ammortizzatori e varie dopo aver stabilito con certezza le misure dell'avantreno ho potuto accorciare il telaio nella sua parte anteriore gli ammortizzatori del proto sono di provenienza sconosciuta, ma analizzandoli ho visto che erano fatti piuttosto bene, almeno per quanto riguarda i sistemi di tenuta, con o ring correttamente dimensionati, fusto con filetto resistente, ecc. ho quindi deciso di tenerli, e di modificarli solo nel set-up. oltre alla molla esterna, monto anche una molla interna di contrasto, in modo da avere un comportamento contrattivo (credo si chiami "half droop") per la parte idraulica invece ho pensato di aggiungere una specie di lamella in gomma sotto al piattello forato , in modo da rallentare il passaggio dell'olio attraverso i fori. teoricamente la lamella, essendo in gomma, verrebbe schiacciata contro al piattello occludendone i fori in fase di estensione, mentre in fase di compressione, ossia quando il piattello sale, dovrebbe venir spinta dall'olio stesso aprendo il passaggio dei fori . quindi dovremmo avere un comportamento normale in fase di compressione, ma una frenatura maggiore in fase di estensione. naturalmente già che c'ero ho pulito e controllato ogni componente, dallo stelo alla tenuta degli o-ring, e sostituito l'olio siliconico vediamo ora la realizzazione della modifica. il cilindretto in gomma dura ha una duplice funzione. Limitare la corsa in estensione, e tenere la lamella in gomma aderente al piattello forato. la molla di contrasto infatti tiene il cilindretto premuto con una leggera pressione. la lunghezza del cilindretto potrebbe essere ridotta volendo aumentare la corsa in estensione (aumentando così anche il Twist ho reputato però che l'attuale estensione degli ammortizzatori sia sufficiente. un twist esagerato a volte non serve, e in alcune situazioni potrebbe essere controproducente rimontato l'ammortizzatore senza molla esterna ho verificato come la frenatura idraulica fosse effettivamente aumentata in estensione, mentre in compressione fosse rimasta inalterata. ho cosi potuto rimontare anche la molla esterna e finire di assemblare il corpo ammortizzatore. una prova al banco (in video non si vede bene, ma pare funzionare piuttosto bene. diciamo che per ora sono soddisfatto. mi sarebbe piaciuto provare il sistema di Fra84, il quale al posto del piattello classico piatto e forato utilizza un piattello più spesso, come fosse un pistone, ma dalla sezione trapezioidale (tronco conica). purtroppo non ho le attrezzature per realizzare un simile pistone, quindi ho dovuto utilizzare una soluzione differente per ottenere un risultato simile. alla prossima puntata..
Niente male davvero! Il twist specie davanti non serve che sia esagerato. Prossimo step relativo alle sospensioni potresti fare una barra di torsione dietro. Se il mezzo è sotto i 3kg si usano diametri 1,5 oppure 1,7. Sopra i 3kg diametro 2. Se ti serve qualche info scrivimi pure in pm.. io l'ho fatta raddrizzando in morsa una molla. Aiuta molto quando prendi di slancio ostacoli non perfettamente piatti, evita il twist veloce del posteriore che farebbe avvitare il mezzo su se stesso.
anche io preferisco avere meno twist davanti infatti. la barra antirollio l'avevo fatta su un maggiolino, e funzionava bene, ma su questo non so se serve. in teoria di torque twist non dovrebbe averne quasi per nulla, e dovrei eliminarlo adottando geometrie asimmetriche dei link, ma se dovesse essere la realizzerei anche io con l'acciaio armonico di una molla, come hai fatto tu ho realizzato anche gli ammortizzatori posteriori, ma non ho esperienza per valutare se siano troppo morbidi, troppo duri, se siano troppo frenati, ecc. inoltre sto cercando di disporre l'elettronica. ho montato un servo per comandare il dig ma non riesco ancora a mettere a punto un leveraggio che funzioni perfettamente dopodichè dovrò impazzire per collocare anche l'esc e la ricevente.. (ma lo spazio è pochissimo) (l'idea era di mettere tutta l'elettronica nella culla, come nella tua) la cosa buona è che ho provato la radio a 3canali, e con quella il difetto della retromarcia "ritardata" è sparito. ho anche settato la retromarcia con una velocità massima del 25%,e aumentato la frequenza degli impulsi con cui l'esc comanda il gas. in questo modo, l'esc invia un numero superiore di impulsi al secondo, rendendo più modulabile l'acceleratore. per contro, i mofset dell'esc lavorano di più, e si scaldano pure di più. il servo funziona a capocchia, perchè per le prove lo stavo alimentando dalla ricevente. alimentandolo dalla lipo spero che funzioni bene (nelle prove al banco il funzionamento cambiava di brutto) speriamo che la potenza basti, perchè vorrei evitare di dover comprare un servo apposta per il proto. comunque ho fatto un giretto in cantina improvvisando degli ostacoli, e pare funzionare bene la macchina (a parte il drag brake praticamente inesistente) una bella rogna, perchè senza freno motore il mezzo non sarebbe competitivo.
grazie ma è perchè c'è di mezzo il PC.. dal vivo inorridiresti. è un mezzo che da lontano sembra serio, ma da vicino si vede che è arrangiato.. non c'è una vite uguale all'altra,, fili giuntati e ri-giuntati varie volte , manelle di recupero, esc da touring, cardani modello frankestain, ecc. è già un miracolo che funzioni. un conto erano le jeep che ho fatto sin ora, ma quando il motore aumenta diventa tutto molto più difficile ci vorrebbero componenti serie..
