Seconda Guerra Mondiale, considerazioni militari e politiche | BMWpassion forum e blog

Seconda Guerra Mondiale, considerazioni militari e politiche

Discussione in 'Politica' iniziata da 996GT3, 26 Giugno 2012.

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  1. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

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    11 Novembre 2005
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    Visto che di là eravamo OT, continuiamo qui l'analisi della Seconda Guerra Mondiale.
     
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  2. redi-one

    redi-one Presidente Onorario BMW

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    3 Gennaio 2007
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    eccomi;)
     
  3. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.737
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    11 Novembre 2005
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    Intanto un particolare che forse non tutti sanno è che la guerra fu un fallimento della politica. Non sempre un'azione aggressiva o all'apparenza sconsiderata ha come scopo una guerra, distruzione, ecc. A volte questo tipo di mossa serve per ottenere in cambio qualcosa.

    Quello che la Germania voleva dopo essere stata penalizzata dai trattati di Versailles era il Lebensraum, ovvero lo spazio vitale.Questo è la chiave di tutto.


    Le menate sulla soluzione finale come molla che fece precipitare gli eventi è una leggenda matropolitana: l'olocausto c'è stato ma non è stato l'antisemitismo l'innesco.Semplificando tantissimo, l'incomprensione tra UK e Germania fu pagata a caro prezzo.
     
  4. gnappus2002

    gnappus2002 Presidente Onorario BMW

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    1 Novembre 2010
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    Curiosa la tua precisazione, ad oggi viene forse insegnato così nelle scuole ? Io ho sempre letto nei libri di testo comunque appunto la necessità dello spazio vitale, e la riunificazione del popolo germanico sotto una stessa bandiera, quale moto provulsivo dell'espansionismo del Terzo Reich; ad esempio l'invasione dell'ungheria fu ufficialmente per riprendersi (a memoria) i territori dei sudeti, a maggioranza, per l'appunto, tedesca. Idem, in modo ancora più logico l'Austria, che non fu nemmeno "invasa" (anschluss, annessione, si disse ai tempi).

    E comunque sulla persecuzione agli ebrei: innanzitutto, evidentemente alla popolazione ariana così fastidio non dava (attenzione, non mi riferisco ai campi di sterminio, ma alle mere persecuzioni quotidiane, tipo l'obbligo di girare con la stella di david sul petto...), e soprattutto non possono dire "ah ma non sapevamo nulla", visto che oggi sembrano rinnegarlo in tal modo; e poi è da vedere quanto poi non se ne siano pentiti, vista la fuga di eccelse menti che si sarebbero poi rivelate profondamente utili per lo sviluppo bellico (Heisenberg, Fermi; Heinstein ad andarsene probabilmente gli ha fatto un piacere ad andarsene, sarebbe risultato una primadonna, ma privo di ulteriori intuizioni soprattutto in campo pratico)
     
  5. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.737
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    11 Novembre 2005
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    Un conto è apporre una stella su una vetrina, un conto è gasarli però. Gli ebrei davano fastidio dal punto di vista economico, un po' come se oggi in Italia venissero messi alla berlina i cinesi. Quanto il tedesco comune sapesse dei campi non te lo so dire, forse non più di quanto l'americano medio sapesse di Enola Gay e del suo carico, o di quanto l'inglese medio sapesse di bombardamenti strategici sulle città tedesche.

    In Italia la memoria ufficiale di certi eventi fu affidata alla sinistra, ai comunisti e ai partigiani, che ovviamente raccontarono la novella come più comodo gli faceva: montando le colpe degli altri e tacendo le proprie.

    Nella letteratura anglosassone c'è molta più obbiettività. Se leggi i libri di Basil Liddel Hart che è stato un ufficiale inglese, nonchè storico e istruttore presso l'esercito israeliano (gli deve anvere insegnato benino vedendo la guerra dei 6 giorni), vedrai l'Asse un po' meno barbaro e gli alleati un po' più goffi e non esenti da carneficine. Io mi son fatto l'idea che chi veramente non si è curato dei propri uomini ed ha combattuto con la sensibilità di un imperatore romano decadente è stato Stalin: truppe generalmente poco addestrate mandate al macello ma facilmente rimpiazzabili da milioni di contadini russi reclutati con la forza. Potevano combattere senza mangiare e al gelo per giorni, se morivano pazienza tanto le riserve erano quasi infinite.

