Volevo condividere con voi alcune riflessioni in merito a chi, come me ha in programma di cambiare auto tra 3-4 anni. Percorro mediamente per lavoro 30-35.000 km/anno di cui 20/25000 in autostrada. Il restante si divide tra extraurbano e città. 2-3 volte al mese ho trasferte da 400-500 km in giornata in genere nel nord Italia. A volte capitano trasferte più lunghe in Germania Francia Svizzera Austria Italia Centrale Al momento ho un 420d che trovo il giusto compromesso tra piacere di guida e praticità in quanto la utilizzo anche per viaggi di vacanza con moglie e figlio al seguito Fra 3-4 anni secondo voi saranno maturi i tempi per il passaggio all’elettrico puro? La mia azienda ha un impianto fotovoltaico e vivo in una villetta indipendente quindi non avrei problemi a ricaricare, anche a prezzi vantaggiosi. Ho provato a buttare giù 2 conti chiaramente aggiornati a oggi e con tutte le approssimazioni del caso e considerando la mia percorrenza di 30000 km/anno: BMW 320d 48V Msport con un po di accessori Prezzo acquisto: 60000 x 0.85 (sconto 15%) = 51.000,00 Bollo= 450,00 €/anno (penso che in Piemonte si paghi anche se mild-hybrid) Manutenzione (tagliandi + pastiglie freni ogni 50000 km + olio freni ogni 2 anni + dischi ogni 100.000 km)=circa 1000 €/anno Carburante: 3000 €/anno (attualmente percorro 15.7 km/litro ergo circa 9 €/100 km) Per semplicità considero identiche le spese per pneumatici ed assicurazione e di svalutazione del mezzo Costo mantenimento auto €/anno = 450 + 1000 + 3000 = 4.450,00 €/anno Tesla model 3 LR Prezzo di acquisto attuale con incentivi : 53000, 00 € Considerando i costi da sostenere per 2 wallbox una a casa e l’altra in ditta e relativi impianti elettrici con magneto-termici dedicati andrei a spendere 1500 x 2 impianti= 3000 € Bollo= 0 Manutenzione (pastiglie freni ogni 100000 km e dischi ogni 200000 km ) = 300 €/anno Elettricità = 1400,00 €/anno (consumo medio secondo Sprintmonitor 18.5kWh/100 km pari a circa 4.7 €/km) Costo mantenimento auto = 300 + 1400 = 1700 €/anno Considerazioni finali: per la TESLA considerando anche i costi accessori l’investimento iniziale è di 5000 € superiore. Si risparmiano però ben 2750 €/anno, con un mezzo che dinamicamente non è niente male. Lo scotto da pagare per me che percorro tratte anche lunghe è la carenza di infrastruttura e l’autonomia comunque ridotta (330 km rilevati da 4R in autostrada). Come sarà secondo voi lo scenario tra 3-4 anni? Il diesel ibrido per chi percorre parecchi chilometri con una berlina come me sarà ancora sostenibile? Al momento è in corso un braccio di ferro tra UE e costruttori sui limiti che dovranno rispettare le euro7 per il 2025. L’UE vuole imporre limiti che a detta dei costruttori non sono tecnicamente ottenibili su motori endotermici. Quindi immagino che aumenteranno ulteriormente i costi di acquisto di auto con motori endotermici e la forbice a favore dell’elettrico aumenterà di conseguenza. Nel frattempo però l’elettrico sarà evoluto abbastanza da consentire autonomie superiori e soprattutto le infrastrutture di ricarica saranno adeguate?
