Bel topic! Ci sarebbero tante cose da dire, ma alcune son verità assolute o quasi, e cioè: Ci vuole molto per guadagnare fiducia, ci vuole poco per perderla, ed è bello averla. Detto ciò ognuno la manifesta o la sviluppa in diversi modi, chi la dà subito e chi aspetta prima di fidarsi, chi tira una croce su chi tradisce la fiducia e chi perdona e dà una seconda chances... Insomma siamo tutti diversi e ragioniamo secondo criteri diversi... Personalmente sono uno che aspetta un po' prima di fidarsi di qualcuno, visto come gira il mondo il proverbio che dice "fidarsi è bene non fidarsi è meglio" mi pare non troppo fuori luogo.... Una volta che mi fido di una persona però divento aperto e cerco io stesso di mostrarmi degno della sua fiducia, stando attento io per primo a non tradirla.... Poi dovrei dire anche che la fiducia che do agli altri dipende dalla relazione che ho con loro, ad esempio considero alcuni amici ma devo stare attento a confidare loro le mie cose personali, con altri ho un legame meno stretto ma posso sentirmi libero di parlare di tutto, ecc... Le persone di cui mi fido ciecamente le posso contare sulle dita di una mano.
:wink: Non è "pesante" vivere i rapporti con questa "certezza"? Come fai a dare una fiducia a tempo certo che il tempo prima o poi scadrà?
no, per nulla. è molto peggio vivere sulla propria pelle la mancanza di quella che ritieni incondizionata. sia chiaro, non è che se ti aspetto alle 10 e arrivi in ritardo alle 11 ti sparo e non si tratta di "scadere", chi merita fiducia in un certo senso "deve confermare di meritarla", tutto qui. non è un interrutore che una volta acceso rimane tale :wink: quella che considero fiducia NON è per piccolezze.:wink:
Se si viene traditi allora ecco che scatta la punizione. Davvero è così per voi? E davvero è giusto che sia così? Voglio dire: Se tradisce la vostra fiducia una persona che amate, davvero non siete in grado di perdonare? Quella persona diventa davvero "carne morta"? Non concedete alcuna altra possibilità? Sinceramente, dai, ne siete davvero in grado se a tradire la vostra fiducia fosse vostra moglie o vostra madre? vostro padre? Ed è giusto che sia così? E' giusto non conoscere il perdono? Io credo che punire una persona è necessario, per farle comprendere l'errore che ha commesso. Ma rendiamoci conto che punire è molto semplice.. ..invece è molto più difficile perdonare. Bisogna essere molto più forti per perdonare. E soprattutto, mentre la punizione fa star male anche chi la infligge a una persona amata, il perdono fa star bene, riempe di gioia. Come la vedete?:wink:
io sono per perdonare gli sbagli. proprio perchè l'uomo è fallace. tradire la fiducia difficilmente è fare un errore: è o la somma di grandi errori, o di un errore davvero imperdonabile.saresti un idiota a commetterlo. in quel caso..beh "non servi" scusa la crudezza, masi fa x aprlare :wink:
Sono sempre stato rimproverato da coloro che mi stanno intorno - sul lavoro come in famiglia - di eccessiva discrezione. Come ho già detto sono afflitto da riservatezza ossessiva compulsiva e nonostante questo mi sono beccato anche io le mie brave delusioni. Per evitare di giudicare affrettatamente e/o sulla base di questa mia prudenza le persone mi sono imposto di non formarmi giudizi sugli altri prima di averli conosciuti e soprattutto di non ascoltare le sirene che descrivono questo o quel personaggio. Il mio giudizio è sempre il risultato di una interazione con l'altro. Una volta conquistato il merito per quella persona sono disposto a far tutto:wink:
questo lo faccio ovviamente anche io.e, a maggior ragione, lo faccio proprio per consocere chi ho davanti, dando una "fiducia iniziale" il mio, per lo stesso motivo di cui sopra, ovviamente idem ecco, per me non esiste "una volta che..." c'è uno scambio continuo, imprescindibile.
