Però se come Agente di commercio compri una vettura con imponibile 50K euro puoi detrarre solo l'80% di 25K cioè 20K, quindi la parte indetraibile dovrebbe essere 30K che nello spesometro non contano perchè si tiene conto solo della quota ammortizzata nell'anno (25% di 20K ), ma nel redditometro?
redditometro e cv fiscali? Io parlo di spese di gestione e non di acquisto visto che quest'ultimo difficilmente può essere contestato come incremento patrimoniale (chi è che compra auto con denari non documentati?)
(mi spiego meglio, ieri rispondevo con l'iphone) voglio dire che credo sia difficile che gli uffici vengano ad utilizzare il redditometro per contestare l'acquisto di un'auto aziendale. Questo perchè solitamente la si acquista con denaro "bianco" o con finanziamenti essendo un'operazione da registrare in contabilità. Detto cio' le sentenze bisogna secondo me sempre ponderarle rispetto al caso in esame e non generalizzarle come spesso si fa per fare il titolone sul giornale. Quella sentenza della Cassazione in effetti potrebbe riferirsi all'acquisto di un'auto di grossa cilindrata effettuato a fronte di redditi di impresa non certamente sufficienti a poterla pagare. Lo strumento deputato alla verifica della congruità del reddito rispetto al bene strumentale sarebbe lo studio di settore che pero' ha un grosso limite: considera la somma fiscalmente deducibile. Per cui un'auto da 80.000 euro per lo studio di settore vale per un agente rappresentante € 20.000 e per un imprenditore € 7.200 (40% di 18.000 euro) passati a 3.600 dall'1/1/2013. E' chiaro che di fronte a un uso promiscuo dell'auto e a un esborso così elevato, in presenza di congruità dello studio di settore sia giusto utilizzare il redditometro per restante parte. Ma credo siano casi limite
Adesso ho capito meglio, infatti le mie due BMW sono aziendali e intestate a me, e il commercialista mi ha detto che rientravo regolarmente negli studi di settore, cioè congruo e coerente.
E come volevasi dimostrare [h=1]Il giudice condanna il redditometro[/h] [h=3]Sentenza ordina all'Agenzia delle entrate di non usarlo. «Decreto del ministero Economia nullo e incostituzionale»[/h] http://www.corriere.it/economia/13_febbraio_22/giudice-condanna-il-redditometro_bd256294-7cb1-11e2-a4ef-4daf51aa103c.shtml Riporto qualche stralcio E poi ma chi l'avrebbe mai detto? Amen
Nella pratica quanto e' forte la "common law" per questa tipologia di sentenze in Italia, anche se non formalmente prevista?
Ora c'è da vedere quanto questo interesserà all'AdE. Intanto ho letto di gente a cui sono stati contestati punti sulle tessere dell'Esselunga per spese non tracciabili di migliaia di euro.
Argh. Devo dire a mia mamma di smettere di chiedere i bollini dell'esselunga per le pentole dell'Alessi (peraltro... 25 euro un punto e per una casseruolina da arrosto con coperchio ci vogliono 35 punti e 23 euro... Uff)
No, no, mia mamma paga solo cash (e' poco tecnologica) e ne ha raccimolati 20 tra sorrisi e spesa. Con la carta fidaty ne prendi di piu' anche perche' contano i punti fragola.
La sentenza, oltre a fare giurisprudenza, dimostra che ci sono tutti gli estremi per una verifica di legittimità costituzionale in via incidentale. Ma poi, bastava il buon senso: come diamine si fa a dimostrare che NON si è fatta una cosa? Alle solite: per far digerire la violazione delle più elementari regole del diritto, il metodo è sempre quello di gridare all'emergenza
È un'evasora. Tecnicamente fa giurisprudenza. Il fatto è che, come sempre, se una sentenza va contro un mio ricorso, allora ok; se io mi appello ad una sentenza per ricorrere contro il redditometro, faccio prima a cominciare a cercare i soldi per pagare.
Meno male va /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> Leggi sotto. Trattasi prova diabolica /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> No, il nostro diritto (Civil Law) è codificato e la giurisprudenza si limita ad interpretarlo (o a richiedere alla Consulta, ovvero al Giudice delle Leggi, che si pronunci sugli eventuali profili di incostituzionalità di una norma). Dove vige la Common Law sono le sentenze che, di fatto, creano il diritto.
Ma quindi all'atto pratico sarà una sentenza che farà un po' di rumore, agli occhi degli interessati dimostrerà l'ovvio ma che non influenzerà l'utilizzo dello strumento stesso. O non ho capito niente?
redditometro e cv fiscali? In Italia le sentenze non fanno legge. Le sentenze della Corte di Cassazione (specie a Sezioni Unite) costituiscono un precedente di elevata autorevolezza che si può citare nel corso del giudizio, ma il giudice non è tenuto ad applicarle (ma in questo caso sarà certo il ricorso in Cassazione e la conseguente applicazione). Nella sentenza di Napoli, però, si parla espressamente di incostituzionalità (ma era ovvio). Significa che sarà relativamente facile chiedere la verifica di legittimità costituzionale in via incidentale. Insomma, hanno partorito una immane porcata ed è molto prevedibile che in sede di giudizio sarà fatta a pezzi, come già avvenuto a Napoli.