Altra considerazione!son passato oggi davanti via del corso per i classici pensieri di natale..sulla salità di trinità dei monti noto sempre una scuola privata di cui ora mi sfugge il nome;c'erano parcheggiate nella via qualcosa come 100 macchinette ed altrettante all'interno del cortile..presumo una a testa per i pulpiti presenti. Ora mi chiedo...perchè non cominciare da lì??L'istruzione pnso sia la cosa più importante in un paese;perchè permettere a degli scansafatiche autorizzati dai genitori di poter avere pagando una via così facilitata??è una cosa spaventosa se ci si pensa che in un paese civile come dovrebbe essere il nostro ci si trova a dei concorsi per accedere a facoltà di alto livello ipersvantaggiati dopo aver sudato per anni in licei con gli attributi come penso possa essere il mio Tasso per avere un punteggio ovviamente inferiore rispetto a quelli medi di questi soggetti che poi quando si tratta di fare il test per la Luiss ad esempio semplicemnte sono iperavvantaggiati e quasi con un piede dentro??mi sembra una cosa estremamnte sleale e un grande incentivo alla mediocrità che attanaglia l'intero paese! la butto lì..se ci arrivo io nel tempo libero con 5 minuti di riflessione possibile che non passi in testa a chi di dovere?! perchè non mettere dei controlli a campione su tutti i maturati di ogni anno da ogni scuola e farli valutare da una commissione imparziale senza rendere noto nominativi e scuole;poi confrontare i voti ottenuti e se una scuoola per tot anni non raggiunge un numero di promossi a questo test sufficiente chiudere la scuola?? scommettiamo che miracolosamente si potrà davvero parlare di scuole parificate e non di buffonate come ora? sarebbe un grande segnale e si incomincierebbe davvero a poter rimettere in mpiedi il paese basandosi sulla MERITOCRAZIA?
Non passa in testa a chi di dovere perchè chi di dovere che è stato al governo fino ad oggi aveva nel suo partito personaggi che avevano interessi personali nell'ambito del business da te citato.:wink:
Guarda, io piuttosto lo farei per i maturati della scuola pubblica, e di certo non andrei scrivendo in preda a deliri su un forum pubblico di cose che evidentemente non conosco.
Vorresti forse affermare con serenita' che i "figli di papa' "non sono avvantaggiati nell'accesso alle universita' di lusso? Andreas x piacere i deliri come li chiami tu,dovresti misurarteli nel tuo cervello. La riflessione di Salvo merirebbe almeno un tuo sforzo, non come sempre porti su un piano di superiorita' in cui ti sei autoposto.
Spero che la costruzione grammaticale e il lessico del tuo post fossero figli della fretta e non degli insegnamenti del Tasso (che immagino sia un liceo di Roma), altrimenti sarebbe preoccupante /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> Io ti posso brevemente accennare allo scenario milanese degli anni 80 che ho vissuto. I licei privati si dividevano in due categorie: a. parcheggio per studenti svogliati di ogni classe sociale b. piccoli centri di eccellenza tipicamente frequentati dalla media borghesia e/o storicamente da "figli di" I licei pubblici invece si dividevano: a. parcheggio per studenti svogliati di ogni classe sociale b. piccoli centri di eccellenza tipicamente frequentati dalla bassa borghesia e classi operarie e/o da "figli di" i cui genitori erano diplomati in licei privati di tipo a. Scartando le due opzioni "a.", inutili allo stesso modo, le differenze principali tra il pubblico e il privato erano: Privato: qualita' media degli insegnanti elevata in ogni sezione. Assenza di scioperi. Orientamento al risultato. Pubblico: costi contenuti. qualita' eccelsa di alcuni insegnanti e pessima in altri casi. Scioperi che potevano durare sino ad una settimana. Flessibilita' e senso sociale. A mio parere il vero limite delle scuole pubbliche che ho conosciuto io si concretizzava nel non poter scegliere istituto e sezione, a meno di non aver agganci politico/amministrativo/professionali. All'universita' non ho peraltro notato differenze significative di preparazione tra privato e pubblico di "tipologia b.". Allo stesso modo non ho mai visto alcun studente meritevole non riuscire ad entrare nell'ateneo di loro interesse. Pero' parliamo di 20 anni fa... Probabilmente le cose son cambiate, e tanto. Ai miei tempi le "macchinette" non esistevano. Al massimo c'erano i Si, le Cagiva Mito e le Honda NSR, oltre a qualche Aprilia SR. Bei tempi.
Il panorama romano non lo conosco, sul panorama illustrato da Ale all'opposto posso assicurare che una cosa è uscire da un Leone XIII - fatto salvo che, per forza di cose, si esca un po' "personaggi" -, un'altra dai succitati "parcheggi". La sottolineatura però vorrei tratteggiarla sulla chiara contezza che possiedo di parcheggi per ricchi come di parcheggi per poveri. E lì il problema vero, i ricchi possono scegliere, fra eccellenza e parcheggi, i poveri no. Per questi ultimi, sempre più spesso, lo Stato fornisce solo i parcheggi. Iniziamo da quelli, perché la vergogna, l'infamia, l'oscenità ignobile e squallida per «un paese civile come dovrebbe essere il nostro» (cit.) è lì, nel degrado che ho visto, e che non penso esista solo a Bari. Questà è la civiltà, quella che rincorri te è invece una sospetta istanza di rivalsa sociale mascherata peraltro in modo alquanto dubbio. Le cose son cambiate sì, e tutte in peggio.Insuperato rimane il modello delle public schools britanniche, specie le boarding ones, esperimento anch'esso conclusosi nella sua forma pura negli anni 70-80.
Perchè Andreas legge in modo approssimativo e poi fa domande sbagliate. Dove hai letto che MI sono lamentato?
ahah bella questa!!!!Guarda io ho fatto l'esempio dei controlli a campione;non ho specificato la parola prelevati SOLO dalle scuole private!!penso sia chiaro mi riferissi a tutte le scuole in generale!se una scuola produce e diffonde conoscenza non vedo rischi e nessuna ragione per preoccuparsi per i rispettivi presidi!! per quanto riguarda il problema dell'accesso a delle facoltà universitarie chiuse ripeto l'esempio della luiss(molto simile il caso della bocconi)da me conosciuto in quanto studente laureando di economia:60% del punteggio d'accesso formato dal voto di maturità e 40% dal test;tradotto in soldoni nel caso in cui tu non voglia sforzarti a capire;per superare un diplomato del Pirandello(scuola rifugio di tutti i bocciati del Tasso che magicamente ritrovano la via per l'8 di media)con voto 100 devo rispondere ad una cosa come 35 domande esatte in più di lui condito da un voto di maturità di 80...se a te sembra corretto... Comunque sono aperto a confronti magari conditi da qualche contenuto visto che da come ti atteggi è sottointesa la tua totale conoscenza dell'argomento...
il soggetto che maschera male la volonta di rivalsa sociale sarei io o ale 72 scusa?nel dubbio ti rispondo dicendo che io non mi lamento affatto della mia scuola; fieramente pubblica!Non ritengo affatto che andare in un liceo serio che, fidati, è aperto a tutti ricchi e poveri sia una scelta sbagliata; ho solo affermato che trovo ingiusto consentire a dei buoni a nulla una scorciatoia legalizzata.Non riesco a capire il tuo punto di vista sinceramente..se hai frequentato una scuola privata come il LEone XIII, che sinceramente non conosco essendo io di roma,e questa è una scuola validissima non vedo il problema!nel mio famigerato modello tu e i tuoi compagni sareste passati sicuramente e la tua scuola avrebbe continuato a produrre rampolli...se un'altra scuola invece, usata come dice ale da parcheggio per l'alta borghesia;quella "verso cui nutrirei sentimenti di rivalsa"(cit.),non dovesse ottenere punteggi sufficienti a mio avviso dovrebbe essere chiusa lasciando quei bimbi a spasso costringendoli ad affrontare la realtà e a svegliarsi....Il principio base del capitalismo è l'uguaglianza delle posizioni di partenza, quindi anche l' istruzione e successivamente la possibilità per i MERITEVOLI di far carriera occupando le posizioni più importanti della struttura sociale;cosa comunque anche prevista dalla nostra Costituzione.Vorrei solo che nella realtà ci avvicinassimo a questo.Se ci vedi qualche problema in quello che dico magari dimmi perchè visto che mi sembra del tutto condivisibile..
