Purtroppo questo è vero fino ad un certo punto, ed è uno dei più grandi fraintendimenti legato al running. Il punto da cui nasce l'equivoco, e che rappresenta l'unico dato certo, è che "più si corre più si bruciano calorie". Ovviamente, soprattutto nel caso dei principianti, se si corre lentamente si riesce ad avere una resistenza tale da percorrere una distanza maggiore, e quindi il consumo calorico sarà maggiore, ma purtroppo la velocità non c'entra nulla (a differenza, invece, della distanza). Se però, ad esempio, oggi faccio 10 km a 6'/km e domani faccio la stessa distanza a 5'/km, nel primo caso avrò corso 60', nel 2° caso 50' ma il consumo calorico sarà decisamente maggiore nel 2° caso, dove - per mantenere il passo - sarò costretto ad un regime cardiaco decisamente più impegnativo.
@ rogeraggio.. Nell'attivita cardio running la velocità dell'atleta o aspirante tale influisce sulla FC, e conseguentemente sul consumo di calorie.. Quello che hai detto tu é Però corretto. Tutto sta nel capire da dove il corpo trae energia per portare a termine la performance. E qui la fc é fondamentale.. Corri a 10km all'ora e la tua fc é 140? Il tuo corpo finito il glicogeno andrà a trarre energia dalle riserve di grasso ( prevalentemente ) ti sposti a 12km /h la fc arriva a 160 e qui il tuo corpo in situazione di quasi emergenza richiede energia alla Massa magra, attivando il processo catabolico... Ergo si stai bruciando più calorie, ma ottenute distruggendonla Massa magra e non quella che solitamente si vuol ridurre... Bruciare calorie ok, ma dipende come, e da cosa derivano. In ottica dimagrimento la formula é sempre la solita.. Mantenere il cuore ad un regime pari al 65% della fc Max (220 ) - ETA Ad esempio un ragazzo di 20 anni andrà a 220-20 = 200 --> 65% 130 bpm
non dirlo....venerdì scorso...per andare a studiare da una collega...distanza 18km.....2 ore e 10 minuti di traffico...
in sintesi devi trovare il massimo ritmo che ti consente di stare fuori in corsa più a lungo possibile:wink:
Io che ho 29 anni e rotti devo dunque stare sui 124bpm? A me sembran pochini, ragazzi. Io esco in running e sto sempre 135 lower limit - 145 upper limit ... impostati sul cardiofreq.
@ BmwModena: assolutamente d'accordo, il ragionamento sul regime cardiaco non fa una grinza, davo per scontato il concetto di correre entro i regimi corretti (difatti consigliare ai neofiti di "correre piano" è un modo più semplice per ipotizzare di farli correre entro i giusti "limiti"...) :wink:
dipende dall'obiettivo: se vuoi stare fuori a lungo per bruciare è corretto, se vuoi aumentare la capacità aerobica i limiti impostati da te sono corretti. C'è da dire poi che la norma viene adeguata a ciascun individuo. per avere certezze dovresti fare un test di soglia.
devi andare in una palestra o un centro fisioterapico (di solito quelli grandi che si occupano di recupero post operatorio di atleti): ti fanno correre, sempre più velocemente, su un tapis con cardio frequenzimetro e ad intervalli regolari ti prelevano dal lobo dell'orecchio una piccola quantità di sangue per verificare la produzione di lattato che indica soglia aerobica ed anaerobica. Da li ti fanno un programma di allenamento. A milano io l'ho fatto un paio di volte (serve anche per verificare i progressi e cambiare la tabella di allenamento) spendendo 150 euro. Spero di essere stato chiaro e utile.
meglio il test della sogliola :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" />) cenando a base di pesce :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" />)) scherzi a parte... ovvio che un atleta con l'obiettivo di fare fiato spostera la fc in allenamento a valori piu' alti... il valore indicato e' quello con il piu' elevato effetto lipolitico.... per capire comunque a spanne in questa frequenza, solitamente si dice che devi essere in grado di parlare con chi corre con te... se ti manca l'aria per parlare mentre corri la tua fc e' elevata per il dimagrimento
Io corro tra i 135 e 145 bpm per un'ora, costante, facendo circa 10km. Si, volendo, risco a parlare con una persona mentre lo faccio.
quindi io che ho 36 anni dovrei correre con fc 119,60 (65% di 220-36). E se vado oltre questa soglia attivo il catabolismo?? Il fatto è che a 120 di fc io vado davvero piano... Mi illumini modena??:wink:
Riporto questo articolo! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> http://www.corriere.it/cronache/10_gennaio_12/joe_rollino_eroe_forte_paolo_torretta_92d9a388-ff7d-11de-a791-00144f02aabe.shtml
Rè, nello specifico, mi illumini su che tipo di pre e post stretching fai. Anche io con il tibiale "ci vado a nozze".
in pratica penso di avere una sorta di "sindrome del tibiale anteriore"...l'unica soluzione che ho trovato in rete e parlando con amici osteopati è quella dello stretching... guarda qui http://www.sportmedicina.com/sindrome_tibiale_anteriore.htm
Molto piu' precisa come formula per determinare le frequenze di allenamento è quella di Karvonen. La frequenza cardiaca di ognuno di noi è molto diversa. C'è chi ha frequenza a riposo alta (anche piu' di 50bpm) c'è chi sui 35 bpm (come il sottoscritto). Quella empirica 220-età non tiene in considerazione queste diversità. Quella di Karvonen invece tiene in considerazione il range di lavoro cardiaco. Se avessi usato nei miei allenamenti le FC consigliate con la formula (220-età) ogni allenamento sarebbe stato anaerobico. Ricordo che il mio compagno di allenamenti, con tempi esattamente identici ai miei, aveva caratteristiche completamente diverse dalle mie. Una corsa da 20km io la facevo a 135bpm e lui a 155. Quando facevamo una ripetuta da 800m io arrivavo a max 165 e lui a oltre 180bpm. Tuttavia la sua FCmax era molto piu' alta della mia. Lui riusciva bene nelle gare corte, io in quelle lunghe. Il fortissimo campione di ironman Rainer Müller-Hörner in una rivista di settore scrisse che quando si deve costruire la base aerobica bisogna aver quasi pudore del giudizio altrui per quanto si corre piano
Giusto Enrico, come dicevo sopra ognuno ha caratteristiche fisiologiche diverse, e si rischia spesso, generalizzando, di non lavorare in un range ottimale... L'ultima affermazione poi è quella che, nel mio piccolissimo, mi ha fatto svoltare: quando ho capito che non dovevo soddisfare il mio ego bensi allenarmi al meglio andando piano, i miglioramenti sono stati evidentissimi!!
questo è il giusto approccio :wink: Il problema dell'allenamento aerobico continuativo e che si arriva poi ad un livello di stagnazione delle prestazioni. Nel periodo preparatorio alle sedute di lungo (in coda all'allenamento) abbinavo anche qualche ripetuta in salita (salita dolce al max del 4/5%) con recupero blando e senza trattenere il passo facendo lavorare bene il movimento della caviglia, mentre in quello preagonistico e agonistico ripetute a fondo veloce di circa 1'/2' con molto recupero :wink:
andrasso... tetsuo strikes again... ieri ho accettato l'invito di due colleghi decisamente più allenati di me (uno dei due si è fatto già due/tre maratone...tra cui new york con le Torri intatte).. ho detto "aho...io ce provo...male che vada...collasso pe' tera..." invece... 6km in 40 minuti tenendo il loro ritmo.