Restare in Italia una scelta intelligente? | BMWpassion forum e blog

Restare in Italia una scelta intelligente?

Discussione in 'Politica' iniziata da Army 330, 11 Maggio 2011.

Status Discussione:
Chiusa ad ulteriori risposte.
  1. Army 330

    Army 330 Secondo Pilota

    515
    37
    4 Aprile 2009
    Reputazione:
    2.814
    EX 330Ci Cabrio... Sigh :-(
    Tratto da il sole 24ore:


    Ocse: salari, Italia agli ultimi posti,
    dietro a Grecia e Spagna





    Arrivare alla fine del mese con poco più di mille euro: lo stipendio netto medio di un italiano infatti non arriva neanche a 20mila dollari l'anno, che equivalgono a circa 13mila euro. A fare i calcoli nelle tasche degli italiani è l'Ocse che colloca il nostro Paese nella classifica dei salari medi netti al 23° posto sui trenta totali. L'Italia si colloca così ben dietro non solo a Francia, Germania e Gran Bretagna, ma anche a Paesi come Grecia e Spagna.

    Classifica invece capovolta se si guarda a quanta parte del salario, invece di finire in busta paga, finisce nelle casse del fisco e degli istituti previdenziali. In Italia la quota è quasi pari al 46% e nella classifica del cuneo fiscale, che calcola la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto effettivamente viene incassato dal lavoratore, siamo al sesto posto. Emergenza salari - che proprio domenica 10 marzo è stata richiamata dal presidente della Cei Angelo Bagnasco e sulla quale nei mesi scorsi si era soffermato anche uno studio della Banca d'Italia - è dunque confermata anche dall'istituto di Parigi che ci colloca quasi in coda alla classifica. I calcoli sono fatti sul salario medio al netto di un single senza carichi di famiglia e sono a parità di potere d'acquisto, inglobando anche gli effetti del caro-vita.

    Se la passano peggio degli italiani, in Europa solo i portoghesi e gli abitanti dei Paesi dell'ex area dell'Est; in fondo alla classifica anche turchi e messicani. Per il resto in tutti gli altri paesi si registra un salario medio più alto. In Corea il salario medio è di 37.844 dollari l'anno. Se si resta in Europa, dalla classifica Ocse emerge comunque che un inglese guadagna quasi il doppio (l'87,8% in più) di un italiano, un tedesco il 43,1% e un francese il 28,6% in più. L'Italia è nettamente sotto la media Ocse (24.660 dollari), Ue a 15 (26.434) e Ue a 19 (23.282).

    I sindacati chiedono un intervento urgente sulla questione. «Il rapporto dell'Ocse è l'ennesima conferma che siamo diventati un Paese povero, dove si è allungata drammaticamente in questi anni la forbice sociale tra chi ha un reddito elevato e chi non riesce più ad arrivare a fine mese», commenta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Per dare risposte all'emergenza salari occorre intervenire «sia sul fisco sia sui contratti di lavoro» a partire dalla riforma del modello contrattuale sui cui non si può «continuare a stare fermi», sottolinea il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani. Per Giorgio Cremaschi della Fiom invece «lo sprofondare dei salari italiani dice che dopo più di 20 anni di moderazione salariale il sindacato deve radicalmente cambiare linea e dare via ad un'offensiva salariale senza scambi su produttività».

    Pesa sui salari in Italia anche il cuneo fiscale: considerando il caso di un lavoratore single senza figli che guadagna esattamente il 100% della media nazionale, il cuneo fiscale si attesta al 45,9% (al sesto posto tra i paesi Ocse), in crescita dello 0,3% rispetto al 2006. La percentuale è più bassa invece nel caso del lavoratore con a carico coniuge e due figli: il cuneo fiscale in questo caso è al 33,8% (ma era al 33,3% nel 2006) per gli stipendi italiani, superiore comunque alla media Ocse (27,3%), dell'Europa a 15 (31,9%). Tra il 2000 e il 2006 il peso della tassazione sui salari in Italia è diminuito (-0,9%) e il maggiore calo si è registrato nelle fasce di reddito più basse.
     
  2. Bach

    Bach

    13.271
    1.897
    24 Gennaio 2007
    Liguria
    Reputazione:
    10.254.460
    Prinz L
    Approvato sia il sondaggio che la discussione conseguente.

     


    Unica raccomandazione: Non siate generici e motivate a fondo.



