Si, ma stai chiedendo di "eliminare il diverso" per evitare al diverso ( ed a chi lo circonda) una vita spesso costellata di discriminazioni, umiliazioni, sofferenze fisiche. Il nazista lo eliminava per odio, disprezzo e malvagità pura. Io non voglio esprimere il mio pensiero in merito perchè purtroppo penso di tutto ed il contrario di tutto. Non vorrei trovarmi nella condizione di dover decidere.....
Premetto che quello del "diversamente abile",è un tema che mi rende molto più sensibile rispetto ad altri temi. Detto questo,non mi viene molto da dire o da pensare,se non augurare sempre tanta fortuna a quell'uomo cosi povero nella vita...... I bambini e in generale le persone Down,sono tra l'altro persone eccezionali....dotate di una sensibilità e di una dolcezza fuori dal comune. Io ho un amico con questa disfunzione...ha dei genitori che lo amano più di qualsiasi altra cosa al mondo.....si dice infatti che il bene che si prova per un figlio "diversamente abile",sia quasi più profondo di quello provato per un figlio "sano"....... La sua simpatia e il suo affetto nei miei confronti sono sempre stati forti,assolutamente disinteressati..e non sapete io quanto gli voglia bene....vedo sempre gioia nei suoi occhi,e soprattutto,vedo in lui un'assoluta coscienza di quello che è che fa e che vive quotidianamente... Credo fermamente,che in mezzo a questa m.e.r.d.a che ci troviamo costantemente attorno,siano loro a rappresentare quel minimo di bellezza e di profondità che dovrebbe altrimenti esistere nel genere umano tutto....
Carlo non credo che il discorso si basi sul quantificare o analizzare le difficoltà dei meno fortunati dall'alto della nostra perfezione(così perfetti da aver distrutto lo stesso mondo in cui viviamo), quanto nell'analizzare se effettivamente quella che noi crediamo di dare a questi bambini sia vita o sofferenza. Io propendo più verso la seconda ipotesi, pur rispettando chi è fermamente convinto della prima. Fede trovo che nella tua ultima frase vi risieda, anche involontariamente, un intento irrealizzabile. Ovvero c'è l'intento di trasformare ciò che è un difetto in un pregio. Nessuno, quei bambini stessi se potesse scegliere, vorrebbe essere in quelle condizioni. E' vero che quelle persone possano dare molto più affetto di tante persone normali(che ce ne sono pochissime, non basta non avere la sindrome di Down per essere tali:wink:), non di tutte, tuttavia bisogna guardare oltre e pensare se anche per loro valga la stessa cosa. Non credo che se potessero capire lo stato in cui si trovano sarebbero contenti. Se nel genere umano non vi sono queste caratteristiche, è perchè non è nella sua natura. Non capisco tutta questa importanza data al nostro genere. Cosa abbiamo noi in più degli altri animali? Un cervello più sviluppato? Direi che osservando le opere di questo sviluppatissimo cervello, ci si possa facilmente ricredere. E' il genere più crudele vivente sulla terra, quello che ha fatto più danni, agli altri ma anche a se stesso.
questo è il punto di fondo del mio pensiero, ma + che eliminare il diverso, qui è proprio il non portare a dare una vita ad una persona che sarebbe discriminata e inconterebbe nella sua vita solo difficoltà... davvero mi turberebbe il solo pensiero di come poi dovrebbe affrontare la vita una volta che non sarei + di questo mondo. spero che nonostante il concetto un pò duro capiate il mio pensiero, non mi viene semplice da spiegare.
Si capisco che intendi Lore:wink: Forse le mie parole sono state un pò condizionate da quella che avevo anticipato essere una mia particolare sensibilità verso l'argomento Il mio discorso cercava di esprimere qualcosa che hai affrontato anche tu nella frase sottolineata...:wink: Quando dicevo che è da loro che si trova quel qualcosa che manca a noi,mi riferivo proprio al fatto che,vista la loro "diversa situazione",si trovano in una condizione tale da alienare molte delle sfumature "negative" insite nel DNA umano,enfatizzando caratteristiche più positive quali sensibilità dolcezza affetto.....certo,sempre in un modo che è tutto loro.... Non volevo trasportare direttamente le loro essenzialità per trasportarle nel nostro modus vivendi qutidiano,ma semplicemente esprime il tutto,sotto una certa forma metaforica E' chiaro che se potessero,tutti loro,sceglierebbero la nostra condizione:wink:
Ogni specie lotta per il predominio delle risorse; l'uomo ha fatto molti piú danni delle altre specie semplicemente perché è molto piú intelligente. Dura lex (naturae) sed lex.
