Spa1998 oltretutto è stata ben peggio di Jerez1997 in quanto DC a Spa era fuori gara indietro di 1 giro e passa
Sulla Gazzetta di oggi si parla di un ingegnere Renault che avrebbe testimoniato contro Briatore. Ecco forse cosa intendeva con quel "mi hanno tradito"...
Credo,e non lo dico solo adesso....,che questo mondiale verrà ricordato come il peggiore nella storia della F1... Tra regolamenti cambiati... interpretati.... reclami diffusori... caso Hamilton/Trulli in Australia... scontro FOTA-FIA.... caso Piquet Jr... (e non è finita...) Si è discusso più nei tribunali FIA che corso in pista..... CHE SCHIFO!!! P.S: ho letto che dalla prossima stagione si correrà anche in Corea del Sud!!! Lasciamo pure fuori le piste vere per andare a correre in c**o alla balena... mah!! Ma è inutile discuterne,si sanno i motivi....
Renault ritira la denuncia ai Piquet. Emergono alcuni retroscena sul caso Briatore Renault ha ritirato la denuncia contro Nelson Piquet padre e figlio per calunnia e tentata estorsione, effettuata prima che lo scandalo dell’incidente di Singapore 2008 prendesse la piega che tutti sappiamo. La squadra francese intende così mettere un altro tassello in quel processo di allontanamento dal clamoroso scandalo che ha avvelenato la Formula 1 degli ultimi tempi. Nel team d’oltralpe si vuole completare l’opera effettuando ulteriori cambiamenti interni, per evitare che altre situazioni spiacevoli possano verificarsi in futuro. Tutto questo proprio nel momento in cui la Règie conferma l’intenzione di continuare a gareggiare. Intanto emergono altri dettagli sulla decisione del Consiglio Mondiale della Fia, che avvalarona le testi, sostenuta da molti, di una sentenza già scritta. A dare forza alla posizione provvedono le dichiarazioni di Mohammed Ben Sulayem, vicepresidente della Fia e presidente dell’Automobil Club degli Emirati Arabi che, in un’intervista al quotidiano Guardian, si è lasciato sfuggire queste frasi: “Abbiamo negoziato ogni cosa prima e tutti siamo felici del verdetto…Il mio dovere è tutelare l’investimento fatto per il Gran Premio di Abu Dhabi. E’ un grande show e ha bisogno dei team. Tutti noi vogliamo vedere la Renault (in F1, ndr.)“. Questo, se fosse vero, confermerebbe l’esistenza di un accordo preventivo tra Max Mosley e la casa transalpina, volto a tutelarne l’immagine e ad impedirne l’uscita di scena, che sarebbe avvenuta in presenza di una forte sanzione. Tutto ciò in cambio di un colpevole eccellente, ossia di Flavio Briatore, inviso all’attuale presidente della Federazione che, sbarazzandosi di lui, si è preso una bella rivincita sullo storico nemico. Dopo l’ipotizzata intesa sarebbe spuntata una gola profonda nel team francese (mister X) che avrebbe svelato i retroscena, consentendo l’epurazione, sotto forma di dimissioni, del manager italiano. Ben Sulayem era il commissario sportivo che squalificò la Renault in Ungheria per la ruota persa in pista da Alonso e che non si ripresentò nemmeno all'appello. E' una altissima carica federale. La sua dichiarazione conferma ciò che stiamo sospettando da giorni e cioè che c'è stato un accordo tra Mosley e la Renault precedente al processo, un accordo destinato a tutelare la Casa francese. Sotto la minaccia di una pesantissima multa (circa 25 milioni di dollari) la Renault avrebbe minacciato il ritiro dalle corse. Una eventualità che probabilmente ha mosso Bernie Ecclestone allo scopo di tenere in pista un attore importantissimo. In cambio di un colpevole eccellente e cioè Flavio Briatore. Il fantomatico Mister X sarebbe saltato fuori a quel punto. Un testimone anonimo ma perfetto per inchiodare Briatore con una testimonianza utile all'accusa e cioè a Mosley. Via | Sportmediaset.it
