporatemento di una vecchia Range Rover, ma chi decide di comprare un Suv deve sapere che probabilmente sarà più protetto in caso di incidente contro delle vetture più piccole, ma il rischio di fare incidenti è molto più elevato, a meno di non ridurre le velocità di un buon 20% rispetto ad una berlina di pari categoria. Il mio voto finale è 7, non abbastanza per farci un pensierino.
complimenti.....davvero bravo e concordo con te che un SUV non potrà MAI avere un comportamento sportivo come la mia 535d..... BRAVO!!