Aspetta io non faccio orecchie da mercante, ma non puoi incolpare un'amministrazione. Guarda non mi interessa fare un discorso politico come mi piacerebbe che non si facessero, non sono tesserato, non credo nella politica e nella democrazia e questo è un problema mio ma cosa c'entra il comune? Prenditela con i genitori degli studenti che hanno permesso ai figli di prendere una casa di cartapesta in affitto o con i proprietari delle case, che magari le hanno affittate per comprarsi un appartamento in un palazzo costruito con criteri antisismici. Per tutto il resto mi è bastata la trasmissione di Santoro.
ragazzi, è da gennaio che fa 4-5 scosse a settimana. non si poteva organizzare un piano di evacuazione. ci sarebbe stata la psicosi collettiva. io sono stato per tre giorni a via XX settembre di fronte alla casa dello studente. o, meglio, a quel che ne restava prima che i vigili del fuoco la buttassero giù. e quell'edificio era di cemento armato, altro che case di pietra. ho visto nei paesini qui intorno case di pietra in piedi e case di pietra a terra. sapete quali case di pietra sono cadute? quelle restaurate con i solai e i tetti di cemento armato. questi solai e tette hanno appesantito le strutture e provocato il crollo. come al solito il problema non è la pietra ma il modo in cui hanno restaurato. ma, ripeto, passato questo periodo vi dico la mia. ora siamo troppo incasinati e agitati
Che siano crollate strutture di calcestruzzo armato è gravissimo: il calcestruzzo armato è leggero e resiste perfettamente alla compressione e al taglio, se usato con criterio, cioè a tutte le onde sismiche possibili. È poi vero ciò che sostieni sulle case di pietra: se consolidate correttamente, non devono crollare sotto l'azione di una forza tutto sommato moderata (qualche danno è comunque sempre possibile). Da quel che ho potuto vedere nei servizi televisivi: - Si sono usate armature di pessima qualità: poco fitte e soprattutto non legate in modo corretto; molti pilastri sono ceduti perché le staffe (i "cerchi di ferro") non erano chiuse correttamente e correttamente legate all'armatura longitudinale; in tal modo, si sono aperte e i pilastri si sono letteralmente "accorciati". - Probabilmente anche il calcestruzzo conteneva poco cemento e troppa sabbia: in molti casi è infatti ceduto sotto il peso della struttura. - Si è commesso un tipico errore da costruzioni di Paesi poco sviluppati (non è una polemica; l'ho notato nei recenti terremoti di Turchia e Pakistan): pochi muri e tramezze al pianterreno, col risultato che i pilastri si sono potuti muovere liberamente, ribaltandosi, nel punto che sopporta il maggior peso. Si osservi la Casa dello Studente, in cui mi sembra che i piani superiori, pur restando intatti, siano letteralmente crollati sul pianterreno. - Le case di muratura avevano muri di qualità pessima, per nulla consolidati e spesso, come appunto dici tu, sovraccarichi di tetti e solette pesanti che hanno favorito l'apertura e il successivo ribaltamento delle pareti. In molti casi ho notato che i muri erano costituiti di pietre o mattoni solo all'esterno, mentre il riempimento vero e proprio era stato fatto con materiale di qualunque tipo, persino di riporto: il materiale incoerente è un disastro per i terremoti perché amplifica in modo omogeneo tutte le frequenze (si pensi al grafico della coppia delle nostre amate BMW: stessa potenza da 2000 a 5000 giri...) Ma la cosa piú grave che ho potuto osservare è dove si è costruito. Difatti in molti casi si nota che le case hanno teso a ribaltarsi letteralmente, pur rimanendo intatte (specie quelle di calcestruzzo armato, visto che le altre, che stavano in piedi per miracolo, sono crollate al minimo accenno di ribaltamento); inoltre, spesso si sono aperte vere e proprie voragini che lasciano intravedere il fondo di fango e terreno completamente incoerente (si ritorna al discorso dell'amplificazione di ogni frequenza). Questo si è mosso durante il sisma, facendo collassare il piano stradale urbano e le case che avevano la sfortuna di trovarsi sopra o immediatamente a fianco; probabilmente si è aggiunta l'acqua di falda che ha contribuito a "rodere" il terreno rendendolo una poltiglia senza alcuna resistenza. Non ho visto molto, ma suppongo che le case costruite su roccia abbiano invece resistito in modo significativo; questo perché la roccia innanzi tutto non si muove relativamente (cioè rimane un blocco unico, impedendo l'apertura delle pareti) e inoltre amplifica solo alcune frequenze sismiche, generalmente piú alte di quelle realmente distruttive.