Rosberg: "Anche Nelsinho andrebbe punito per Singapore 2008" Anche Nico Rosberg esprime il suo punto di vista sul Gran Premio di Singapore 2008, che chiuse al secondo posto, dietro quel Fernando Alonso favorito dall’illecita strategia messa in atto dai box Renault: “La casa francese doveva essere squalificata, per via dell’imbroglio ordito dai suoi uomini. Il successo toccava a me“. Dal pilota Williams giunge una bordata anche a Nelson Piquet Junior, uscito indenne dal processo del Consiglio Mondiale: “Ha ottenuto l’immunità in cambio della sua testimonianza sulla trama. Questo non riesco a capirlo, è implicato quanto Flavio Briatore e Pat Symonds, perché è quello che ha provocato l’incidente. Anche lui avrebbe dovuto essere sanzionato“. Ma le cose sono andate in modo diverso, creando una fattispecie anomala in campo giuridico, visto che sono stati colpiti i mandanti, mentre è stato salvato l’autore del reato che, consapevolmente, ha messo in atto il piano per provocare l’ingresso della safety car e agevolare il successo del compagno di squadra. Misteri (ma non troppo) della giustizia sportiva… Via | Datasport.it
Ecclestone: "Punizione troppo dura"Il patron della F1 difende Briatore "E' una punizione troppo dura, Flavio non la meritava". Dopo la radiazione subita dalla Fia a causa del falso incidente a Nelsinho Piquet durante il Gp di Singapore, Flavio Briatore incassa un attestato di solidarietà di primo piano, quello del patron della F1 Bernie Ecclestone: "Mi aspettavo una sanzione meno pesante - ha detto in un'intervista rilasciata al giornale spagnolo 'El Mundo' - le scuse avrebbero dovuto aiutarlo". La radiazione di Briatore dal circus della Formula Uno rischia di provocare la cacciata dell'ormai ex manager Renault anche dal mondo del calcio dove Briatore è proprietario, proprio insieme a Ecclestone, dei Queens Park Rangers, squadra militante in Championship, la seconda divisione inglese. Secondo quanto rivela il 'Times' la Football League prevede che "nessun direttore o proprietario di un club può essere oggetto di un divieto da un altro organismo sportivo". La Lega inglese ha già aperto un'inchiesta a riguardo ma difficilmente si concluderà in tempi brevi. via http://www.sportmediaset.it/formula1/articoli/articolo26766.shtml
Briatore studia la contromossaStrategia: portare la FIA in tribunale Flavio Briatore si affiderà alla giustizia penale ordinaria. E' la strategia che potrebbe essere stata messa a punto con gli avvocati del manager italiano, pronto a reagire alla sentenza di radiazione a vita dalle competizioni gestite dalla FIA. Una tutela necessaria per l'immagine di Briatore che potrebbe la Federazione in tribunale alla Corte di Parigi. Anche perché le prove sulla colpevolezza di Flavio per ora sono tutt'altro che chiare. Credibilità è una parola che all'indomani dell'ultima sentenza di Parigi non è associabile alla FIA. Nello specifico nemmeno alla Formula 1, che tra spy-story e presidenti col vizietto di festini discutibili, ha perso completamente la retta via. La radiazione di Briatore ha tutta una serie di elementi oscuri che non possono passare inosservati come vorrebbe Mosley. Il potente presidente ha fatto patti e promesse, ha spaventato la Renault, riuscendo a costruire un teatrino dell'assurdo per giustificare i suoi interessi personali. Quelli che miravano a distruggere Briatore, elemento importante della Fota, per tornare a tirare i fili della macchina da soldi che è la F1. Un mondiale che di sportivo oggi sembra non avere più nulla. Uno sport iper-tecnologico che si è ridotto troppo spesso a una questione tra ingegneri, banchieri e avvocati. Piloti, monoposto e team sono ormai solo degli impiegati, utili a giustificare una spettacolo sciatto con ridotto spessore agonistico. Una decadenza sottolineata da tempo proprio da Briatore, saltato perché diventato troppo scomodo alla coppia Mosley-Ecclestone. Rischiano quindi Montezemolo e Howett (front man nel circus del colosso automobilistico Toyota), uomini chiave della Fota, probabili prossimi obiettivi da ridimensionare se la lezione data a Flavio non dovesse servire da esempio. Senza contare che consegnando il manager italiano, la Renault ha fatto la