Guarda, io vorrei cambiare auto e, a parte il fatto che non riesco a trovare il modello ideale (ma questo è un altro tema), ho molti dubbi se benzina, diesel, ibrido, elettrico, e chi più ne ha più ne metta. Da quanto si legge i motori a gasolio saranno sempre più penalizzati (a torto o a ragione), quelli a benzina un po' meno, ma è chiaro che per essere sicuri bisogna puntare almeno sull'ibrido. Peccato che da un punto di vista economico i conti non tornano mica tanto, mentre nel caso dell'elettrico puro si aggiunge il problema della ricarica: ok per casa ufficio, ma se devi fare 800-1000km non è banale, non solo per la mancanza di colonnine (le metteranno e sarà sempre meglio mi auguro), ma perché comunque ci vuole tempo, non è come fermarsi a fare gasolio e te la sbrighi in 5 minuti. E poi su ibrido e elettrico secondo me c'è un altro dubbio: il valore residuo. Considerando che le batterie perdono di efficacia, tu compreresti un usato di qualche anno con le batterie in chissà quali condizioni? Boh, sono tempi difficili...
https://www.motorionline.com/2020/1...diesel-potrebbero-sparire-prima-del-previsto/ Ecco l articolo di cui parlavo
Avevo letto anch'io dei problemi nel rispettare i livelli di emissione Euro 7 con i motori a combustione. Paradossalmente, potrebbe proprio essere questa situazione a far comprendere alle politica che non siamo ancora pronti per l'eliminazione totale dei motori tradizionali. Tornando al tuo caso d'uso (che vale per milioni di automobilisti), non appena il percorso giornaliero deve superare (per lavoro, vacanza o quello che ti pare) i 6/700 Km, casca il palco. Aggiungici poi che solo una minor parte della popolazione ha un box privato nel quale ricaricare ogni notte. Tutti gli altri dovrebbero cercare una colonnina pubblica nel quartiere o averne una riservata nel luogo di lavoro. Il che è impossibile. I proprietari di auto elettriche ti dicono che per un viaggio (ad esempio) Milano-Venezia e ritorno in giornata non c'è alcun problema poichè con un paio di soste da 15/20 minuti l'una aggiungi i Km mancanti all'autonomia massima che possiedi al mattino, prima della partenza. Certo, il tutto se valgono le seguenti condizioni: 1) Hai potuto ricaricare l'auto durante la notte in una colonnina a te riservata 2) Le colonnine nelle quali ti fermi a ricaricare siano libere al momento del tuo arrivo 3) Tu non debba fare qualche deviazione importante, col rischio di dover allungare di parecchi Km rispetto all'autonomia preventivata. Insomma, possono dire quello che gli pare, ma nel momento in cui vuoi utilizzare l'auto liberamente come la maggior parte di noi oggi fa, tutti i nodi della ricarica elettrica vengono al pettine. Immagina, ad esempio, se volessi usare la tua Tesla per andare in vacanza in Puglia con la famiglia, partendo da Milano: ipotizziamo pure che tu abbia una colonnina privata e abbia potuto ricaricarla durante la notte. Al mattino carichi i bagagli e parti per Otranto (1.000Km al netto di deviazioni). Il navigatore dell'auto calcola le soste necessarie e ti guida verso le colonnine più vicine al percorso, dando preferenza ai supercharger se disponibili. Nella migliore delle ipotesi, anziché le 11 ore previste da Google Maps, potresti cavartela con 13/14 ore di viaggio (inclusi i tempi di ricarica). Alternativamente potresti decidere di fare una sosta intermedia e fermarti a dormire da qualche parte a metà strada, scegliendo un albergo che abbia le colonnine e sperando che ce ne siano abbastanza per tutti quelli nelle tue stesse condizioni. Comunque diciamo che alla fine arrivi a destinazione e a quel punto devi cercare un colonnina pubblica vicino alla casa o albergo che hai prenotato, oppure, anche lì, un albergo con colonnine, sperando che ce ne siano per tutti. Insomma, una continua caccia al tesoro alla ricerca di colonnine disponibili, che finirebbero per renderti la vacanza (o la trasferta di lavoro) molto meno piacevole di oggi. Certo, invece della vacanza in auto puoi sempre prendere l'aereo e andare da tutt'altra parte, ma resta il fatto che un'auto elettrica non potrà mai essere pratica come una vettura con motore tradizionale. Quindi, finché non troveranno un modo per fare ricariche complete in pochi minuti, anche se riuscissero ad aumentare l'autonomia di qualche centinaio di Km (fossero anche 1.000 con una sola ricarica), il problema legato alla disponibilità di colonnine per la ricarica notturna rimarrebbe. Per non parlare di quelle disponibili lungo la strada. Oggi al massimo si può pensare ad un mix di vetture circolanti, distribuite secondo le diverse necessità: citycar full electric per chi la usa quasi esclusivamente in città, ibride plug in per un utilizzo misto, vetture con motore diesel (eventualmente ibride plug in) per chi ha una certa necessità di fare lunghe trasferte con una certa periodicità. Pensare di eliminare del tutto i diesel oggi è ancora impossible, che piaccia o meno. In quanto ai mild hybrid, ho già detto come la penso: sono una presa per i fondelli e non hanno alcun vantaggio, se non quello di far risparmiare sul bollo per qualche anno in alcune regioni.