Ho sentito dire che il papa, come atto di bontà, abbia inviato alle zone terremotate ben cinquecento uova di pasqua... è vero ciò?
Mi sono letto tutto il topic, e mi viene solo una osservazione parallela al dispiaciere per quanto accaduto ai terremotati: ma noi italiani quando c'è il mondiale di calcio diventiamo 60 milioni di ct, quando ci sono le elezioni 60 milioni di presidenti del consiglio, quando c'è la crisi economica 60 milioni di redattori del financial times, e quando ci sono i terremoti 60 milioni di sismologi. BAH!
3000 uova di pasqua per i bambini , fondi speciali alle associazioni cattoliche da subito disponibili e 3mln di euro per le prime emergenze. :wink:
Ragazzi, ma perchè non si prevede un'assicurazione OBBLIGATORIA per le case? Capisco che in Italia è un tema poco sentito, ma io me ne sono interessato perchè davanti a me ho il Vesuvio e sapete che non c'è una sola assicurazione che ti assicura? Perchè lo Stato non la rende obbligatoria? Hanno anche abolito l'ICI, metteteci in condizione di pagarci un'assicurazione e se succede un disastro almeno sappiamo che non perderemo la casa. Cesare, tu dici giustamente che potevano prevedere un piano di evacuazione per l'Aquila, ma sai che nella realtà non ce n'è uno manco per Napoli che sarebbe un disastro centuplicato al confronto? Purtroppo siamo sempre stati in mano a criminali, perchè garantire l'incolumità dei cittadini dovrebbe essere il primo dovere di uno Stato.
Bisognerebbe parlare di meno e fare di più... a partire dai benestanti che potrebbero donare montagne di soldi senza battere ciglio! Ma è meglio fare il week-end di Pasqua in montagna o al mare...
Emiliano è vero, istruire però la popolazione sarebbe una cosa d'obbligo. Nicola uno studente dove deve andare ad abitare? Se il comune avesse previsto un piano di riadeguamento delle strutture prima che queste fossero messe in affitto avrebbe risolto molti problemi, altrimenti gli affittuari di quelle case dovrebbero essere risarciti dai proprietari che prendevano anche 1000€/mese per delle catapecchie di pietra. Non si può solo pensare a guadagnare e deve essere l'amministrazione comunale a controllare e tutelare. Altrimenti perche arrestiamo il cinese che fa dormire 15 connazionali in un buco quando è permesso a noi lo stesso?
Per questo lo deve imporre lo Stato. Inoltre in California esisteva l'obbligo anche quando le costruzioni di antisismico avevano poco o nulla, non vedo perchè i riassicuratori (che poi sono sempre gli stessi) non possano coprire le assicurazioni in Italia. Certo, non penso sia contenta la categoria, ma bisogna pur pestare i piedi a qualcuno altrimenti non cambierà mai niente!
Succederà all'inizio, ma....purtroppo anche in nazioni come gli USA a S. Francisco, dove si aspettano il Big One da un momento all'altro, le iniziali ferree regole di costruzione stabilite dopo i disastrosi sismi del passato sono state progressivamente sempre più disattese e sempre per motivi economici. Purtroppo tutto il mondo è paese..... Quanti palazzi "moderni" son costruiti così ? Senza niente "sotto" ma con un androne libero e tutto il palazzo sopra ? Sono sicuri ? Oltre a tutto ciò pare che le armature del cemento fossero costituite da tondini lisci e non zigrinati sui quali il cemento scorre liberamente. Non so quanto ciò questo abbia influenza....però...
Emiliano in Italia funzionerebbe così: nelle zone ad alto rischio sismico i premi sarebbero talmente alti che in 5 anni ti compri un'altra casa in un posto più tranquillo... vedi incendio/furto in zone a rischio... :wink:
Proprio per questo serve che intervenga lo Stato con una legge chiara e senza lacune. Nulla vieta che lo Stato possa contribuire per le zone a rischio :wink:
certo, ben venga se si raggiunge un buon compromesso, basta che poi il tutto non si traduca in "continuo a costruire in cartapesta tanto ora c'è l'assicurazione..." ...diverso invece se i periti delle assicurazioni, intervengano nel controllare i progetti proprio come vincolo di polizza, in quel caso forse se ne otterrebbe anche un plus di sicurezza... :wink:
infatti potrebbe essere un modo per spingere a risistemare le costruzioni sul serio e a stare tranquilli.Inoltre in questo caso è interesse dell'assicurato avere la casa a norma