    L'opposto dei tedeschi e qui vorrei porre l'accento su un aspetto poco risaputo. I tedeschi e l'Asse in generale non potevano permettersi perdite umane e di carri o aerei o naviglio a cuor leggero, perchè tra tutti i paesi cobelligeranti si raggiungevano forse i 200 milioni di abitanti, contro milioni e milioni se non miliardi di persone tra russi, americani, candaesi, indiani, cinesi, inglesi, ecc. Per questo motivo l'Asse combattè in grande inferiorità numerica e di mezzi, puntando invece sui corpi di elite, sul talento degli ufficiali, sulla tecnologia e sul concetto napoleonico della "superiorità locale".

    Di norma si paragonano le forze con mero conto matematico delle divisioni in campo, quasi mai si va ad analizzare la composizione della singola divisione, la possibilità di rifornirsi, lo stato e il tipo dei veicoli, ecc. Bene, da un'analisi di questo tipo emerge che i tedeschi hanno sempre combattuto in svantaggio, a volte anche uno svantaggio schiacciante. Se non ricordo male il raporto di carri nelle fasi salienti della campagna d'Africa era 1 : 12 considerando anche quelli italiani! Non solo, ma il mediterraneo era dominato dalla Royal Navy quindi la logistica tedesca e italiana erano in gravissima sofferenza. Alla luce di queste considerazioni, rendetevi conto di quanto fosseri bravi e altamente addestrati, Rommel va considerato al pari di un Alessandro Magno, di un Cesare, di un Napoleone.

    Tutti oggi parlano in modo dispregiativo dei tedeschi e delle SS Waffen per alcuni crimini di gerra, dimenticando invece di come avessero tenuto in scacco l'occidente con relativamente poche risorse. L'arte della guerra la conoscevano bene, era Hitler l'anello debole.
     
  6. gnappus2002

    gnappus2002 Presidente Onorario BMW

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    1 Novembre 2010
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    Infatti ho specificato che mi riferivo al "quotidiano", e non ai campi di stermino che per l'appunto, non ci sono prove fossero largamente noti in patria. Certo se la mattina tu tedesco ti svegli, e tutti gli ebrei del quartiere sembrano scomparsi nel nulla... non sono andati in crociera, ci puoi arrivare da solo...

    Notoriamente la storia la scrive il vincitore
    Credo nulla da eccepire, e francamente tutto piuttosto evidente. Sugli Alleati, basta monte cassino a "spia" del tutto. Stalin aveva abbondanza di carne da macello, e come macellaio ha pochi rivali. Non aveva tecnologia (a parte il T34, e chissenefrega se gli scarichi avvelanavo gli equipaggi), ha sfruttato le risorse che aveva alla meglio. Tecnicamente non credo gli si possa dare torto. E visto che ha vinto, nemmeno storicamente.
    E' evidente e palese, però proprio per questo si sarebbe dovuto badare a tenere il fornte meno esteso possibile. Allinizio fino alla conquista della Francia tutto è andato liscio e perfetto, probabilmente era tutto pianificato fin dall'inizio, poi evidentemente la paranoia di Hitler gli ha fatto tener meno conto dei suggerimenti dei suoi ufficiali (che ogni tanto tentavano di farlo saltare in aria...), e lì s'è visto che forse dava il meglio di sè col pennello in mano...

    Ma fu "rinchiuso" a guardare il mare...
    E chissà quanto meglio potevano fare, senza decisioni palesemente folli.
     
  7. redi-one

    redi-one Presidente Onorario BMW

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    3 Gennaio 2007
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    Faccio un piccolo intervento in quanto sono fuori casa.