Concordo e aggiungo un'ulteriore difficoltà. Come moltissime persone, vivo in condominio e possiedo un box nello stesso stabile. Mi sto interessando per installare una colonnina di ricarica, ed è tutt'altro che semplice. O hai la fortuna di avere un amministratore competente e volenteroso (qualità molto rare...), oppure impazzisci e rinunci. Senza contare i costi da sostenere. Però io temo che la politica se ne infischi di tutti questi aspetti e fra qualche anno saremo davvero in difficoltà: incrociamo le dita...
Come darti torto. Però, sai, alla fine funziona sempre allo stesso modo: cadiamo, ci facciamo male e poi rivediamo le nostre idee. Vedrai che non appena il numero delle vetture elettriche (o anche ibride plug in) si moltiplicherà eccessivamente e più di qualche amministratore pubblico faticherà a trovare una colonnina per ricaricare l'auto (che sia quella privata o quella blu di servizio), inizieranno a ricredersi su alcune normative che vorrebbero mettere i diesel (ed i benzina) fuori legge in tempi troppo rapidi. Fino ad allora, purtroppo, dovremo stringere i denti. Soprattutto chi, ad esempio, vive nelle grandi città (dove vigono sempre più divieti di circolazione) ed ha la necessità di entrare e uscire quotidianamente per lunghe trasferte. Chissà, potrebbe anche sovvertire la tendenza degli ultimi decenni di trasferirsi nei grandi centri urbani. Magari torneremo a popolare le campagne.
Effettivamente c'è da aspettarsi di tutto e il contrario di tutto. Purtroppo in questo scenario scegliere una nuova auto è una scommessa, almeno per chi, come me, tiene l'auto per parecchi anni visto lo scarso chilometraggio effettuato.
Ovviamente dipende tutto da dove abiti, dove usi prevalentemente l'auto e quanto bisogno hai di cambiarla. In linea generale ti suggerirei di tener duro il più a lungo possibile, a meno che tu non sia proprio costretto a cambiarla ora. Nel qual caso ti suggerirei una ibrida plug in, per avere questo e quello.
Due opinioni opposte entrambe da addetti ai lavori e per di più dalla stessa parte della barricata https://www.quattroruote.it/news/in...triche_sopravvalutate_settore_collassera.html https://www.quattroruote.it/news/in...ettriche_meglio_vietare_le_endotermiche_.html
Toyota ha puntato sull elettrico ben prima di volvo ma ha una visione a mio avviso molto più realistica ed equilibrata
Toyota ha puntato fortemente sull'ibrido (vero, non mild hybrid) e sull'idrogeno: mi pare scontato che scommetta contro all'elettrico. Volvo, invece, vuole erodere i numeri dei marchi storici europei, per cui l'avvento di un mercato full electric potrebbe aiutare a sovvertire lo status quo, concedendo in futuro maggior spazio al costruttore cino-svedese. Ognuno punta sul proprio cavallo. Nulla di strano, a parer mio.
