Referendum 12/13 Giugno - Chi sa spiegarlo?

Sta stravincendo il Sì su tutti i fronti... considerando il quorum abbastanza grosso (più della metà dei votanti), si evince che anche tra il centro-destra ormai il signor B. è morto, prossimo appuntamento il 22, vediamo se la Lega continuerà in questa battaglia...

 

fammi capire, oltre a dire che i quesiti tecnici non sarebbero "referendabili" (non si è ancora capito in base a quale principio democratico occidentale), quali "contenuti" hai apportato a sostegno delle tue tesi?

 

che non si cada in "certi errori" noti. ripeto, ha poco senso dare un significato politico a questi referendum

 

Riporto fedelmente:

"IMHO, ciò che scrivi è assolutamente ridicolo".

(rileggilo : "ciò chi scrivi"...),

e ti invitavo a giustificare con le argomentazioni degne di una discussione,( "secondo te...") ciò che avevi formulato come semplice parere.

Pare che tu invece la voglia buttare in altro modo ( "dillo ai miei parenti ed amici...").

Così , forse, oltre allo scritto, si rende ridicolo anche lo scrivente .

IMHO.

 

Ho espresso il mio punto di vista: per me -con tutti i limiti della paternità dell'opinione- la politica energetica e i servizi pubblici non dovrebbero essere sottoponibili a consultazione referendaria. I motivi li ho già scritti: sono questioni troppo tecniche e, comunque, troppo legate a necessità di governo del Paese.

Né vedo il problema della lesione del principio democratico: ci sono le elezioni politiche apposta.

 

Diciamo che gli effetti formali non sono politici, ma il significato imho lo è eccome. Il segnale c'è...

 

Ascolta: nessuno ti obbliga a commentare i miei messaggi. Se lo fai -e per giunta in modo maleducato-, devi anche accettare le mie valutazioni al riguardo. Facile, no?

 

Mi pare che tirare in ballo "l'educazione" sia un pò troppo, per una discussione di fronte ad uno schermo di un computer.

Ti lascio volentieri a riflettere.

 

SI SI SI SI!!! Non posso scrivere un grosso vaffa per regolamento, ma immaginate che l'abbia fatto

 

Capisco il punto di vista, ma continuo a pensare che il risultato sia in grandissima parte dovuto alla voglia di dare un segnale al Cav.

 

le stesse elezioni con le quali non posso votare chi più mi piace? ma cosa stiamo dicendo? almeno ai referendum non voto un simbolo, con il referendum almeno dico SI o NO!!!

 

Questo post esprime quanto questo voto non sia per nulla politicizzato, ma frutto di riflessione attenta sul significato dei quesiti referendari. Complimenti.

Io te l'avevo spiegato già prima, ma forse non l'hai capito. Te lo ripeto con termini forse più semplici (più di tanto non riesco...): non si vuol dire che certi argomenti non siano referendabili, ma che il buon senso dovrebbe spingere il parlamento a non sottoporre al parere di inesperti questioni troppo tecniche.

Forse con un esempio ti è più chiaro (di più davvero non riesco a fare): esistesse una regola generale che l'estensione degli ammortizzatori deve essere tarata pari a tre volte la compressione degli stessi, credi sia opportuno fare un referendum chiedendo se tale norma deve esser abrogata?

 

ti rispondo semplicemente. se qualcuno riuscisse a raccogliere le firme per indire un referendum sulla taratura degli ammortizzatori, sarebbe opportuno mettere ai voti il referendum, semplicemente perchè non è vietato dalla legge e si lederebbe il diritto di chi ha raccolto le firme necessarie se non lo si ammettesse. this is democracy, nel bene e nel male!

se in 60 anni nessuno ha toccato quella norma costituzionale, non vedo perchè lo si debba fare. e, pensa, sono talmente attaccato alla democrazia che ci hanno lasciato in eredità i nostri padri costituenti, che se cambiassero quella norma e sottraessero altre materie, ovviamente lo accetterei. altrettanto ovviamente, nel mio piccolo, non darei il mio voto a quel partito che ha proposto la modifica. funziona così.

e comunque arrivati a un certo punto, purtroppo non capisco, scusami.

 

La democrazia funziona nel senso di prevedere la partecipazione dell'elettorato alla vita politica per il tramite dello strumento elettorale, con il quale viene eletto il potere legislativo. Il referendum, vice versa, è strumento eccezionale e, in un certo qual modo, "atipico".

Ne deriva che non c'è nulla di male a disciplinarne il funzionamento e la portata, come tu stesso, del resto, scrivi.

Nel dettaglio io credo fermamente che il risultato non sia stato determinato, neppure di lontano, dalla consapevolezza dei quesiti, bensì dalla voglia di mandare un segnale al Governo.

Per quel che ho visto io, almeno, ho avuto quest'impressione.

Sempre nel dettaglio credo che "l'uomo della strada" non abbia competenze e capacità per affrontare questioni come il nucleare, soprattutto dopo fukushima.

 

La ragione vorrebbe, invece, che questioni anche molto tecniche , se coinvolgenti aspetti non secondari della vita di ciascuno (e non la taratura degli ammortizzatori...)

venissero adeguatamente ed efficacemente resi più che comprensibili anche a chi non sia competente.

Come professionista in ambito più che specifico (medico-chirurgo) io sono obbligato a spiegare al mio paziente la patologia, la diagnosi, la terapia, le indicazioni e le controindicazioni di questa, con parole accessibili alle capacità dell'interlocutore.

Si chiama "consenso informato" il viatico che il paziente mi concede al fine di curarlo.

Vedo una buona correlazione tra questa mia esperienza personale e le informazioni che un cittadino divrebbe avere a riguardo di questioni "tecniche" ma importanti come quella, per esempio , ell'energia nucleare e dei suoi vantaggi e svantaggi.

siamo elettori adulti a sufficienza, o si vorrebbero avere elettori-bambini da sottrarre al giudizio di merito...?

 

in blu le risposte :wink:

 

dovresti essere contento, da domani si potranno costruire centrali nucleari :wink:

 

ma non erano tutti e 4 abrogativi?