Racconti fai da te | Pagina 4 | BMWpassion forum e blog

Racconti fai da te

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da DAVIDE 73, 3 Gennaio 2010.

  1. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    :eek: addirittura! :redface:
     
  2. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Io ti vedo più tra Page e Plant ma non faccio testo

    :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  3. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    magari!!!!

    :biggrin:
     
  4. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    adesso non montarti la testa. fatte le dovute proporzioni, dicevo :wink::biggrin::mrgreen:

    @bodhi: ma vedi oaf come una groupie ?
     
  5. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    :eek: :haha :haha
     
  6. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    :eek:

    non esattamente, piuttosto come musicista a metà tra Page e Plant appunto

    :razz:
     
  7. bluemarine

    bluemarine Presidente Onorario BMW

    8.059
    5.159
    9 Giugno 2008
    Wichita KS
    Reputazione:
    1.217.031.557
    Subaru Crosstrek Limited AWD
    :confused2

    Magari Kurosawa ?..:mrgreen:

    Mo mi leggo pure per benino quello di t.a.g.

    Intanto beccatevi quest'altro...:razz:
     
    Ultima modifica di un moderatore: 7 Gennaio 2010
  8. bluemarine

    bluemarine Presidente Onorario BMW

    8.059
    5.159
    9 Giugno 2008
    Wichita KS
    Reputazione:
    1.217.031.557
    Subaru Crosstrek Limited AWD
    West Virginia

    Continuano a ribaltarsi come trottole impazzite sotto le lenzuola che si agitano come onde di un mare in tempesta. Sembrano ignorare la mia presenza ma io mi tengo discretamente in disparte.

    Guardo fuori dalla finestra. Nessuno. Nessun nemico. Ma io so che sono là, nascosti dietro gli alberi.

    Lei è molto bella , con lunghi capelli biondi che lascia cadere su di lui che giace sotto.

    Sembra una valchiria che cavalca un moro stallone ansimante.

    Lui è muscoloso , aitante e vigoroso. Ah... che braccia sottratte alle armi !

    Ma che cosa son venuti a fare qui?

    Non lo sanno che fischiano le pallottole ?

    Proprio nel muro sopra di loro, sotto la tapezzeria, c’è ancora la pallottola che mi sfiorò la testa e per poco non mi uccideva.

    La stanza è al buio, illuminata appena dal rosso riflesso di quella strana scritta che qualcuno ha messo all’esterno. Motel. Bah...

    Finiscono di amoreggiare. Lui si accende una sigaretta.

    Mi avvicino. “Che fai idiota !” –gli urlo- “ vuoi farti localizzare dal nemico ??”

    Non mi sente e fa finta di non vedermi. Lei sembra aver freddo. Si guarda attorno e poi si veste alla svelta, come fosse improvvisamente spaventata.

    Escono entrambi e salgono su di quella carrozza puzzolente con quattro ruote.

    Ma dove andate ? Fra un po’ il nemico vi gonfierà di pallottole.

    Guardo ancora nell’oscurità. Nessuno yankee in vista in questo bosco sperduto della Virginia.

    Ma io so che sono lì, che spiano me, unico sopravvissuto del mio plotone.

    Entra una donna che riassesta la stanza. Qui son tutti matti. Siamo in guerra e tutti si comportano come se niente fosse.

    Entra un’altra coppia che comincia a spogliarsi. Ma dove siamo quì ? Eh ?? In un bordello ?

    Mi ignorano, fanno finta di non vedermi, manco fossi un fantasma.

    Ma quando arrivano i rinforzi del generale Lee ?

    Sono 145 anni che li aspetto.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 7 Gennaio 2010
  9. SenzaUnaBMW

    SenzaUnaBMW Direttore Corse

    2.035
    127
    26 Febbraio 2009
    Reputazione:
    55.036
    =18 :D
    Bellissimo.
     
  10. bluemarine

    bluemarine Presidente Onorario BMW

    8.059
    5.159
    9 Giugno 2008
    Wichita KS
    Reputazione:
    1.217.031.557
    Subaru Crosstrek Limited AWD
    Un po' "buttato giù"...andrebbe limato un po'....:redface:
     
  11. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    giusto qualche limatura qua e là ma molto bello =D>
     
  12. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Odio perdere tempo esclusivamente quando non ho un c a z z o da fare

    :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  13. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    l'attesa

    “Apri la porta. Non accendere la luce. Siediti sul letto”

    Istruzioni dettate per iscritto, quasi comandi; incisi nella tua mente.

    “Vuoi giocare con me?”

    E’ iniziato così, per caso, un pomeriggio frenetico d’inverno, in un di quei giorni dove in ufficio il ticchettio delle tastiere diviene la colonna sonora della tua vita. Un caffè, una chiacchiera con i colleghi, oppure una chiacchiera con uno sconosciuto.

    E’ così che una tastiera diviene l’amplificatore delle tue emozioni.

    “Vuoi giocare con me?”

    Chi sarà mai quest’uomo? Che naso avrà, che capelli avrà, che mani avrà? Dita lunghe e sottili o mani grosse e pelose da salumiere ?

    Ma sa accarezzare con le parole, sa titillare i tuoi pensieri, le tue fantasie da segretaria annoiata.

    Ed ora sei seduta su un letto sconosciuto di un motel sconosciuto ai margini della tangenziale.

    E ne accarezzi le coperte; è come se le dita potessero cogliere l’essenza della tela delle lenzuola e dei mille amanti e delle passioni e dei succhi che sono stati dispersi lì sopra.

    Respiri il buio a narici dilatate, come un animale impaurito, eccitato.

    Lui dov’è?

    Di lui sai solo il nome. Forse.

    Che odore avrà ? Forse di bacello di vaniglia come i gelati che prepara o di grasso, di olio di motori come le macchine che ripara?

    E come sarà il suo tocco mentre aprirà il tuo fiore che stilla miele? Ti palperà la carne tastandola come un macellaio, soppesandola, valutandola? O ti inciderà i seni morbidi con i bordi dei suoi occhialini dorati da avvocato?

    Di lui sai solo il nome. O no?

    Eppure mai, neppure un istante hai pensato di tornare indietro.

    Ti sei preparata per lui, hai reso morbida e profumata la tua pelle con il latte e l’olio di mandorle dolci, hai lavato i capelli asciugandoli in riccioli leggeri, ti sei rasata l’inguine, seguendo piano il contorno delle labbra, per non tagliarti, perché così sei più aperta, più vulnerabile, dannatamente esposta allo sguardo di lui.

    Il buio ora ti è noto. Le pupille dilatate sono pronte a cogliere qualsiasi movimento, uno spostamento d’aria. Tutti i tuoi sensi sono allertati.

    Là nell’angolo, forse una poltrona.

    Un respiro.

    “Stai seduta, non stenderti”

    La voce è quella di un uomo giovane, abituato a farsi ascoltare, modulata, carezzevole ma autoritaria.

    “Ora ti bendo e poi accendo la luce”

    “Voglio guardarti”

    “Voglio guardare la tua pelle che si increspa ed i capezzoli che si rizzano contro la stoffa sottile della camicetta mentre aspetti”

    Aspetti? Cosa aspetti?

    Che la paura ti secchi la gola, il cuore pulsi nel tuo ventre… perché sei solo anfratti; teneri morbidi, umidi, odorosi, vulnerabili anfratti in attesa.

    L’attesa Quello che importa è l’attesa, la proiezione del piacere che verrà. Forse.

    “Vuoi giocare con me?”

    Forse.
     
  14. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    La voce

    alzo gli occhi dal libro… “però, che pirla quel charles… ogni volta che rileggo la sua storia, emma mi fa sempre più compassione. in fondo non chiedeva molte cose, ed erano più che lecite… aspirare ad uno stile di vita meno mediocre dovrebbe essere l’aspirazione di tutti”.

    i lecci sfilano sfocati, veloci, aldilà del finestrino appannato. le vibrazioni e gli scarti del treno producono un effetto soporifero ed onirico: fra un’ora sarò a ravenna, quella voce avrà un volto.

    era cominciato per caso, cinque o sei mesi prima. una telefonata di lavoro, una voce calda e femminile… “si, signor roberto, possiamo spedirle il materiale in settimana”

    in quel rapporto freddo e professionale si era presto insinuata una strana vena di dolce malizia. sempre più, fra il prezzo di un’apparecchiatura e l’altra, fiorivano discorsi dei generi più disparati: se all’inizio si parlava banalmente delle diverse condizioni metereologiche di ravenna o di cagliari, ora si discorreva della vita e dell’amore.

    quella voce, quella voce aveva in se la bellezza del mondo, non si poteva che restare ammaliati, storditi come da un bicchiere di buon moscato di troppo…

    “questa è veramente una splendida anima, pensavo. è triste saperla tanto insoddisfatta, immalinconita e chiusa nei confronti dei sentimenti e delle pulsioni d’amore”.

    in quei mesi la confidenza reciproca sostituì la diffidenza, come – qualcuno che scrive bene, scriverebbe - il tiepido sole primaverile scioglie il manto gelato al mattino. ci eravamo raccontati tutto e di tutto, le nostre vite, i nostri sogni, alcuni realizzati, la maggior parte inevitabilmente infranti. non ero mai stato in sintonia così con nessuno, pensavo, con un senso di colpevolezza verso mia moglie che mi procurava un disagio quasi fisico.

    ma ecco finalmente la stazione. impaziente, salgo su un taxi ed indico quell’indirizzo della zona industriale che, forse, avrebbe cambiato la mia esistenza.