    Io ho sempre saputo che il progetto di hitler nel primo punto era quello di unificare tutti i popoli di lingua tedesca e non di riunificare tutti i popoli tedeschi,puó sembrare la stessa cosa ma no lo è.

    tolti i territori persi durante la prima guerra mondile,la germania che immaginava hitler aveva un espansione territoriale molto più vasta di quella unificata dal padre fondatore della germania Bismarck,

    Mentre per quanto riguarda la teoria dello spazio vitale, non gli bastava più l'est,ma voleva tutta l'europa.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 29 Giugno 2012
  8. gnappus2002

    gnappus2002 Presidente Onorario BMW

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    1 Novembre 2010
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    Insegna all'io chiamo che Hitler non è un errore :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">

    Beh no aspetta...
     
  9. redi-one

    redi-one Presidente Onorario BMW

    21.925
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    3 Gennaio 2007
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    Hai ragione
     
  10. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

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    Non so, a mio modo di vedere voi Hitler lo fate più fine di quanto fosse in realtà. Non dico fine e aristocratico nei modi, cosa che poteva essere sicuramente un Winston Churchill ma non un Hitler o un Mussolini.

    Però, mentre il Duce fu un intellettuale di un certo spessore anche se di non nobili origini, Hitler alla fine era quasi un avanzo della società. Quasi perchè era alfabetizzato e in una persona nata nel 1889 non era così scontato, ma tutto sommato i suoi omologhi avevano ben altro spessore, da Churchill a Roosvelt, dal Duce all'Imperatore Hirohito.

    E' anche da sfatare il mito di Hitler-soldato: nella prima guerra mondiale si congedò mi pare come caporale, quindi poco più del nulla. Non che Mussolini fosse un militare professionista e di talento, ma almeno era persona colta.

    Tra tutti il militare professionista nonchè ufficiale decorato e capo della Marina inglese durante (parte) della Prima Guerra Mondiale fu Churchill, prima di diventare uno dei più grandi politici della storia.

    Quindi, concludendo, tante menate su Hitler, la lingua tedesca o altro non me le farei. Piuttosto lo vedo come un pratico che doveva risolvere dei problemi.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 30 Giugno 2012
  11. gnappus2002

    gnappus2002 Presidente Onorario BMW

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    1 Novembre 2010
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    bmw 335 cabrio
    Mmmhhh penso di aver espresso chiare perplessità sulle effettive capacità di stratega militare di Hitler, però in quanto (più o meno... penso ad un Himmler) detentore di un potere assoluto, e sicuramente non scevro di problemi relazionali tutto sommato tipici di ogni dittatore, lo ha portato ad auto convincersi di essere migliore dei suoi generali, oltre ad un evidente "piacere" nel voler fare sempre di testa sua, infischiandosene dei suggerimenti. Si era caporale durante la prima guerra mondiale... Volendo, anche Rommel lo era ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> Poi uno è tornato ad imbiancare i muri, l'altro beh... giustamente ha fatto carriera militare.

    Poi tutto sommato Mussolini, Hiroito, Churchill, Roosevelt, non hanno mai imposto in modo assoluto le scelte militari scaturite nelle loro menti, comportandosi molto di più da politici, capi di stato, ruolo che correttamente gli competeva, ed hano avuto pià o meno, ampie capacità di delegare, cosa ovviamente mancata ad Hitler, che tra l'altro non aveva nemmeno una istruzione in tal senso.
     
  12. antiniska

    antiniska Amministratore Delegato BMW

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    2 Novembre 2009
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    E90 330d
    Bello....seguo!

    ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
     
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  13. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

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    11 Novembre 2005
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    330i E91 Attiva, Mini One D
    Credo che sia normale che un capo (sia esso eletto, al potere attraverso un colpo di stato o per nascita) debba e voglia prendere delle decisioni. Anche perchè la guerra e la prosecuzione della politica. Specie a livello di strategia sicuramente il politoco ha una certa influenza. E' a livello di tattica invece che è materia di militari professionisti, ma Hitler voleva metterci lo stesso lo zampino.