Il perdono e la punizione sono altre cose per le quali ognuno di noi ha scale di giudizio differenti. Nel mio caso la punizione è la perdita della fiducia conquistata. Varrà poco per lui/lei; vale molto per me! Non porto rancore e posso continuare a frequentare una persona che non stimo più. Ma è certo che non sarò mai disposto a credergli di nuovo. Sul tradimento della propria donna - anche qui mi sono espresso più volte - so essere indulgente. Qualche esempio: mi hai tradito per il piacere della carne = è una tentazione che colpisce tutti o quasi gli esseri umani e molto probabilmente colpirà anche me; quindi analisi e indulgenza mi hai tradito perché non hai rispetto dei sentimenti = con me hai chiuso per sempre; la punizione sarà avermi perso perché so quello che valgo mi hai tradito perché innamorata di un altro = l'amore è un sentimento troppo necessario per rinunciarvi; non ero io l'uomo giusto, vivi la tua vita e sii felice, non ti porterò rancore e se avrai bisogno di una spalla su cui piangere sai che la mia sarà lì a consolarti.
ci vuole davvero tanta forza e un cuore grande per portare avanti con i fatti le cose che hai appena detto... il tradire i sentimenti lo condivido,per gli altri non so se avrei quella forza....in ogni caso hai la mia stima! :wink:
E' dura, molto dura, ma è quello che viene naturale quando capita a solo uno dei due di innamorarsi di un altro/a. E comunque sotto sotto rimane sempre la speranza di un "ritorno". E' solo il tempo che può "migliorare" le cose.
Ma tradire la fiducia può anche non esser frutto di un errore, ma esser un qualcosa di voluto. O meglio, si vuole tener un comportamento che viola la tua fiducia, non si vuole tradire direttamente la tua fiducia. Anche in questo caso "nessun perdono nessuna pietà"? Forse hai ragione tu, sto solo riflettendo..:wink: Reppata necessaria.:wink: Questo ragionamento mi sembra un po' troppo matematico. Facile farlo a mente fredda, quando si è lucidi, ma quando invece la persona che ami tradisce la tua fiducia (non necessariamente "ti tradisce" nell'accezione comune del termine) fai lo stesso ragionamento? Molto "teutonico" direi...:wink:
io non direi che sia matematico,anzi....non conosco nessuno che a mente fredda dica di perdonare un'altra persona a quei livelli!
Però solo a mente fredda riesci a valutare perfettamente se ti ha tradito perchè: - piacere della carne - non rispetta i tuoi sentimenti - innamorata di una altro. Non lo trovi un po' schematico? Mettiamola così: io in queste situazioni non ragiono in modo lucido e freddo. Mi troverei in difficoltà quindi a distinguere le varie possibilità..:wink:
Grazie per la reppata.:wink: Ragionamento matematico? Direi brutale razionalità. Non parlo in astratto, sono situazioni che ahimè ho vissuto. La mia reazione è stata sempre quella che ho descritto. So, perché me lo dicono, che i miei comportamenti non sono comuni ma, credimi, non sono un santo; nella maggior parte dei casi sono il frutto di una esagerata autostima. Come dici poco prima si può tradire (non necessariamente nell'accezione comune) per errore e come te so che l'Uomo sbaglia per definizione. P.S. mi chiamano iceman, o british, o lo scandinavo
....forse qui ne hai già trovate un paio. A volte mi arrabbio e arrivo quasi ad odiarla, ma alla fine torno sempre alla solita conclusione:"ma io cosa ci potevo fare?"
Allora dimmi: sei sposato da 10 anni. Ami tua moglie. Un giorno però scopri che un anno prima lei si è invaghita di un altro uomo e ci ha passato qualche notte insieme. Credeva di esser innamorata, ma poi si è accorta che invece ama te e ha mollato tutto. Ha tradito la tua fiducia. Tu la lasci? Il tuo amore svanisce da un momento all'altro? Oppure: la fiducia nei propri genitori è normale. Se però tuo padre la tradisce, tu tagli i rapporti? L'amore verso di lui svanisce tutt'a un tratto? O ancora: se tua madre tradisce tuo padre (o viceversa), non ti senti tradito un po' anche tu? Come ti comporti?