peggiore delle figure possibili. Si è letteralmente inchinata a baciare i piedi di Mister Presidente, ricevendo in cambio una pena simile ad un buffetto dietro la testa. Altro che punizioni degne di un tribunale. Roba che fa storcere il naso agli altri team e alla McLaren, sanzionata alla grande proprio per la spy-story. Non solo. La "donazione" non meglio precisata che la casa francese dovrà corrispondere alla FIA come fondi da destinare alla sicurezza ha il sapore del pizzo pagato per continuare a correre. Ragionevole quindi l'atteggiamento dei costruttori che in silenzio s'indignano e magari via sms restano vicini a Briatore. L'uomo, non certo un santo, che voleva rinnovare la Formula 1 e per questo è stato cacciato. Di Matteo Cappella via | Sportmediaset.it
Io non vedo l’ora che parli Briatore, voglio sentire i suoi segreti e chi accuserà. Altro che calciopoli. Voglio che venghino a galla tutte le magagne del business della F.1. Trapoco il Wrestling è + reale. Ma tanto....l'erba voglio non cresce nel giardino di n2o
io pensavo a una vendetta di altro tipo... comunque se Briatore parlasse davvero il Circus potrebbe chiudere, temo non si salverebbe nessuno ma non credo che parlerà più del necessario...
Bell sostituisce Briatore nel team Renault La Renault ha scelto Bob Bell come nuovo team principal, dopo la partenza di Flavio Briatore, radiato dalla Fia per il suo coinvolgimento nell’incidente farsa di Nelson Piquet Junior al Gran Premio di Singapore del 2008. Per lui si tratta di un ritorno, visto che ha già militato nel team d’oltralpe. La sua missione sarà quella di ristrutturare la squadra e di occuparsi delle questioni tecniche e sportive, in vista dello scorcio finale di stagione. Nel quadro del rimpasto, reso necessario dagli eventi delle ultime settimane, Jean-François Caubet, attuale direttore marketing e comunicazione, assumerà il ruolo di direttore operativo. In pratica i due manager saranno il braccio strategico del presidente Bernard Rey. La nota della casa francese che informa del cambiamento, sottolinea pure la volontà della scuderia di concentrarsi sul futuro, evitando di rilasciare dichiarazioni e commenti sulle vicende legate al passato. Un modo, anche questo, per chiudere una parentesi triste. Intanto, resta da registrare come la scelta della Règie abbia preso una strada diversa rispetto alla prospettiva dell’arrivo imminente di Alain Prost nelle vesti di team manager. Via | Autosport.com
Io vorrei capire una cosa, come ha fatto Briatore ( presupponendo che questo complotto sia vero) a prevedere esattamente prima della partenza, come si sarebbe evoluta la gara e che l'incidente di nelson avrebbe automaticamente garantito la vittoria ad alonso? Prove di comunicazioni via radio non ce ne sono....
garantito no, ma agevolato di sicuro. Alonso partiva molto indietro e col fatto di non aver partecipato al Q3 poteva imbarcare la benzina che voleva. Ne imbarcò poca, ufficialmente per provare a rimontare, in realtà per essere il primo a rifornire imbarcando stavolta un mare di benzina giusto un attimo prima dell'uscita della SC dovuta al ciocco programmato di Piquet Jr. Quando la SC rientrò era quinto, dietro a due che avevano rifornito a pitlane chiusa e quindi dovevano farsi un drive through ed altri due che invece dovevano ancora rifornire e che pertanto gli son spariti da davanti. Primo
Io continuo a non vederci niente di male, nel senso che poteva anche capitare! Prove continuo a non vederne! Vedo solo un pilota imbecille che non ha mai dimostrato niente se non in grado di schiantarsi spesso nell'arco di 2 anni!
Infatti io sono certo che sia stato architettato ad hoc, ma sono anche certo che occorrono prove per emettere sentenze. E qui non è stata portata alcuna prova, semplicemente perchè non ce ne sono
finchè non ci sono prove x me resta tutta una buffonata. http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/24-09-2009/bernie-mano-tesa-briatore-501388125291.shtml