    Non saranno accettate risposte del tipo "l'Itala è un paese di ...."


     


    Ci sono i presupposti per un thread molto costruttivo
    ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">


     
  3. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Top Reference

    55.096
    21.942
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.237
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    No.

    Salari troppo bassi.

    Tassazione in percentuale troppo elevata se paragonata al livello di servizi erogati.

    Mancanza della certezza della pena.

    Presenza di troppe lobby.

    Queste le prime cose che mi vengono in mente.

    Io sono scappato in Svizzera (ma ogni tanto penso che vorrei tornare perche' 30 anni passati -nel mio caso a Milano- non si scordano facilmente).

    E quindi da buon italiano pieno di contraddizioni potra' anche capitare che io rientri ricominciando a lamentarmi piu' di prima :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
     
  4. Army 330

    Army 330 Secondo Pilota

    515
    37
    4 Aprile 2009
    Reputazione:
    2.814
    EX 330Ci Cabrio... Sigh :-(
    Ale sei stato molto chiaro. Io sto seriamente pensando di andar via, però mi dispiace. L'Italia è geograficamente un bellissimo paese. Mi dispiace sentirmi così impotente davanti a così tante lobby. Mi dispiace vedere tutto ciò che c'è di sbagliato e non poter far nulla. Andare via lo sto vivendo come una "resa" e nella vita ho imparato che prima di arrendersi bisogna dare tutto ciò che si può dare per superare l'ostacolo. Solo che ora son proprio demotivato, disilluso, non credo più in niente di ciò che mi viene detto. Non riesco più a credere nella chiesa così come nelle istituzioni. Vedo leggi che non vengono applicate. Vedo che i soldi comprano tutto. Vedo vite che senza motivo vengono valutate più di altre. Ho la sensazione che il governo mi abbia spremuto, metaforicamente proprio come un limone, ora è rimasta la buccia ed inevitabilmente viene buttata via. Se non faccio girare la ruota nella mia gabbietta non servo, anche se non la faccio girare per problemi di salute, a loro non importa, non servo. In un momento di crisi globale e difficoltà personale non ho avuto aiuti o comprensione, solo stangate. Ho visto troppe contraddizioni. Ho visto amici che son rimasti a casa con la mamma essere additati come "bamboccioni", io sono andato via di casa a 22 anni.... Però loro hanno agevolazioni tipo l'assicurazione con la classe di merito del papà, io no. Chi ha fatto la scelta giusta?

    Mi sento dire che gli italiani son capricciosi perchè non vogliono fare certi lavori... Ho un curriculum da Sistemista / Tecnico informatico, 11 anni di esperienza nel settore e non mi si cag@ nessuno. Ho mandato curriculum per poter fare IL BENZINAIO, IL MAGAZZINIERE, IL MURATORE, IL MACELLAIO E COME ADDETTO IN UN IMPRESA DI PULIZIE.... Mi son sentito domandare come mai con un curriculum come il mio volessi fare il benzinaio, mi son sentito dire che per fare il magazziniere dovevo saper usare il muletto con esperienza dimostrabile, per fare il muratore mi è stato detto che con i problemi di salute che ho avuto non sono idoneo, per fare il macellaio o in generale lavorare al banco salumi di un centro commerciale mi hanno detto che dovevo avere MINIMO 3 anni di esperienza e l'impresa di pulizie mi ha detto che assumono solo donne o stranieri o persone in mobilità o iscritte in liste particolari che agevolano l'assunzione.

    Disoccupato, da oramai quasi un anno. Non posso avere sussidio di disoccupazione perchè prima ero un imprenditore. Non posso avere la sospensione delle rate del mutuo per lo stesso motivo. Ho scoperto che i contributi versati con i contratti di COCOCO e surrogati son stati inutili e l'INPS ha chiaramente ammesso che non avrò una pensione e come me tanti altri che forse però non lo sanno ancora.

    Non lo so se valga la pena rimanere qui perchè temo che questo paese, per alcuni, abbia da offrire solo un ottima cucina e zero prospettive.

    Sono entrato un pò nel personale e spero di non aver dato fastidio a nessuno, volevo solo spiegare e provare a far capire il mio stato d'animo, far capire perchè l'ennesima conferma ricevuta dagli studi OCSE mi abbia spinto ad aprire questo topic e valutare attentamente anche le opinioni altrui. Io adesso vedo tutto nero.
     