Allora avevo mal interpretato il tuo discorso. Purtroppo errare è umano, ne stiamo abusando un po' però di questa "umanità". Non sono d'accordo. Se l'intelligenza fosse l'asso nella manica dell'uomo, non si rovinerebbe con le sue stesse mani, che è quello che sta facendo. Dato di fatto.
Non si sta rovinando, visto che popolazione, vita e aspettativa di vita continuano ad aumentare. Tutto concorda con il solito immancabile principio della selezione naturale, pur se modificata (come aveva fatto notare Darwin) per la diversa natura dell'uomo. Purtroppo per le altre specie...
Questo è vero.... Sembra quasi una forma di giustificazione costante per ogni azione compiuta da parte nostra... Io credo che l'essere umano sia un mix di socialità ed individualismo ossessivo..... Cosi come è vero che per trovare la sua individualità,un essere umano deve interagire all'interno di una collettività organizzata,allo stesso modo è vero che difenderebbe con così tanta veemenza questa sua unicità da combattere qualsiasi elemento della stessa collettività sopracitata Certo,il famigerato istinto di sopravvivenza è qualcosa di "insito",qualcosa di "innato".... Non si può condannare,ma si può giudicare....come qualcosa che evidenzia un nostro altissimo limite proprio per la convivenza di gruppo....
Ghèven ti sei contraddetto da solo. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> L'aumento della popolazione è la prima rovina dell'uomo. Siamo in troppi, è innegabile. L'uomo non è più sviluppato delle altre specie, è più fortunato delle altre. Ogni animale ha una particolare caratteristica più sviluppata degli altri, l'uomo ha il cervello, l'aquila la vista, la tigre la forza e così via. Metti un uomo in una gabbia con una tigre, un leone o un qualsiasi altro animale con tale caratteristica e poi vienimi a raccontare come è finita.:wink:
L'uomo è innegabilmente più sviluppato delle altre specie, proprio perché ha sviluppato il cervello, che gli ha permesso di prevalere sul resto della vita con l'intelligenza... Ma un uomo privato del frutto della sua intelligenza è forse l'essere più vulnerabile.
io lavoro a contatto con la disabilità....e spesso mi vengono raccontate scene tipo quella del post iniziale... un mio pz stava passeggiando con la moglie sul lungomare di ostia...sulla ciclabile..con due bastoni canadesi....una bici gli suona e gli dice di spostarsi..... cavolo ma vedi uno con due canadesi..ma spostati tu!
per un po' ho fatto volontariato con ragazzi con problemi fisici e non, in un momento molto difficile della mia vita e grazie a loro ne sono venuta fuori alla grande, loro hanno guarito me, ma ci vuole non solo cuore ma tanto coraggio, per qualsiasi scelta tu affronti, non posso dimenticare la disperazione di una mamma molto vecchia che spingeva la carrozzina di suo figlio trentenne e completamente dipendente da lei: la mia dipserazione, mi diceva, è: quando io moriro' chi pensera' a lui. per favore, ci vuole rispetto per la decisione di chi sceglie di interrompere una gravidanza e per chi decide invece di continuare, non credo si possa minimamente capire il travaglio di chi si trova in una tale situazione. per quanto riguarda quello schifoso del locale, si deve far capire le cose con le buone semplicemente perchè pesa più una mortificazione che un *****tto in faccia, l'occhio nero passa, ma una bella lezione con tanto di figura di ..... resta, magari un bel articolo con nome e cognome del co.....one che ha fatto una schifezza del genere
ecco perchè se ne avessi la possibilità, non metterei mai al mondo un bambino affetto da una disabilità.
Anche questo messaggio, per me, è formato da due frasi in contraddizione. Se l'uomo è più sviluppato degli altri animali, lo deve essere come singolo, di cui è formata la specie. L'uomo invece è più forte degli altri animali se è in gruppo, dunque sfruttando il cervello, caratteristica che ha più sviluppata delle altre. Ribadisco, trovo una certa difficoltà quando si cerca di spiegare in cosa alla fine l'uomo sia davvero più sviluppato degli altri animali. Hobbes, Leviatano.:wink:
Invece io trovo nel tuo post una contraddizione. In natura il numero fa la forza, vivere in un branco da maggior possibilità di sopravvivere. Nell'uomo invece, questo bisogno non c'è più, o perlomeno non è più così "fondamentale", mi spiego. Se chiudiamo in una gabbia con una tigre diversi uomini privati del frutto dell'intelligenza, che ho nominato prima, probabilmente se ne salverebbero pochi, invece se mettiamo anche un uomo solo nella gabbia, ma con ciò che con l'intelligenza ha generato (per esempio un arma da fuoco) basterà per uccidere anche nove tigri.