    “buongiorno. sono roberto tag, c’è la signorina elisa ?”

    la receptionist mi squadra incuriosita e perplessa

    “veramente… è andata in pensione giusto avant’ieri”

    “ma come, in pensione ?! io volevo… senta, mi darebbe il suo indirizzo” esclamo, stupefatto e con la voce lievemente alterata

    “non posso, sa, la privacy…”

    e questa caz.zo di privacy, penso. come sempre, rompe le scatole alle persone perbene, ma mai che ci protegga dai veri importuni, compagnie telefoniche, mobilifici e quant’altro ci rompa le scatole fino alle undici di sera.

    imbarazzato e senza parole, volto le spalle senza neanche salutare.

    “ed ora, che faccio ?” penso, dirigendomi verso la fermata dei taxi. un momento, sono in italia, perbacco… trovo un giovane fattorino che esce di corsa.

    “senta, scusi se la disturbo… avrei bisogno dell’indirizzo di una sua collega, sa… cose da uomini”

    il ragazzo mi guarda, e con l’aria di uno che ha capito - anche se non ha capito un caz.zo - tende la mano, nella quale faccio comparire una banconota. “aspetti qui, vedo cosa posso fare”.

    dopo cinque minuti esce e mi porge un foglietto. “buona fortuna” mi dice, con uno strano sorriso.

    mi avvio. è primavera, e l’aria è densa di molesti moscerini in amore. sono milioni, chiunque avesse l’idea di aprire un motel per moscerini farebbe una fortuna (questa l’ho rubata a stefano benni, non ho saputo resistere ).

    suono, finalmente, ad un’anonima porta di un anonimo quartiere romagnolo di provincia. l’aria puzza di porcilaia, ma a me sembra di trovarmi in provenza, fra campi di lavanda, tipo - avete presente - il film “un’ottima annata”.

    mi apre una splendida donna bionda sulla trentina. in contemporanea si apre un sorriso panoramico sul mio viso, per il 90% opera della mia mamma, per il restante % opera del mio dentista giuseppe.

    ma come, penso, in pensione…

    “buongiorno elisa, finalmente ti conosco… sono roberto”

    “lei cerca sicuramente mia madre. la chiamo subito”

    il sorriso mi si gela. seguo la valchiria romagnola dentro casa.

    “ciao roberto, sapevo che mi avresti trovato. ”

    è la voce. quella voce che al pari delle sirene di ulisse mi aveva attratto. ma la voce, quella voce sulla quale avevo stupidamente costruito una realtà futura fatta di passione, viaggi, avventure, una vita migliore, appartiene ad un’esile figura costretta su una sedia a rotelle.

    “elisa, che piacere." cerco di camuffare lo sconcerto… ma comunque sento di provare affetto per quella creatura rattrappita

    “non fare il furbo. ora capisci perché non ho mai accettato di incontrarti. in un altro tempo, in un’altra vita sarebbe forse stato diverso… ti chiedo scusa, ma non ti ho mai mentito. eravamo, siamo, due foglie sbattute dal vento che cercano di prendersi, nulla più. il destino ha deciso che tutto dovesse restare virtuale, ed ora tutto finisce qui. adesso vai e non cercarmi più. non cercare altrove ciò che già hai nella tua casa”.

    bocca chiusa, stomaco contratto, prendo la via del ritorno.

    nella sala d’attesa dell’aereoporto cerco di ricomporre il puzzle dei miei pensieri quando squilla il cellulare. è la voce.