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  5. mikiwhite

    mikiwhite Primo Pilota

    1.178
    30
    15 Dicembre 2010
    Reputazione:
    34.338
    AR Mito
    Ciao,

    Io voto no!

    Non sono ancora entrato nel mondo del lavoro, faccio l'università, studio economia, vorrei lavorare in un'azienda, fare carriera, magari crearmene una mia in futuro ... sono tutti sogni che l'università (privata), non so se tutte ma la mia sì, ti fa credere di poter raggiungere, ma visto come stanno andando le cose credo che l'Italia non sia il paese giusto per "i sognatori"..

    Mi sono iscritto all'unico dei tre curricula che ti permette di andare all'estero, fare uno stage di 6 mesi in un'azienda nel paese dove andrai, studiare 2 anni in questo paese e avere alla fine dei 4 anni un master e due lauree, una italiana e una straniera, avere la possibilità di conoscere due mondi del lavoro totalmente diversi, uno in cui l'evasione fiscale (e ci credo, visto che il cuneo fiscale è del 45%!) regna e uno invece dove in teoria lo stipendio è più alto (le più gettonate sono America, Francia, Inghilterra, Olanda e Germania) e quindi non si rimane a dover campare con 1.000 o meno € al mese..

    La mia università spinge gli studenti nel mondo del lavoro, molti professori tengono lezioni in cui spiegano come e quanto sia importante diventare liberi professionisti, vengono organizzate lezioni in cui vengono a parlare Amministratori Delegati di aziende (tra cui anche l'AD dell'Inter) o comunque personaggi importanti di aziende altrettanto importanti ... Loro hanno convenienza a rimanere in Italia, hanno una posizione importante e uno stipendio ben più importante, ma come si fa a diventare come loro? Le lauree servono? Farsi il cu*o serve?

    O il merito lo cercano altrove?

    Spero di esser stato chiaro, visto che mi sono impelagato forse in ragionamenti un po' fuori dalla mia portata, in quanto non ancora lavoratore :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
     
  6. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.680
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    una nazione governata da un'oligarchia non è un buon posto dove vivere. però, può essere un bellissimo posto dove andare in vacanza... :wink::cool:
     
  7. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    59.178
    24.458
    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.139.175.251
    car2go
    alla domanda rispondo "dipende". io ho un lavoro in Italia e ci resto per quello ma se avessi una seria opportunità all'estero la valuterei alla stessa stregua di un'altrettanto seria opportunità in Italia.

    Certo, non tutti i Paesi sono uguali. In alcuni si sta oggettivamente meglio ma in altri, valutati tutti gli aspetti, si sta anche peggio.

    La cosa peggiore è che sento proposte che vanno contro l'occupazione giovanile. Vi sembrano giuste proposte come il quoziente familiare? la costituzione dice che la tassazione deve essere improntata alla capacità contributiva, mica al numero di figli. come al solito, molte contraddizioni.
     
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  8. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    6.313
    945
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    "Figlio mio, lascia questo Paese"


    di PIER LUIGI CELLI


     

     


    Un'aula dell'Università di Bologna



    Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.


     

     


    Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai.



    Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.


     


    Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio.


     


    Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi.


     


    Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni.


     


    Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.


     


    Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.


     


    Preparati comunque a soffrire.


     


    Con affetto,



    tuo padre


    Quando sulla stampa nazionale apparve questa lettera aperta dell'allora rettore della Luiss, ci fu la classica levata di scudi da parte di quella oligarchia politica ruffiana ed incompetente che ci governa.

    Il nostro è un Paese in declino, se non economicamente, di sicuro culturalmente, in cui i valori che contano (lealtà, onestà, competenza, impegno) vengono calpestati ogni giorno in ogni ambito della vita pubblica.

    Mio figlio, 10 anni, sta mostrando talenti non comuni. Se dovesse confermare certe qualità non esiterò a consigliargli di andar via. Per me è (forse) troppo tardi.
     
