Ferrari, Valentino è gia in pole: «Segnali importanti. Che forza...» Rossi a un decimo da Raikkonen 2008 BARCELLONA - «Questa è una bella esperienza anche fine a se stessa» dice Valentino in una pausa. Poi però risale sulla F2008, apparecchia gli ultimi 45 minuti per un «time attack» con poca benzina e gomme nuove e fa il giro del Montmelò in 1’21’’9, che vuol dire solo un decimo dalla pole di Raikkonen nel 2008 con la stessa auto (naturalmente in condizioni tecniche meno agevoli). Bang! I 50 spettatori in tribuna applaudono, i tecnici in rosso sorridono e l’apprendista formulista, camminando a un metro da terra, confessa che «avrei firmato con il sangue per fare un tempo così». Felice e fiero, Rossi si mette in posa per la foto ricordo seduto sulla Rossa 46 con gli amici (al box c’è pure Davide Brivio, il team manager Yamaha che non sa se ridere o piangere), ma a questo punto l’idea che sia tutto un gioco assomiglia sempre più a una bugia: perché poi, diciamolo, se uno va così forte, è possibile sprecare tanta grazia? A sentire l’interessato, parrebbe di sì: «Non so se ci sarà mai l'occasione di correre davvero in F1, bisognerà vedere». Minimal davanti ai microfoni, molto poco valentiniano (e, in questo, già parecchio ferrarista), il Dottore minimizza l’impresa e smonta gli scenari. È un regalo, solo un regalo, la musica è sempre quella. «Me la sono goduta e ringrazio Domenicali e Montezemolo. Penso sia figo vedermi sulla Ferrari, in effetti faccio un po’ invidia a tutti. Il futuro? Chissà...». Sembra un no, ma potrebbe essere un sì. Come sempre quando si parla di F1, il Numero 46 lascia mille porte aperte e contraddice le parole con i fatti. In due giorni (e 142 giri totali, 68 più 74) è partito da tempi superiori a quelli che fa qui in moto («Problemi sul bagnato») e ha chiuso con un super crono che neanche lui sognava. È il graffio del magnifico talento nato per guidare qualunque cosa abbia un motore, la solita spugna che assorbe ogni informazione, da quelle degli ingegneri a quelle apprese empiricamente con i tre testacoda alla curva 10, quella che «disegnata così è troppo stretta, con la moto sono abituato diversamente». Come andrà ancora non si sa. Resta l’impressione di aver visto uno che con il volante ci sa fare e che, sotto sotto, al grande salto pensa eccome. Uno che racconta divertito le differenze fra auto e moto («Come basket e calcio... c’è sempre la palla, il resto è tutto diverso»); elogia Schumacher («Torna a 41 anni, sì, ma lui ha sempre corso in F1, non è una persona normale...»); è curioso di vedere cosa farà Massa oggi, qui, con la sua stessa macchina («Sarà un riferimento importante »); non dice certo di no all’ipotesi di disputare almeno una gara di F1, se non un campionato intero: «Mah, devo ancora allenarmi con il collo per una gara completa, però questa pista è la più difficile e i segnali avuti sono importanti». I segnali, appunto: il Montmelò, dove si corre un Gp del Mondiale («anche se il Mugello è più difficile»), non è stata una scelta casuale. E anche per questo i due giorni catalani sembrano valere molto di più di tutte le altre prove fatte dal 2004 a oggi. La morale, per ora, è che tutto è sospeso. «Domenicali ha ragione. Adesso ce ne andiamo ognuno per la sua strada». C’è da pensare alla moto, dice Vale, alla lotta per il decimo titolo («I favoriti sono sempre gli stessi») e al nuovo contratto: «La Ducati? Io sto molto bene con la Yamaha, parlerò prima con lei. Un anno di contratto o due? Non ci ho pensato ancora. Faccio fatica a parlare del 2011 quando non è ancora iniziato il 2010...». Ma non è solo una questione di calendario. Si tratta di capire quante ruote intenderà cavalcare da grande. «Due o quattro? » si domanda Valentino con un casco in mano. Forse lo sa già. O forse no. Amleto, al confronto, era un dilettante. Alessandro Pasini http://www.corriere.it/sport/10_gen...ri_31f3b1e6-071e-11df-8946-00144f02aabe.shtml
La F1 è tutta nel prendere gli ultimi due decimi che separano un tempo buono da quello più veloce della giornata. Detto questo il tempo segnato è ottimo ma vi ricordate cosa combinò Bortolotti a Fiorano sulla stessa F2008 a fine 2008 appunto? Messo nelle stesse condizioni di Rossi a Barcellona ovvero in time attack mode fece il record della pista. Per tutta risposta ce lo siamo fatti soffiare dalla Redbull. Bortolotti a 18 anni gli ultimi due decimi dal record della pista li ha trovati, e girò in inverno col freddo e tutto il resto come Rossi a Barcellona. Ma Rossi è un fenomeno mediatico mondiale, Bortolotti no /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Io la vedo più come manovra commerciale che altro.... del resto se andasse così forte qualche squadra l'avrebbe già ingaggiato (o ci sarebbero stati dei contatti) Per avere un reale paragone bisognerebbe far provare Alonso o Massa con la stessa configurazione..... forse qualche decimo lo prende... Meglio rimanga in MotoGp... dove va forte sul serio... P.S: non è che sia anche una scusa per provare qualche pezzo nuovo in Ferrari?Non di aerodinamica ovviamente.....
p.s. nel 2008 durante il Q2 del GP di Barcellona quindi a serbatoi scarichi (e gomme scanalate anzichè le slick che ha usato Rossi ieri) Massa girò 1 secondo e 4 decimi più veloce del "tempone" di Rossi a Barcellona in questi test. Che l'evasore fiscale resti in moto che è meglio /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Enrico il raffronto con Massa nel Q2 del 2008 inchioda Rossi in tal senso, leggi sopra se non l'hai fatto
Si ma parlate di uno che ha guidato 3 volte nella vita una F1 per max 3 giorni,tutti distanziati da almeno un anno l'una dall'altra...anche fosse un secondo è con gomme da GP2 mentre la avevano le gomme specifiche da F1 Paragonandolo poi a chi lo fa di mestiere da svariati anni,un campione del mondo e un vice degli ultimi tre anni
infatti .... anche se i secondi fossero 5 !!! Vale guida le mi fermo qua perchè quando si parla di Vale sono troppo parziale
Ma io non critico lui, critico chi lo spaccia in F1 per il nuovo Schumacher, solo per un tempo mediocre. Alla guida di una F1 le prenderebbe di santa ragione da un Nakajima qualunque
Rossi....Valentino nacional...senz'altro un grande talento e manico ma,descriverlo come colui che riuscirebbe sempre a vincere tutto,in tutto e contro tutti...beh... Quoto Andrasso ed El Nino:wink: