esatto in ogni caso se io o qualsiasi imprenditore evade è perchè ha dei soldi in nero in cassa...se tutti richiedono la fattura o lo scontrino al bar/pizzerie etc etc nessuno può evadere...il fatto è che sentirsi dire signora questo lavoro costa 12.000 € in fattura e in nero 9000 tutti vanno per i 9000...senza calcolare i rischi che ci potrebbero essere...solo dal fatto che uno si può far male! prova a parlare che per dipingere una casa all'esterno devi fare un POS...che costa 1000 € a me...ti guardano come se fossi un ladro
purtroppo chi non a mai provato a mettersi in proprio non potra' mai capire che spese ci siano dietro
sai benissimo Cristiano che abbandonare la propria ditta e quello che hai creato con anni di sacrifici non è facile...e te lo dico perchè tempo fà mi è toccato in prima persona molti imprenditori tengono duro...piuttosto guadagnano meno dei loro dipendenti ma ci provano e cercano di uscire dalla crisi...poi se i debiti in banca aumentano e si vuol fare l'impossibile, allora li venderei tutto...ma sarebbe sempre una sconfitta...imho
Lungi da me il pensare che imprenditore equivalga ad evasore, e con la professione che faccio ne ho quotidiane dimostrazioni. Il problema però è che siamo in Italia, e come in ogni condizione reale, c'è sempre chi si affianca simulando, posso dire con cognizione di causa che alcuni risultati dell'applicazione degli studi di settore sono notevolmente inferiori ai guadagni reali (talvolta sotto il 50%), nonostante questo molti non ne vogliono sapere di adeguarsi, e tutti gli anni chiudono in perdita o con un utile minimo. Non è improbabile, è semplicemente impossibile che si mantenga in piedi un'attività che per anni (non intendo due o tre, ma in taluni casi oltre i dieci) non produce reddito, o che produce redditi da pensione sociale. Sono uno di quelli che ha sempre pensato che le imposte in Italia siano enormemente esagerate, soprattutto se si considera la qualità e la quantità dei servizi. C'è da dire però ad onor del vero che spesso quelli che si lamentano di più di questa situazione sono proprio coloro che le pagano in misura minimale o che non le pagano affatto, quando uscirono pubblicamente i dati delle dichiarazioni dei redditi, si scoprì che un orefice mediamente guadagna meno di un operaio qualificato, e che oltre il 70% delle imprese individuali dichiara meno di 10.000 euro l'anno, ti sembra una cosa possibile?
quoto credo che la triste realtà nell'80% dei casi è questa. Un imprenditore puo' essere anche bravissimo ma se alla fine del mese si vede arrivare il 50% degli insoluti poco puo' farci. Mi capita in questi giorni di valutare il bilancio di un'impresa artigiana molto ben strutturata, con 15 dipendenti. Purtroppo il costo fisso piu' elevato è la manodopera e piu' volte in sede di analisi, mio malgrado, ho consigliato all'imprenditore di tagliare tali costi per ristrutturare l'azienda. L'azienda pur di non tagliare ha stretto i denti e ha lavorato pure in rimessa pur di non disperdere personale. Ci sono anche queste realtà e dobbiamo tanto di cappello a questo tipo di imprenditori /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
ma caxxo!! Se puoi permetterti di pagare 600 euro di bollo per una macchina che usi solo d'estate nel weekend (e vorrei vedere quanti week end la usi!) .... Che lo strumento vada rivisto ok, ma non esageriamo su'!!! Un 3000cc con 1200 euro al mese per usarlo nei we d'estate!!??
ah che poi c'è da dire che il software pondera pure i mesi di possesso e la % di sostenimento delle spese. Se si riesce a dimostrare che lo si usa solo d'estate si puo' mettere "utilizzo 3 mesi" /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
tu non te ne rendi conto, ma se domani mi offrissero un lavoro da dipendente a tempo indeterminato a 1200 euro netti al mese, ci metterei la firma. il problema casomai è trovarlo. per il resto del 3.0 e i 1200 euro al mese, ho già ironizzato sopra
Io non faccio il dipendente. Non so dove sia "Great Island", ma dalle mie parti c'è carenza di lavoratori specializzati, mentre non c'è lavoro per i "tuttologhi". Un mio cliente cercava per una propria ditta che ha ottenuto una licenza di trasporto conto terzi un dipendente munito di patente che avesse i requisiti per fare il preposto alla ditta, ed era disposto a concedergli il 50% oltre la retribuzione da CCNL, per trovarlo ha dovuto fare i miracoli. Prova a mettere un annucio per un pizzaiolo o per un cuoco con retribuzione da CCNL del settore, vedi se risponde qualcuno.
dalla circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 49/2007 "3. SEGNALAZIONI CENTRALIZZATE PER LA SELEZIONE Per fornire agli Uffici strumenti di ausilio alla selezione di posizioni soggettive che rilevano ai fini dell’accertamento sintetico, sono state effettuate a livello centrale specifiche elaborazioni disponibili nell’ambito dell’applicazione LISTE INTERATTIVE (F.I.S.CO. – Selezione e programmazione). 3.1 Lista selettiva AU “Autovetture” È stata elaborata una nuova lista selettiva (criterio AU “Autovetture”), di tipo sperimentale, con la quale sono segnalate le persone fisiche che, sulla base dei dati forniti dalla Direzione Generale della Motorizzazione, risultano aver immatricolato nell’anno 2003 autovetture di potenza fiscale uguale o superiore a 21 CV e per le quali il “reddito complessivo netto convenzionale” per i periodi d’imposta 2002 e 2003 è risultato non coerente per almeno un quarto con il reddito imponibile dichiarato per i medesimi periodi d’imposta. È necessario precisare che il “reddito complessivo netto convenzionale” è calcolato, per la quota “patrimoniale”, ai soli fini della selezione per il biennio 2002-2003, sulla base del listino dei prezzi della rivista Quattroruote, mentre, per la quota “gestionale”, riferibile solo all’anno 2003, è calcolato sulla base dei coefficienti presuntivi, di cui al Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 5 aprile 2005. Nell’allegato 1 sono illustrati i criteri di elaborazione adottati e gli elementi informativi di corredo a supporto della selezione." gli accertamenti non li fanno a capocchia /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Posso farti se vuoi un altro esempio di situazione che va a contraddire apparentemente i miei commenti: io potrei avere una DB4 Zagato che sia radiata e che uso solo su circuiti privati... per il redditometro non indicherebbe reddito, ma per mantenersi un giocattolino del genere e girarci su pista servono dei bei soldini. Ma questo conferma una cosa: per mantenere un'auto d'epoca di un certo tipo, servono tanti soldi. Ora se si tolgono le auto d'epoca dal conto, il problema è che o si tolgono tutte o non se ne toglie nessuna. Se tolgo la Ritmo, non posso non togliere la Miura. L'unica soluzione sarebbe agganciare il reddito presunto dato dal possesso di un'auto d'epoca a un coefficiente più realistico, come ad esempio la valutazione della vettura. E qui sta a mio parere all'ASI e ai club fare pressione per arrivare a una soluzione che non metta nei guai gli appassionati che fanno sacrifici per la passione e al contempo non offra soluzioni facili a chi invece spende migliaia di euro non dichiarati. Come ho detto in un post precedente, non è uno strumento perfetto, tanto che ad esempio non ci rientrano altre cose che costano più di un'auto d'epoca, ma è uno strumento che ha una sua validità. E approposito di essere realisti, tu cosa pensi della signora del caso in questione ? E' un'appassionata che ha una Jaguar che usa pochissimo e non ci spende dietro niente ? A me così a naso da l'idea di una che si ritrova intestate le auto del marito perchè per qualche motivo il marito non voleva far apparire le auto come di sua proprietà.. magari proprio perchè non voleva farsi notare dal redditometro... PS: il tutto detto da uno che di mestiere da il libero professionista, quindi uno di quelli che a sentire molti il redditometro dovrebe non volerlo...
anche chi va in pista con la macchina deve temere!! Con il redditometro del 2010, inoltre, si sono aggiunti ulteriori elementi indicativi di reddito, come la frequentazione di centri benessere, la partecipazione ad aste, la disponibilità di riserve di caccia o pesca, l’iscrizione a circoli esclusivi o a scuole private, gli hobby costosi quali la partecipazione a gare automobilistiche, a rally o a competizioni di motonautica. Senza dimenticare, infine, le spese sostenute per pagare lo stipendio alla colf e al personale domestico. La lista è lunga, insomma. E trova spesso la sintesi in un’ultima, importantissima categoria di ispezioni effettuate dall’amministrazione finanziaria: quelle sui conti correnti. L’Agenzia delle Entrate o la Guardia di Finanza possono infatti scandagliare a fondo anche i depositi bancari posseduti da un cittadino, per verificare quali sono le sue disponibilità liquide. Una volta acquisiti tutti questi dati, il fisco calcola un “reddito presunto” del contribuente.