    A questo proposito per chi non lo sapesse ricordo che in ambito militare strategia e tattica sono due cose assolutamente diverse. L'arte militare si divide in 5 branchie: strategia, tattica, arte operativa, logistica e logistica del personale. La strategia è il piano complessivo della guerra, ad esempio io paralizzo una nazione concorrente nel commercio negandogli l'accesso al mare. La tattica invece riguarda la disposizione delle forze sul campo di battaglia per poi distruggere il nemico e garantire il possesso o il controllo di un'area.

    La forza della Germania, almeno fino a metà del conflitto, fu il fatto che gente come Guderian o Rommel agissero di libera iniziativa a seconda di come si evolveva sul campo la situazione. Se sei in Egitto non puoi pretendere che un improvisato da Berlino dica cosa fare o cosa non fare durante uno scontro non conoscendo le informazioni, il campo di battaglia, il dispiegamento delle truppe, ecc. Rommel era estremamente abile a spostare, concentrare o ritirare le sue truppe che non poteva essere imbrigliato da pessimi ordini superiori. Guderian invece durante l'invasione della Francia decise autonomamente di penetrare in modo veloce e dirompente con le truppe corazzate per assestare il KO al nemico, quando invece la dottrina in voga al tempo sosteneva che fosse preferibile consolidare prima la posizione e la logistica e poi penetrare a fondo.

    Col passare degli anni e delle campagne Hitler era sempre più paranoico e convinto di un intuito superiore a quello dei suoi generali, anche per questo la Germania perse la guerra.
     
  14. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

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    15 Agosto 2008
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    bugatti veyron TDI
    fu la cosa che mi colpì quando venni a contatto con i primi rudimenti di storia (alle elementari, quindi su libri scritti da comunisti cattivi e una maestra ancor più comunista ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">)

    nonostante ne sia ancora convinto, da un punto di vista quanto più gelido e distaccato possibile, col tempo l'ammirazione per questa gente (tra cui anche i già citati Alessandro Magno e Napoleone, per cui stravedevo) è crollata sotto il peso del costo umano delle loro imprese
     
  15. gnappus2002

    gnappus2002 Presidente Onorario BMW

    6.599
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    1 Novembre 2010
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    bmw 335 cabrio
    Un morto è una tragedia, un milione di morti statistca.
     
  16. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.036
    418
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    129.756
    bugatti veyron TDI
    vero, ma condivisibile?
     
  17. gnappus2002

    gnappus2002 Presidente Onorario BMW

    6.599
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    1 Novembre 2010
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    1.403.096
    bmw 335 cabrio
    Hai fatto un domandone. Rischiamo di "otizzare" nel filosofico

    Il fine giustifica i mezzi ? La morte di pochi per una migliore condizione dei rimanenti, rende giustificabile il loro sacrificio ? E la morte per la DIFESA della patria dall'invasore, in che ottica va vista ? Non è un obbligo...

    Ma soprattutto: non riusciamo a rimanere IT per più di una pagina ???? :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
     
  18. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.036
    418
    15 Agosto 2008
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    129.756
    bugatti veyron TDI
    sì, si rischia di andare fuori e non di poco

    quello che mi preoccupa è la manipolazione del limite in base al proprio comodo

    la guerra è guerra e va bene, sia essa per spazio vitale, materie prime, risorse, sbocchi sul mare, quel che si vuole

    e lo stupro, allora? perché non va bene anche quello? nella stessa ottica, come la guerra è la prosecuzione della politica, lo stupro è successivo al corteggiamento? il mezzo "violenza" in questo caso è giustificato dal fine?

    se ci mettessimo a disquisire di quanto sia stata tecnicamente perfetta quella violenza di gruppo, non pensi che arriverebbero con la camicia di forza? ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

    ma figurati :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">

    comunque non volevo aprire una questione morale qui dentro, potevo limitarmi al "ho sempre pensato «bada ganzi i tedeschi che hanno tenuto per le p@lle mezzo mondo»"

    torno a leggervi, ché tante cose non le so ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
     
  19. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.737
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    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    21.555.059
    330i E91 Attiva, Mini One D
    Se ci pensate però ha garantito benessere e prosperità per 60 anni. Poi ci sono i drammi dei singoli, ma in ottica storica..

