Infatti in linea di massima hai ragione in pieno! Discorso diverso era negli anni d'oro. Ma li rendevano perchè rendeva quasi tutto. Ci sono fondi tipo azimut che ogni anno battono i riferimenti. Ma anche questo è relativo perchè quello che è andato bene sino a ieri può andare male o malissimo domani. Purtroppo ormai le banche puntano a vendere i loro prodotti e a guadagnare loro
Dipende Quote 1: d'accordo Quote 2: non d'accordo Dipende dal benchmark dichiarato /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Purtroppo è vero. Un sistema perverso che dava beneficio solo a chi vendeva.
Io son dell'idea che se devo farmi del male preferisco farlo da solo che mettere i miei soldi in mano a qualcun'altro. Questo come regola di vita. Seconda regola di vita: i soldi coi soldi mi suonano male, mi puzzano. Il lavoro serve per garantirsi una rendita. Apri un'attività, svolgi una professione, impara un mestiere. Male che vada avrai imparato a fare qualcosa. Probabilmente finanziariamente parlando sono un cavernicolo, ma i soldi io o li reinvesto nella professione oppure me li spendo cercando magari di unire l'utile al dilettevole. Esempio: compro una casa al mare perchè intanto mi piace e ci vado in vacanza, poi male che vada a lungo termine mi rimane l'immobile. Di sicuro non ci si diventa ricchi, ma è difficile (per non dire impossibile) che una casa che 10 anni fa costava 300.000€ adesso valga zero, mentre chi aveva i bond Argentina o investito su Parmalat o Lehman Brothers oggi può anche prendere il revolver e spararsi in bocca. Morale: gli investimenti non esistono, al massimo esistono gli acquisti dove ci si perde meno. Oppure posso capire lo "spendere" soldi per cose più impalpabili come l'arricchimento interiore.. viaggi, stile di vita agiato, circondarsi di belle cose, ecc.
In larga parte condivido ciò che scrivi e anzi alcune cose solo il mio stile di vita medesimo...Tuttavia ci sono uomini come Warren Buffett che è diventato il 2° uomo più ricco del pianeta Terra "solamente" comprando e vendendo azioni
A me non interessa diventare il più ricco del pianeta, mi basta rimanere come adesso. L'avidità mi da fastidio. Con questo non dico che ciascuno non debba impegnarsi a migliorare la propria condizione, ma soldi con soldi lo trovo abbastanza triviale. Vuoi mettere quando vai dal notaio per fare il contratto di una casa?
magari decolleranno, magari no, chi lo sa, ma l'egitto è lontano, sono situazioni scomode e comprare là e gestire l'immobile non è come dirlo. Se compri un appartamento là e magari un giorno ti capita che ti scoppia un tubo dell'acqua o esce una crepa nel muro e l'inquilino o quello di sotto rompe le balle che fai parti e vai giù in egitto a controllare? :wink:
Con "non ci sono + soldi" (che in un primo momento è stata una battuta), volevo dire che non ce ne sono di nuovi, almeno non come anni fa, ma chi aveva i capitali bene o male li ha sempre, diciamo che è + difficile crearli visto che l'economia gira meno o non gira in maniera generalizzata. Dunque sono d'accordo con te: c'è molta ricchezza e benessere, solo che il meccanismo s'è un po' grippato in un certo senso. Sinceramente al momento non saprei come investire del denaro se ce l'avessi. Sarebbe interessante sentire l'opinione di qualcuno che investe capitali per mestiere.
Non esiste un investimento valido per tutti; dipende da aspettative, profilo di rischio ed orizzonte temporale. Uno dei miti che andrebbero sfatati è il fatto che sui mercati si perde. Anche qui dentro l'ho letto in molti interventi. Ad esempio quanti sanno che l'indice americano Dow Jones è cresciuto nell'ultimo anno di più del 10%?
Se fosse come dici tu io sarei un pessimo croupier visto che stanno vincendo i giocatori e non il banco /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Io non penso che si perda, anzi, ci sono stati momenti in cui la borsa ha dato tanto e magari lo rifarà, però le oscillazioni, sovente, sono parecchio vivaci e veloci tanto a salire quanto a scendere, dunque mi pare un posto dove infilarsi con molta cautela. Il dj è cresciuto del 10, vero, però ci sono stati momenti in cui avrà fatto anche (tanto x dire) -20 o peggio. C'è un tipo che abita sopra di me con cui ogni tanto parlo di questo, visto che lavora in banca, e anche lui mi fa sempre il discorso delle performance passate, che evidentemente sono prese ad hoc sui migliori incrementi. Però lo specchietto retrovisore quanto è affidabile? Ciò che manca, in sostanza, è la certezza che il sig. Rossi avrebbe acquistato proprio quei titoli che avrebbero fatto un + 10 e non quelli che, magari, l'hanno perduto. Sbaglio?
Intanto parliamo di indici e non di titoli perché ci complicheremmo la vita e aumenteremmo di n volte il rischio. Poi è meglio non guardare nello specchietto retrovisore se non sappiamo analizzare l'immagine che ci appare. quello che ho postato è il grafico del Nasdaq100 a 5 anni. Come si può vedere chiaramente prima della crisi dei mutui (meglio ancora, prima di LB), l'andamento dell'indice era abbastanza costante con picchi di volatilità nella norma. Una volta toccato il fondo, l'indice ha ripreso a salire con costanza sino ad arrivare ad una fase di ritracciamento. Dall'osservazione non necessariamente professionale del grafico si può dedurre che la differenza fra un investimento profittevole e uno non profittevole è dato dal market timing, ossia dalla capacità dell'operatore di entrare sul mercato nei momenti favorevoli. Quindi la domanda è: abbiamo gli strumenti per fare un buon market timing? La mia risposta è si, li abbiamo e sono molti. Il più semplice da osservare, specie dopo una fase recessiva, è il rapporto P/E, ovvero quanto le quotazioni correnti riflettano l'andamento degli utili delle società. Nella fase che abbiamo appena superato molti titoli erano quotati a valore di libro.
Mah.. io ancora devo capire come fa uno dalla provincia italiana a sapere cosa stiano facendo dentro un ufficio di NY o Londra, o cosa si dicano alle riunioni delle Federal Reserve o ai consigli dei ministri dei paesi del G20. Ma è un limite mio, lo riconosco. Siccome mi disturba giocare da dietro senza che abbia io la mia mano di carte, evito.
Ok, per questo meriti una rep + Infatti uno della provincia italiana, che ha un gruzzoletto ma non tanti soldi, e magari una istruzione medio bassa, il migliore investimento che può fare è una casa al mare o in montagna a max 100km da casa sua... quando ti serve la usi, se no la affitti, e sai che se c'è un problema con gli inquilini ti metti in macchina, vai là e ti inca$$i.....
sì ho visto che parlavi di indici, io ho invece citato volutamente i titoli perchè penso che generalmente l'investitore comune compri che so.. il fondo azionario, bilanciato ecc.. comunque sia qualcosa che non replica necessariamente l'indice, nel bene o nel male, anche se mi pare che ci siano. Ad ogni modo: mettiamo che uno voglia investire una somma x 5 anni minimo, cercando buone performance, visto che al momento i titoli "sicuri" (titoli di stato, obbligazioni) rendono una miseria. Consigli? Bisogna per forza anche mettere in preventivo la possibilità di perdita?
I consigli gratis li da il sacerdote, tutti gli altri si fanno pagare per dare "consigli" Per quanto possa servire, concordo pienamente con Costantino :wink: