Per quegli strani incroci che avvengono quotidianamente su Facebook mi è capitato di commentare il seguente articolo de L'Espresso sul programma di Italia 1 Le Iene E' un programma divertente, certo. Ma chi gli ha dato il diritto di fare giustizia sommaria, basata sullo s*******mento e sul pentimento dei cattivi? E' davvero civile questa gogna in presa diretta? http://espresso.repubblica.it/dettaglio/beato-il-paese-che-non-ha-le-iene/2149477 Il problema, non da poco fra il diritto alla privacy dello s*******to e il diritto all'informazione del cittadino gabbato, investe non solo il tipo di televisione a cui assistiamo ma anche l'evoluzione della nostra cultura che va in una direzione di pericolosa indifferenza nei confronti delle frequenti gogne mediatiche.
La tv di questo periodo e' sempre piu' difficile da guardare.Se da una parte e' innegabile il diritto del cittadino di essere informato andrebbe anche tutelato il diritto di non buttare la vita delle persone alle ortiche solo x il diritto di cronaca. Recentemente nella zona in cui abito e' successa una indagine su un asilo privato accusato di abusi sui minori e vi assicuro che le persone coinvolte sono personalmente conosciute da mia sorella che mi ha raccontato di come la vita di una delle persone coinvolte e' stata distrutta. Forse anche i giornalisti dovrebbero riflettere sulla conseguenze delle loro azioni e le persone dovrebbero aspettare le sentenze prima di sentenziare. Non mi piace lo stile delle "Iene",preferisco il giornalismo schierato di "Report" sicuramente piu' documentato.
Purtroppo sempre di Più amiamo il gusto del macabro...vedi con quanta attenzione ripropongano in tutte le salse la storia di Sara prima,Yara poi...ed ora Melania...nn si rispettano più i familiari delle vittime...che il più delle volte apprendono dai Media della morte dei loro cari,vedi Sara e Melania...genitori e marito l'hanno saputo dalla Tv...corsa spietata verso lo scoop ...verso l'audience a scapito della sensibilità e del rispetto !...mondo malato,pernn parlare poidel turismo domenicale verso i Luoghi dell'orrore ...anziché gite al mare o scampagnate ,i figli si Portano in Luoghi di massacro...vergognoso ma assolutamente vero...c'è di che vergognarsi Oltre che riflettere....
Ciao luigi, mi fa piacere trovarti in giro...col mio intervento non voglio entrare nel merito se giusto o meno lo stile delle iene piuttosto che di report; non riesco a dirvi al volo qualè il giusto compromesso tra bisogno della gente di conoscere per evitare e il diritto a non essere s*******ti... Volevo però, visto che hai citato il caso delle violenze in un asilo, ricordare che anche nelle mia città (la vedete in avatar) c'è un caso recente simile a quello da te citato, supportato però dai video fatti dalle FDO e riportanti le orribili violenze subite dai bambini. Il risultato è che le colpevoli hanno avuto le loro vite distrutte, ma per fortuna dico io, e non è nemmeno troppo quello che è successo loro; ho amici che avevano i figli in quell'asilo e ti garantisco che il loro futuro non sarà affatto sereno!! Quindi dico io, in certi casi, ben venga lo s*******mento e, quando si parla di bambini innocenti, forse, si potrebbe anche andare oltre.... non so se mi spiego...
Cristiano,ho volutamente citato il caso del piu' odioso dei reati cioe' quello della violenza sui minori x enfatizzare il discorso iniziato da Costantino(forse anche andando fuori tema),non voglio entrare nel tema che tu esponi perche' e' palese che le conseguenze sul minore sono terribili. Ma esiste x me un principio che va oltre questa cosa ed e' il diritto del cittadino ad un giusto processo e non a una gogna mediatica come citava Costa (grande utopia in pratica ma inalienabile diritto nella forma).Aggiungerei che molti cosiddetti garantisti sono poi i primi a fare i processi mediatici e questo dovrebbe far riflettere. X quanto scritto da Mara sui viaggi nei luoghi dell'orrore non posso che quotarla alla grande.
Il giornalismo dovrebbe essere anche "d'inchiesta", non soltanto "d'opinione" e per svolgere questa funzione esistono condizioni che espongono i giornalisti a dei rischi. Bene, gli inviati de Le Iene ci provano e spesso colpiscono nel segno, quel segno che è sotto gli occhi di tutti ma che difficilmente viene osservato da autorità giudiziarie e magistrature. Il caso di Vanna Marchi, ad esempio, rappresenta solo la punta dell'iceberg di un tessuto tanto esteso quanto nascosto di millantatori, truffatori in malafede, maghi e maghetti arraffasoldi, eppure solo in un caso la giustizia è intervenuta, fatalmente in quello più clamoroso, quello che porta il famoso a render famosi. Le Iene mettono a nudo due, a mio modo di vedere, tristi realtà: le continue truffe ai danni del cittadino e l'immobilismo di chi, nella fattispecie, dovrebbe impedirle. La scorsa settimana hanno "denunciato" un'azienda di Venezia-Mestre che scaricava rifiuti organici nelle fognature, reato peraltro da codice penale, ma non risulta (ancora) che nessuno si sia mosso, quanto meno, per cercare di capire come si sono svolti i fatti: eppure era lampante sia l'irregolarità, sia il dolo dell'operazione. Dall'altra parte, invece, assistiamo a indagini assurde, con sperpero di denaro e risorse pubbliche che spesso non conducono da nessuna parte, senza peraltro minimamente tutelare l'esposizione mediatica degli indagati.
Ma meno male che ci sono programmi come Le Iene o Striscia la Notizia che vanno a pescare situazioni che altrimenti passerebbero completamente inosservate dal 99,9% degli italiani ma, cio' che piu' e' grave, dalle varie istituzioni e organi competenti (che spesso li voglion chiudere quei dannati occhi....non e' una casualita'). Santi subito! Altro che gogna mediatica....di solito in questi casi si lamenta sempre e solo chi ha un codone di paglia enorme da nascondere.... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
onestamente, preferirei sapere se nell'asilo nido dove mando i miei figli avvengono fatti del genere. preferibilmente, prima di una sentenza definitiva passata in giudicato. capisco che il prezzo da pagare è la cd gogna mediatica ma se il giornalista fa le cose con intelligenza e professionalità non c'è pericolo. daltronde molte indagini nascono da servizi del genere e, nella maggior parte dei casi, hanno pure ragione i giornalisti!