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  9. redi-one

    redi-one Presidente Onorario BMW

    21.925
    2.297
    3 Gennaio 2007
    Reputazione:
    48.206.820
    320d touring attiva
    Ottimo sondaggio, ma non tutti anche se non navigano in ottime acque hanno la possibilità di andare all'estero;

    Aggiiungo che sulla scelta influiscono molto anche il legami affettivi e familiari.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 15 Maggio 2011
  10. mikiwhite

    mikiwhite Primo Pilota

    1.178
    30
    15 Dicembre 2010
    Reputazione:
    34.338
    AR Mito
    Proprio l'altro ieri in università c'è stata una conferenza con un personaggio importante nel settore fieristico italiano, il quale dopo averci spiegato per filo e per segno come, perchè, quando sono utili le fiere, quanto e quando si guadagna, ha voluto concludere dicendo che, secondo lui, quando noi (che adesso siamo al I anno) usciremo dall'università il mercato del lavoro in cui ci troveremo sarà diverso da ora, migliorato e in miglioramento.

    Indubbiamente è un piccolo parere che forse non conta nulla, ma dato da un personaggio che alla fine dei conti è direttore a 39 anni di una delle fiere più imoprtanti del panorama italiano qualcosa può farci sperare.

    Secondo me dice bene il rettore della LUISS quando sostiene che il figlio "lotterà" per un miglioramento: è ciò che secondo me è utile fare in un momento come questo.
     
  11. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Top Reference

    55.096
    21.942
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.237
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Perche'? perche' non sono qualificati per trovare un lavoro simile al proprio in altri paesi o perche' questo lavoro non esiste? Quali sono i vincoli che limitano queste possibilita' se non i limiti stessi che ognuno si impone?

    Io vedevo mia moglie 4 giorni al mese fino a pochi mesi fa.

    Il filippino che va da mia madre vede suo figlio ogni 4 anni, ma in questo modo mantiene tutta la famiglia.

    Sono scelte. E come tali vanno rispettate. Pero', in ogni caso, essendo appunto delle scelte non danno il diritto di lamentarsi. Nel bene e nel male.
     
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  12. redi-one

    redi-one Presidente Onorario BMW

    21.925
    2.297
    3 Gennaio 2007
    Reputazione:
    48.206.820
    320d touring attiva
    ciao Ale,per il punto che hai citato,ti dico che la prima cosa che conta per una scelta del genere, è il titolo di studio e l'eta anagrafica.

    certo determinate cose si posso fare a qualunque eta,ma certo l'occupazione che si va a cercare in un paese estero, deve essere correlata a quello che si è fatto fino al giorno prima,salvo cari rari.

    in ultimo,per quanto riguarda la famiglia,tutto è soggettivo,ho avuto colleghi di lavoro che durante le trasferte erano al settimo cielo,quasi come non sopportassero più la moglie, e chi invece non faceva che stare al telefono con i propri cari.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 15 Maggio 2011
  13. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Top Reference

    55.096
    21.942
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.237
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Ciao!

    Io l'ho fatto a 34 anni e rimpiango solo di non averlo fatto 10 anni prima.

    Per il discorso titolo di studio per assurdo meno si e' qualificati e piu' si ha scelta, ma capisco quello che intendi.

    per il discorso famiglia, ecco, questo e' l'unico dei motivi per cui sto ponderando di tornare in Italia (non prima di aver finito di pagare il mutuo, ma non ci vorra' molto :cool:)
     
  14. redi-one

    redi-one Presidente Onorario BMW

    21.925
    2.297
    3 Gennaio 2007
    Reputazione:
    48.206.820
    320d touring attiva
    ecco,la tua mi sembra una scelta ponderata.

    faccio un piccolo sacrificio oggi che però mi darà dei frutti nel futuro;)
     
  15. elkine

    elkine Direttore Corse

    2.067
    33
    10 Settembre 2008
    Reputazione:
    5.603
    Fiat 500
    Io ho votato Sì, solo se si ha già il grano.

    Proprio come tutti sappiamo, molti difetti del nostro paese sono legati a certe "lobby" o circoli dove regna la raccomandazione o, altri, dove regna l'evasione fiscale o altre cose del genere.

    Ecco che, purtroppo, conviene rimanere in Italia solo se si è dentro in quei circoli strani...
     
  16. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    59.178
    24.458
    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.139.175.251
    car2go
    verissimo

    e cosa glielo fa pensare? l'ha detto?

    devo dire che nel mio piccolo, un po' emigrante mi sono sentito sempre. a 18 anni a 1.100 km da casa e non sono mai stato sotto i 500 km. a questo punto, per me, Bergamo o Zurigo, alla fine è uguale. dove c'è lavoro, si va :wink:
     
  17. mikiwhite

    mikiwhite Primo Pilota

    1.178
    30
    15 Dicembre 2010
    Reputazione:
    34.338
    AR Mito
    Ha detto che il nostro mercato è in continua evoluzione, crede che ormai il periodo di crisi si stia superando. Ha anche detto che il mercato globale ha ogni circa 10 anni una bella flessione e, se le scorse volte si è sempre buttato lo "sporco" sotto il tappeto, questa volta il tappeto è pieno, non si può più buttarci sotto nulla e bisogna fare una bella pulizia. Secondo lui questa pulizia si sta per ultimare e quando sarà definitivamente finita si potrà pian piano ritornare in un periodo favorevole.