    “pronto”

    “elisa… come stai” balbetto senza sapere a questo punto cosa dire, come comportarmi…

    “no, sono la figlia. senta, volevo dirle… guardi che se capita da queste parti ci… mi farebbe piacere incontrarla di nuovo”

    “ehm… va bene, ci penserò” mi balena l’immagine del suo corpo, che avevo ammirato colpevolmente.

    dopo un volo che mi sembra quasi il destarsi da un sogno, uno di quei sogni che, la mattina, ti lasciano esausto, insoddisfatto e triste, arrivo a casa. è ormai quasi mezzanotte, trovo la tavola apparecchiata in cucina ed un biglietto…

    “scusa se non ti ho aspettato, morivo dal sonno. nel forno ci sono le lasagne ai porcini che ti piacciono tanto, basta scaldarle cinque minuti”.

    non ho fame, non ho sonno. che razza di uomo sono ? in fondo voglio bene alla mia donna, anche se la passione si è tramutata via via in un’alternarsi di affetto ed indifferenza, indotti dal quotidiano. “ecco ! è il quotidiano che bisogna sconfiggere, è lui il nostro nemico. è un luogo comune, è troppo semplicistico, è un alibi, è la verità… ?”

    perché mi vengono in mente le parole di mogol “lo scopriremo solo vivendo”. maledizione, voglio uscire da questa trappola. vado in camera, annuso in silenzio i suoi capelli, mi concentro su ciò che sento…

    sì, riesco a sentirla. un’esilissima fiammella mi scalda ancora proprio lì, fra il cuore e lo stomaco. basterebbe un soffio per spegnerla definitivamente, ma non lo farò.

    non tornerò più a ravenna
     
  15. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    leggo solo ora che io e goldie abbiamo avuto un spunto simile, che abbiamo però sviluppato in maniera diversa. :wink:

    se posso permettermi, lo stile di goldie mi ricorda anais nin =D>
     
  16. bluemarine

    bluemarine Presidente Onorario BMW

    8.059
    5.159
    9 Giugno 2008
    Wichita KS
    Reputazione:
    1.217.031.557
    Subaru Crosstrek Limited AWD
    Complimenti a tutti e due ! =D>=D>=D>
     
  17. DAVIDE 73

    DAVIDE 73 Amministratore Delegato BMW

    2.902
    114
    22 Febbraio 2009
    Reputazione:
    2.473
    330 XD E91
    Ieri ho avuto problemi di connessione, dunque ho latitato.

    Vedo che il 3D si arricchisce di nuovi contributi, tra l'altro è graditissima la partecipazione di Goldie, col suo pruriginoso racconto all'Anais Nin :cool:

    Ormai Blumarine e t.a.g sono degli ''aficionados'' e la qualita' dei loro corti è come sempre notevole. Tanto che mi sento quasi un pirla a continuare la mia saga ''Holocaust 2012...'' ma tant'è, odio le incompiute...Vorra' dire che infarciro' i seguenti capitoli di scenari ancor piu' truculenti e sgradevoli, tanto che leggerli avra' lo stesso effetto di una cena a base di ostriche al mercurio :mrgreen:

    Un BRAVO a tutti quanti =D>
     
  18. SenzaUnaBMW

    SenzaUnaBMW Direttore Corse

    2.035
    127
    26 Febbraio 2009
    Reputazione:
    55.036
    =18 :D
    =d>

    =d>
     
  19. DAVIDE 73

    DAVIDE 73 Amministratore Delegato BMW

    2.902
    114
    22 Febbraio 2009
    Reputazione:
    2.473
    330 XD E91
    Va bene,ecco un barlume d'ispirazione che s'affaccia timido, cerchero' di coglierlo.

    Capitolo II, seguito:

    [​IMG][​IMG]

    ''Ormai il genere umano aveva subito tali e tante perdite che pareva di essere tornati indietro di 300 anni. Mancava praticamente tutto.

    Ma non era ancora finita.

    In un sobborgo di Sofia, un nugolo di indigeni era disposto a cerchio, incitando i propri cani al combattimento. Un ceffo storpio con il viso di chi non ha mai visto il Sole che nasce, raccoglieva scommesse dall'altro capo del vicolo.