E' il bello del fai da te!!! PERSONALIZZATO al massimo!!! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Trovato un video che spiega la tecnica che ti dicevo. Il giochino è sfruttare la compressione dell'avantreno e dare gas al momento giusto. E' un gioco di trasferimenti di carico e inerzia del mezzo. Con la moto si può fare di più mandando in compressione anche il mono, ma il principio è lo stesso. In generale nell'offroad extreme a 2 e 4 ruote è fondamentale riuscire a salire con meno gas possibile, spesso coi trial si prende un pelo di rincorsa, si sgasa a manetta e poi si chiude il gas sull'ostacolo, sfruttando l'inerzia e passandolo "in rilascio". Qua con un'enduro ma la tecnica è nata per i trial:
si, con la moto lo facevo anche io, ma usando il corpo per pre-comprimere la sospensione.. con l'auto come si fa?
Quando punti l'ostacolo con lo scaler l'avantreno si comprime, io do gas un attimo dopo in modo da sfruttare il ritorno dell'avantreno per farla impennare. All'inizio lo facevo da fermo, poi in movimento una volta sincronizzata la cosa. Comunque per chi viene dall'enduro sono automatismi vedrai che dopo poco ti verrà automatico..
si, il meccanismo è quello. anzichè il peso mel corpo dovrei usare solo il trasferimento di peso del veicolo ma nel mio caso l'ostacolo era completamente verticale, quindi non potevo "puntarlo" inoltre credo che gli ammortizzatori come li ho regolati ora non permettano quell'effetto, perchè sono decisamente troppo lenti . mi sa che dovrò fare un pò di scuola guida. ----- curiosando ho trovato questa diavoleria: http://s23.photobucket.com/user/Fotomatsuka/media/Matsucars%20SDS/Tabla1.mp4.html secondo me è un sistema tipo abbassa muso, solo che lavora in due dimensioni, e su entrambi gli assali, grazie a un giroscopio. io un giroscopio ce l'ho. mi piacerebbe provare a realizzare le sospensioni adattative il problema è che tra giroscopio, altri due servi, e carrucole varie andresti a riempire il veicolo di roba, aumentando probabilmente pure l'altezza del baricentro. sarebbe dunque solo un esercizio di stile. però interessante..
Ci avevo pensato anch'io tempo fa nel periodo in cui avevo fatto il proto-scx.. Con una regolazione attiva dell'assetto così, nei laterali diventerebbe un vero ragno! Mi interessa molto la cosa, sarebbe una notevole innovazione, e in effetti esistono già proto elettrici 1:1 con sistemi del genere. Pensa che spettacolo fare un robino così in miniatura:
pazzesco.. quello comunque sfrutta anche un tipo di sospensione particolare. coi ponti rigidi l'unica cosa che si potrebbe fare è comprimere gli ammortizzatori dal lato della pendenza, ma con assetto half droop sono già praticamente compressi quasi al massimo anche senza servomeccanismi. per far distendere gli ammortizzatori dal lato opposto sarebbe più complicato dietro basterebbe collocare gli ammortizzatori in posizione più centrale, e collocare il cavo del servomeccanismo più vicino possibile alla ruota, ossia nel punto più esterno possibile. in questo modo, l'ammortizzatore agirebbe come fulcro ma con una leva un pò più vantaggiosa, che con un servo potente permetterebbe non solo di comprimere il lato verso la pendenza, ma anche di far estendere la sospensione dal lato opposto. davanti diventerebbe più complicato, perchè la posizione degli ammortizzatori è quasi obblligata (sarebbe difficile collocarli all'interno dei longheroni) poi bisognerebbe vedere quanto sia adatta la sensibilità del giroscopio.. ma comunque credo che volendo sia fattibile quasi quasi provo a montare a bordo il giroscopio con un servo per vedere come reagisce alle brutte si può usare come abbassa-muso automatico.
io ne ho uno di un elicottero, e al tempo lo avevo provato sul maggiolino, per contrastare il sovrasterzo. effettivamente funzionava tenendo il modello in mano, e simulando una violenta imbardata, le ruote controsterzavano da sole. nella realtà ho poi dovuto eliminarlo, perchè il servo che avevo non era abbastanza veloce e l'auto controsterzava in ritardo.. però funzionava. funzionava su un piano orizzontale. non mi ricordo se funzionasse anche posto su un lato, ovvero rilevando gli spostamenti su piano verticale anzichè orizzontale. devo provare, perchè in quel caso sarebbe utilizzabile per un abbassa-muso, o per le sospensioni autolivellanti.
Vengo anch'io! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> Una cosa così me l'hanno fatta fare in ospedale per la riabilitazione della gamba.... /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20">