    Cosa glielo faccia pensare onestamente non lo so, però, essendo lui direttore di una fiera, ci ha detto che, se dal 2008 - causa la crisi - le fiere si sono "fermate", nel senso che non hanno più cercato un modo innovativo per lavorare, ma hanno utilizzato i vecchi precetti, ora, dopo più di 3 anni dall'inizio della crisi, le fiere stanno tornando sulla cresta dell'onda, stanno sperimentando nuove leve di marketing, nuove innovazioni sotto quel punto di vista per non essere più ferme ma in continuo aggiornamento.

    Forse è proprio questo che glielo fa pensare, in quanto c'è "dentro" lui in prima persona.
     
  18. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    59.178
    24.458
    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.139.175.251
    car2go
    io penso che tutti sono convinti che la crisi sia passata perchè stanno enfatizzando il lato finanziario della crisi, tralasciando le ricadute economiche. nel mio piccolo, vedo imprenditori "sani" e seri che fanno sempre più fatica a tirare avanti sul breve periodo, figuriamoci se riescono a investire.

    purtroppo in Italia, storicamente, ci sono state riprese economiche solo a seguito di interventi legislativi pesanti (rottamazioni, casmez, incentivi vari...). ma questa volta cosa sta facendo l'Italia? non saprei....
     
  19. Army 330

    Army 330 Secondo Pilota

    515
    37
    4 Aprile 2009
    Reputazione:
    2.814
    EX 330Ci Cabrio... Sigh :-(
    Condivido tutto. Oltre a sentirmi dire "tranquillo cittadino la crisi è ormai alle spalle" non vedo e non ho visto NIENTE di concreto per superare un periodo così difficile. Tutte le aziende che hanno chiuso.... restano chiuse. Tutti i negozi e i capannoni sfitti..... Rimangono sfitti.... Tutta la gente senza lavoro.... Cerca lavoro ma l'esubero di manodopera disponibile è EVIDENTE. In compenso, l'inflazione sta galoppando.

    E mi viene davvero il sangue amaro a pensare che solo PROVANDO a uniformare i costi del nostro governo con quelli di altri paesi europei, si risparmierebbero MILIONI di euro all'anno che potrebbero far respirare i cittadini a fronte di un calo della pressione fiscale.

    E' ridicolo pensare a quanti dei nostri soldi vengano bellamente sprecati. In un periodo così poi fa proprio rabbia.
     
  20. mikiwhite

    mikiwhite Primo Pilota

    1.178
    30
    15 Dicembre 2010
    Reputazione:
    34.338
    AR Mito
    Io inoltre mi chiedo come faccia un pluri-laureato a non trovare lavoro, a fare fatica ad arrivare a fine mese e il figlio di un politico con alle spalle una carriera scolastica pessima (mi pare abbia tentato 3 volte l'esame di maturità) e neanche laureato a prendere 5.000€/mese. Sono i controsensi e i misteri italiani!

    Proprio qui dove si è sempre voluta instaurare la meritocrazia ...

    O anche i professori delle scuole italiane, che a 60 anni sono ancora insegnati che non mollano la cattedra per dare spazio ad un giovane e motivato ragazzo che essendo di età più vicina allo studente può meglio capire i suoi problemi, le sue idee e il modo in cui si esprime.. Che senso ha avere, per esempio, un insegnante di storia al liceo di 60 anni che, seppur bravissimo a spiegare, ti dice tutte le date degli avvenimenti sbagliate e è continuamente stizzito per il modo in cui parli, per il modo in cui vesti (normalissimamente ma non con la camicia dentro i pantaloni ascellari), etc?

    Non è meglio lasciare spazio alle nuove menti, che portano un po' di innovazione? Andrà a finire che poi tutte le menti se ne vanno dall'Italia per approdare in qualche stato che finalmente li premia e li stima, non che li osserva, li carica e poi gli gira le spalle alla prima controversia.
     
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