    I due cani iniziarono a scrutarsi, a raspare il terreno, con gli occhi intrisi di cieca ferocia. Le cicatrici rimarginate rendevano le loro figure ancor piu' truci e sinistre. Vegeta, questo il nome del Pitbull sulla destra, era considerato il campione dell'Est, mentre El Cid, l'altro Pitbull, era lo sfidante n1. Un cane di corporatura media, di un bel rosso scuro, con una ''gameness'' ed una quantita' di stamina da riempire un barile. I muscoli ed i nervi parevano fuoriuscire da quella pelle sottile. Ormai i cani erano pronti ad azzannarsi, i loro aguzzini sciolsero le catene ed il fiato che fuoriusciva dalle loro narici pareva lo sbuffo infuocato dei draghi dell'Orlando. I cani si lanciarono l'uno contro l'altro, ma non si toccarono nemmeno, si annusarono, poi si accucciarono. Gli astanti non capirono, erano gia' pronti con le loro fruste ed i loro pungoli ardenti. D'un tratto i due animali si destarono, memori di anni d'angherie e di una vita di dolore e soprusi. Si scagliarono contro chiunque fosse loro innanzi. Vegeta azzanno' lo stinco di Mikhajl Zenovo, spezzandoglielo di netto. L'uomo cadde pesantemente a terra tra urla di dolore, mentre il cane, dagli occhi senza vita come quelli di uno squalo, attacco' alla gola. Rimase in posizione di presa sin quando l'ultimo schizzo di sangue si trasformo' in un debole rivolo, inutili furono i tentativi di staccarlo. D'altra parte l'uomo lo ha selezionato apposta, no?! Nel frattempo El Cid era riuscito a raggiungere lo storpio. Con la potenza e l'agilita' tipici dei migliori Pitbull in standard ABDA afferro' il fianco dell'uomo, poi il ventre, giacche' i visceri iniziarono a fuoriuscire prima ancora che quell'uomo meschino cadesse a terra. Poi El Cid rivolse immediatamente le sue attenzioni verso un paio di ''colleghi'' armati di bastoni e coltelli. Avrebbero dovuto saperlo che il Pitbull, quello vero ( non i cremini edulcorati che si vedono nei parchi) non è che non senta dolore. Ma il dolore stesso ne aumenta l'adrenalina rendendolo un'arma micidiale. Le bastonate s'infrangevano contro un essere di granito ed acciaio, i coltelli si spezzavano a contatto con i muscoli ipertesi, pompati d'adrenalina. Cercarono di fuggire rivolgendo le schiene ai due animali. Ma il Pitbull corre come il vento. I cani raggiunsero gli uomini e ad uno ad uno ne fecero carne da macello . A Gorby strapparono la mascella mentre con gli stinchi amputati cercava di far leva sull'asfalto, la maggior parte mori' dissanguata a causa dei morsi alle arterie femorali, altri si videro sfilare la spina dorsale quasi fossero pesci disliscati . Rimaneva solo piu' il padrone di Vegeta, eccolo li', spalle al muro, solo contro 2 animali, con la morte negli occhi; tuttavia Renko, questo il nome del bulgaro, tento' di richiamare Vegeta, fece scoccare la frusta, prima in alto, poi sul cane. Quest'ultimo rimase li' fermo, a farsi frustare per un po', impassibile, nessuno seppe mai il perche'. All'improvviso si scaglio' contro l'uomo. Ed il sangue dell'aguzzino si mischio' presto con la polvere.

    I 2 Pitbull uscirono dal vicolo ed incontrarono una giovane donna, incinta oramai di parecchi mesi. Si mise a correre impaurita, ma i cani la raggiunsero presto. Ne dilaniarono le carni, il feto fuoriusci' col suo corollario di liquidi viscidi e schifosi, la placenta pareva la chiara d'un uovo stantio. Se ne cibarono, mentre la giovane agonizzante si spegneva senza un lamento, gli occhi sbarrati al cielo, a chiedersi il perche'. Due ragazzini videro la scena e cercarono riparo oltre un'inferriata. Nella concitazione uno dei due rimase infilzato dalle lance appuntite, l'altro venne afferrato per il risvolto delle braghe e tirato giu' a forza. Il suo cranio fu fracassato a morsi, come una noce, ed il cervello succhiato via come un'ostrica di Bretagna.

    Ormai era chiaro che i cani avrebbero continuato cosi' sino alla fine,comandati solo da Madre Terra e dal rinnovato spirito d'autocoscienza. Giunsero poi nei pressi d'un ospedale, una struttura povera e dismessa, ma ancora gravida di pazienti. Nessuno seppe mai con esattezza cosa accadde la' dentro, ma pare che il boato che segui' fu dovuto all'esplosione di una bombola d'ossigeno. Uno dei due animali l'addento' ed esplose. Dell'altro non si seppe piu' nulla.

    Da quel giorno, chiunque possedesse un cane era gia' morto. Solo che non lo sapeva.''

    Prossimamente ''su questi schermi'': Capitolo III, la battaglia finale delle fiere selvatiche.

    P.S Quelli in foto sono 2 tra i migliori Pitbull al mondo, quello alla catena, Rusty, è stato bloccato solo per poter essere fotografato, niente paura. Questi cani sono usati in Pet therapy e come cani da difesa. Ma necessitano d'addestramento, perche' generalmente il Pitbull teme l'uomo, a differenza dei cani da pastore.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 8 Gennaio 2010
  20. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    davide, non sottovalutarti. sono certo che in molti leggiamo i tuoi scritti con piacere ed attenzione :wink:

    fruga dentro te stesso, amico
     

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