    Oppure: quanti morti fa la droga?

    Il mio pensiero è un altro insomma: nella malaugurata ipotesi che non si trovi un'intesa e lo scontro sia inevitabile, c'è chi sa combattere meglio e chi peggio. Quindi, visto che tanto dramma è, almeno cerchiamo di vincere.

    Da qui mi sento anche in dovere di fare una digressione: che se provo ammirazione per chi è stato un talento del suo tempo (Napoleone, Alessandro Magno, Rommel, ecc), provo disgusto per chi tenta di combattere una guerra con la codardia. A cosa mi riferisco? Ad esempio ai partigiani che hanno provocato tanti rastrellamenti di civili a fronte di nessun risultato tattico sul campo, ovvero nessun territorio conquistato e controllato. Tanto è risaputo che per far avanzare e proteggere un fronte ci sia bisogno anche di logistica, aspetti che quattro comunistelli con due revolver e tre granate non potranno mai garantire. Ma solo per portare in prima linea il carburante e le munizioni, avete idea di quale sforzo organizzativo sia necessario? Non solo, ma le stesse vie di cominicazione dietro il fronte devono poter essere sfruttate sia dai rinforzi, dalla fanteria, dalle vettovaglie, dalle autocisterne, dal genio: Come fa un gruppo isolato e improvvisato a poter gestire una cosa del genere? La stessa cosa è per i i talebani, sono solo macellai, l'arte della guerra è un'altra cosa.
     
  20. gnappus2002

    gnappus2002 Presidente Onorario BMW

    6.599
    850
    1 Novembre 2010
    Reputazione:
    1.403.096
    bmw 335 cabrio
    Infatti la manipolazione delle masse, senza il cui apporto nessuna "aggressione" militare sarebbe mai possibile, è fondamentale.

    E non è fondamentale che sia giusto, ma che sia percepito come giusto. Poi in talune situazioni (la Germania uscita sconfitta, indebitata ed umiliata dal primo conflitto mondiale), la popolazione è più portata a voler credere ad un certo tipo di propaganda.

    Qui mi sovviene una domanda fondamentale: tra i diktat del trattato di Versailles c'era l'obbligo di smantellamento dell'esercito tedesco: perchè fu permiso che venisse ricostituito dai Nazisti?

    Perchè la violenza sessuale su una donna è dalla nostra società visto come più riprovevole che altre azioni... altre società del pianeta probabilmente ne discutono quotidianamente al bar senza sia visto come nulla di strano...

    Qualunque atto criminoso pianificato, può essere legittimamente esaminato dal mero punto di vista tecnico, ed apprezzato nella progettazione ed esecuzione. Sta all'intelligenza individuale separare la genialità dalla criminosità.

    Oppure parlare della progettazione e costruzione di qualunque arma: il Progetto Manhattan (tanto per restare in tema II guerra mondiale), ad esempio ?

    Detto male, ma sostanzialmente è la verità, e come dall'origine del thread, chissà cosa potevano combinare, senza molti errori notevoli...

    Beh se decidi di invadere gli stati vicini, siano essi il Lichtestein o San Marino, od il mondo intero, meglio ti prepari al meglio, sennò sei quanto meno un idiota colossale ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

    La guerra ha sempre portato, paradossalmente, depurata dei drammi personali, prosperità e progresso, sia sociopolitico, che soprattutto tecnologico (pensate a quante cose inventate per la guerra/scopi militari sono poi diventate indispensabili: i velivoli turbogetto, il gps...)

    Infatti gli atti di aggressione di piccoli gruppi armati, più tesi a sfogare i bassi istinti degli esecutroi, che avere reale senso in piano strategico, nemmeno assurgono al titolo di guerra, ma si fermano per l'appunto ad esser giustamente definiti "guerriglia". Nulla hanno a che fare con la lucida operazione scientifica che è la guerra.
     
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