e qusto che non capisco..... bo. due esempi veloci coppia di amici con 2000/mese tot rimango sconvolto dai racconti estasiati di lei delle vacanze in campeggio...felice! Ogni tanto incontro un parente che percepisce un stipendiuccio dalla sua azienda di 150.000 euro/mese (e non conosco i dividendi di fine anno!!) bene sempre icassato e lamentoso sull'aumento dei costi di questo e quello. non felice! imho superata la soglia di soppravvivenza "che varia da luogo a luogo" dipende dal carattere delle persone a prendere con filosofia cio che si sono creati,per vivere sereni e dignitosamente.
giusto. è il vivere in pace con se stessi e con ciò che si è costruito durante la propria vita, al primissimo posto metterei senz'altro la famiglia
Mah... da me se hai voglia di fare il lavoro lo trovi. Ti faccio anche i nomi di chi cerca. Se poi tutti studiano e finiscono poi nel callcenter da precario perchè non vogliono smontare un cambio o usare la motosega nel bosco che non si lamentino di Milano cara o che non arrivano a fine mese.
scusa la franchezza, ma troppo facile fare sto ragionamento dopo aver studiato (e cotnrovoglia come hai più volte sostenuto) mentre babbo ti aspettava con le chiavi in mano della farmacia per farti aprire la serranda. a Milano magari uno ci sta perchè ha famiglia, o magari ha studiato perchè veramente vorrebbe fare un lavoro che rispeecchi le proprie passioni, per le quali ha studiato adattarsi è giusto, sacrosanto ed essenziale. ma sentenziare dall'alto in basso come "virtuoso" che vitupera i pelandroni, è davvero disgustoso confermi che vivere dignitosamente non necessariamente significa vivere economicamente bene. la dignità ce l'hai, o non ce 'hai. o meglio, te la trasmette la famiglia. di contadini o di scienziati.
Quoto. Non capisco l'atteggiamento un po' categorico di cui sopra. Non è che chi studia e trova lavoro a Milano in linea coi suoi studi sia da vituperare. Che poi la città sia cara è un altro discorso. Ma non è che devo scappare in mezzo ai boschi e piegarmi. Io sono nato qui, ho studiato qui e voglio lavorare qui e non in un paesino di montagna, se permetti. Abbassino i prezzi piuttosto.
Questa cosa del babbo che aspetta con le chiavi comincia rompermi decisamente le scatole. Chiusa parentesi. In un Paese di 60 milioni di abitanti non possono essere tutti medici, avvocati o ingegneri. Ci vuole l'artigiano, il macellaio, il boscaiolo, il manovale. Non invento mica nulla. Se uno invece è convinto di valere che studi e si metta sul mercato. Il mercato farà il suo corso. Io oggi fare il meccanico se non avessi studiato, mille volte meglio che fare il precario con le mani pulite ma che deve spaccare l'€ in quattro.
girala come ti pare, ma come dice il vecchio adagio "troppo facile fare i floci col cixo degli altri":wink:
Va bene, falli stare a Milano con l'incubo di non pagare la bolletta e findomestic per andare al mare.
però c'è anke da dire,Omar, che molti con laurea alla mano,non si "abbassano" a lavori più umili almeno x portare a casa la "pagnotta"... poi secondo me,vivere dignitosamente significa vivere bene economicamente... la dignità ke ha una persona quello l'ha preso dalla famiglia...ma il vivere uno se lo costruisce...
micidiale!!! quanto al discorso, solo milano offre la piazza finanziaria; in un paese provinciale come l'italia se vado a vivere a Iseo che lavoro faccio?? ah si, il meccanico...
la dignità sta nel giusto compromesso tra cercare "altro",se meglio non c'è, e non rinunciare ai propri interessi, ambizioni, in un certo la propria dignità, cercare di riuscire a fare il lavoro che volgimao, magari inuna città dove abbiam i natali, o famiglia, o..che ne so. asta anche, perlomeno, a cercare di raggiungerli i propri obiettivi senza per questo svilire la propria vita, eprdere le radici se ci tieni. ovvio che gli estremi non "quagliano". da entrambe le parti.:wink: ma non si può diventare larve che piegano la schiena al "eh cosi è, arrangiati o for du bal" come se non esistesse possiblità di "scalfire" gli altri.
Ovvio. Ma se devo avere uno stipendio da 900€ precario a MIlano, meglio 1500€ in campagna a fare un lavoro un pochino più fisico e dove la vita costa meno e offre di più. Invece il vivere a Milano con 5.000€ è una scelta: io non la farei però è un discreto stipendio.
Si vede che ancora se lo potevano permettere. Come qualcuno aveva già stigmatizzato: Poscia, più che 'l dolor, potè il digiuno.