Andrea c'è da dire che tu hai 28 anni, la tua dolce metà immagino avrà la tua stessa età se non di meno. Nel vostro caso le possibilità che voi possiate avere un figlio con tale sindrome sono irrisorie. Devo essere sincero, io credo che ognuno debba avere la forza di volontà di riconoscere la propria età e stare al proprio posto. Avere un figlio oltre i 45 anni non lo trovo scorretto non solo per quanto riguarda la possibilità, concretissima, di avere un figlio affetto da malattie (cardiovascolari sono frequentissime), ma anche dal punto di vista educativo ed etico. Chiaramente questo è il mio punto di vista e rispetto gli altrui.
su questo ti dò pienamente ragione, oltre una certa età son da metter in preventivo queste patologie, e far con loro i conti a priori prima di procreare........io purtroppo ho avuto il mio ex socio lui 29enne, la moglie 25enne, e purtroppo il primo figlio è rientrato in quel 5% in cui la sindrome c'è, ma non è stata riscontrata........(magari anche per incapacità dei medici che seguivano la moglie) forse per questo sono un pò alterato con chi dice di non metterli al mondo.
quoto ogni parola e aggiungo che io lo metterei a fare volontariato proprio in mezzo a questi "ragazzi" (lo metto così perchè per me sono ragazzi come me) per imparare la lezione...
Mi dispiace moltissimo per il tuo ex socio(vittima di una scarsa competenza), e comprendo in pieno la tua opinione sulla questione, senz'altro motivata. Purtroppo come ho scritto nel mio primo post, il medico deve essere competente e in pochi ormai li sono. Qui sarebbe da introdurre un altro discorso, che è quello del numero chiuso nelle università.
il problema non è tanto riconoscere la sindrome, ma - una volta che è stata riconosciuta - decidere se far nascere oppure no il bambino. Ripeto, in questo frangente amore e ragione non possono andare d'accordo. Se penso, razionalizzo che non vorrei - ovviamente! - che mio figlio nascesse malato. Ma se amo - e io lo amo GIA' - non riesco proprio a desiderare che venga soppresso.
Collaboro con dei ragazzi in un Centro Diurno da 18 anni, ma li conosco dopo la scuola dell'obbligo, quindi non saprei rispondere :wink:
come non quotarti... Ecco, queste sono le parole di un padre. Chi non ha vissuto quest'emozione non è assolutamente in grado di capire cosa proviamo.
Bellissima questa discussione ragazzi Sapevate dell'esistenza di un'area dedicata qui nel Passion ??:wink: Grazie al Presidentone Paolo Rossocorsa http://www.bmwpassion.com/forum/forumdisplay.php?f=231
Ho conosciuto diversi bambini e ragazzi Down. Sono simpaticissimi e perfino più spiritosi delle persone cosiddette "normali". Mi dispiace ammetterlo... ma io non avrei avuto la reazione così civile di quel padre.
Chiaro, io mi rifacevo, come ho spiegato, a qualche commento fa in cui si diceva che non sia riconoscibile clinicamente in modo pre-natale. Per quanto riguarda il tuo discorso, pur non condividendolo e pensandola in un altro modo, lo rispetto. E' giusto che ognuno possa esprimere il suo parere ed è corretto rispettare quello altrui.
Avete toccato un argomento sul quale si potrebbero aprire non uno ma 10 3D. Aborto, eutanasia, testamento biologico, etc etc. Argomenti non scottanti...ma "roventi"...
Sono cresciuto con il fratello down della mia amica del cuore fin dall'infanzia. Il volontariato è una scelta personale e, per l'appunto, volontaria, ma trovarsi il fratello disabile mentale per scelta dei propri genitori costituisce un'imposizione inaccettabile per gran parte della gente. Per il mio carattere e per quello che ho visto, non si dovrebbe proprio farli nascere. Poi ognuno può pensare come crede.
in fondo in fondo il discorso di bat non è poi tanto sbagliato. tralasciando i "fastidi" (che poi fastidi non sono, se uno è intollerante e troglodita lo è anche con i normodotati) che possono crearsi, anche io mi chiedo se sia giusto mettere al mondo un infelice bisognoso di attenzioni + della media che poi non so che fine farà una volta che tiro le cuoia. sia chiaro, sono persone stupende, ho avuto a che fare anche con alcuni ragazzi a me coetanei quando si organizzano le giornate aperte in caserma, ed è bellissimo vederli sorridenti e felici quando gli fai fare un giro nel piazzale sull'aps a sirene accese, e sopratutto sanno dare tanto tanto affetto a differenza di noi "normali". però se mi trovassi davanti ad una scelta di mettere al mondo una persona che di sicuro avrà il triplo delle mie difficoltà durante la sua vita, beh a quel punto ragionerei come bat. se è vero che per i propri figli si vuole sempre e comunque il meglio in assoluto.
È una decisione razionale che difficilmente si riesce a prendere quando si è coinvolti emotivamente. Posso comunque dire che la penso come te. :wink: Riguardo all'ignorante tema della discussione non c'è molto da dire.
Rabbrividisco un pò ragazzi C'è l'abitudine di fare di un erba un fascio c'è disabilità e disabilità, ma lasciamo perdere questo concetto per un attimo.... Chi decide o giudica la sofferenza degli altri, e chi quantifica la sofferenza ? la più grande sofferenza glie la diamo noi tutti non apprezzandoli per come sono, davanti a un Down tutti diciamo "è simpatico" "ci sto bene" e non guardiamo oltre. Noi con la nostra purezza, intelligenza, il nostro fascino, la nostra superiorità ?
Capisco la tua posizione. Io, per quello che ho visto e vissuto, sono giunto alle mie terribili conclusioni. Apprezzerei ora non dover sentirmi piú nazista di quanto già io ritenga d'essere. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
ma va che non sei nazista. fino ad ora ho letto interventi piu' o meno condivisibili ma comunque tutti rispettabili ed equilibrati.
Se analizzo il mio pensiero, mi rendo conto di essere un nazista: i nazisti predicavano l'eugenetica e tentavano di eliminare ogni "deviazione". Il mio ragionamento, purtroppo, è molto simile, anche se i presupposti sono diversi; anch'io, in fondo, sto chiedendo di eliminare il diverso.
Concordo con questo ed i tuoi pensieri successivi, vivo anche io con la idea di eviare pesi, fardelli, e altro a chi mi circonda e soprattutto di crearmi una responsabilità che per questioni anagrafiche non potrò seguire fino in fondo, penso morirei di crepacuore. Concordo con te.