E' un argomento purtroppo trito e ritrito, sul quale mi sono già espresso in passato. Ho avuto i figli uno in scuola pubblica ( lo è tuttora) ed una in scuola privata. Posso affermare che entrambe erano e sono ottime scuole, frequentate sia da figli di capitani d'industria che da figli di operai ed impiegati, questi ultimi magari con qualche sacrificio, ma ce la facevano, almeno fino ad oggi. Dopo la cura Monti ho qualche dubbio. Paradossalmente la scuola dove facevano più il "mazzo" era quella privata, molto rigida ed inflessibile. I ritirati ed i bocciati di quella scuola confluivano in un'altra scuola privata, notoriamente " per somari". Quindi il panorama delle scuole pubbliche e private è molto variegato ed è difficile esprimere un'opinione basata su dati oggettivi. In linea generale posso dire che sei legittimato ad aspirare ad un sistema più meritocratico, ma sarà difficile scardinare in Italia un sistema nepotistico basato sul bizantinismo imperante da più di 50 anni. Vuoi accedere alla Luiss ? Leggiti questa : http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/celli-lettera/celli-lettera/celli-lettera.html PS: Non ho capito che ci "azzecchino" le macchinette con questo argomento. Ce n'è di più vicino alla scuola pubblica di mio figlio di quante ce n'erano vicino a quella privata di mia figlia. Il tuo accenno alle microcar, a mio avviso, sporca un po' la tua legittima aspirazione ad una maggior "giustizia intellettuale" con un tantino di "odio di classe".:wink:
si guarda lo so che l'esempio delle macchinette non è molto calzante; è che proprio non le ho mai sopportate; in particolare se il proprietario tende a ripetere 20 volte all'ora lo stesso giro in tondo con il tunz tunz di sottofondo..è che mi danno l'impressione di essere (ovviamente solo in alcuni casi; i soggetti a cui mi riferisco, alunni di scuole che a Roma tutti conoscono:Pirandello; Fevola etc) l'emblema della nullafacenza premiata da genitori che non capiscono di incentivare solo la mancanza di stimoli dei figli...Tutto questo a mio modesto parere..Non voglio assolutamente parlare di lotta di classe!anche io ho ricevuto la macchina che sognavo alla maturità; però almeno l'ho sempre ritenuta come un qualcosa da guadagnare studiando e non come qualcosa di dovuto..
Se il proprietario sostieni essere noto per fare i giri intorno al quartiere col tunz e tunz, e dunque per essere un gran caz*one (scusate, ma il lemma che l'italiano prevede in questo caso questo è), non è che farlo andare in una scuola seria avrebbe migliorato la sua condizione. Al post precedente risponderò con più calma in ore più luminose della giornata.
Questo compete alla lungimiranza ed all'educazione data dei genitori. Mio figlio (scuola pubblica) ha avuto la macchinetta ( ora venduta e niente tunz-tunz ! ) ma mi ha ripagato di ottimi risultati. I computer ed i cellulari che hanno sono vecchi di 4 e 2 anni rispettivamente. Altri li cambiano pressocchè annualmente....
Andreas dei motori ha paura, la macchinetta non l'ha mai voluta, il padre non sapendo che fare alla fine gli regalò un orologio.
sono pienamente concorde!solo che in un' ottica meritocratica sarebbe più giusto che il tizio in questione ripetesse l'anno dieci volte invece di mantenere la media dell'otto:)