Tutto giusto. Il problema è che l'utente medio e poco informato si trova in mezzo a proclami in cui ogni casa automobilistica tira acqua al proprio mulino, i politici fanno populismo, i media fanno articoli per attirare lettori ed il risultato è che chi può ritarda l'acquisto il più possibile in attesa di capirci qualcosa. Fino all'anno scorso alcune amministrazioni hanno bloccato gli euro 6, adesso danno incentivi per l'acquisto per gli stessi euro 6 (notizia di ieri). Prima demonizzano i diesel poi mettono l'ecotassa che avvantaggia i diesel in quanto emettono meno CO2 dei benzina. Che ci sarà la transizione verso l'elettrico è indubbio, ma faccio veramente fatica a capire con quale rapidità.
Sinceramente a me interessa poco sapere se la vendita di motori termici sarà bandita nel 2030, 2035 o 2040: quando sarà sarà. Il problema ce l'hai adesso perché non sai come limiteranno l'utilizzo del tuo motore fra 1, 2, 5 anni. Quindi tu oggi ti compri tranquillo un bel motore a benzina e fra 3 anni magari scoprirai che non potrai usarlo per girare in città, non potrai usarlo quando il PM sarà elevato per X giorni di fila, non potrai usarlo il fine settimana, ecc. ecc. Purtroppo la politica, soprattutto quella nostrana, è tristemente famosa per cambiare idea ogni qual volta ne abbia interesse, fregandosene se ciò possa comportare danni anche gravi ai cittadini. Acquistare un auto da 10, 20, 30, 40 mila euro o anche più, in ottica magari di lungo periodo, e scoprire di doverla cambiare dopo pochi anni comporta un notevole esborso di denaro che non tutti possono permettersi. Come ho scritto all'inizio, acquistare oggi è una scommessa.
Non credo che ad un euro 6 venga fermata la circolazione a breve...questa è la situazione attuale in veneto: "A partire dal 1 ottobre e fino al 20 dicembre 2020 sarà interdetta la circolazione – dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni festivi infrasettimanali – dalle 8.30 alle 18.30 agli autoveicoli a benzina EURO 0 e EURO 1, ai veicoli diesel EURO 0, EURO 1, EURO 2 ed EURO 3, ai veicoli commerciali EURO 0, EURO 1, EURO 2 ed EURO 3 e ai ciclomotori e motoveicoli a due tempi EURO 0." Poi se si alza il valore del PM: "Quando il limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di PM10 viene superato per più di 4 giorni consecutivi sulla base della verifica effettuata il lunedì e il giovedì si passa al livello di allerta 1 (LIVELLO ARANCIO). In tal caso viene interdetta la circolazione dalle 8.30 alle 18.30 alle vetture alimentate a benzina EURO 0 e EURO 1, veicoli a gasolio EURO 0, EURO 1, EURO 2, EURO 3 ed EURO 4, i veicoli commerciali a gasolio EURO 0, EURO 1, EURO 2 e EURO 3 oltre ai ciclomotori e motoveicoli EURO 0. Il livello di allerta 2 (LIVELLO ROSSO), infine, si attiva dopo 10 giorni consecutivi di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 sulla base della verifica effettuata il lunedì e il giovedì sui 10 giorni antecedenti. In questo caso viene interdetta la circolazione ai motoveicoli a due tempi EURO 0, ai veicoli a benzina EURO 0 ed EURO 1, diesel EURO 0, EURO 1, EURO 2, EURO 3 ed EURO 4 e ai veicoli commerciali a gasolio EURO 0, EURO 1, EURO 2, EURO 3 ed EURO 4 (per questi ultimi limitatamente alla fascia oraria 8.30-12.30), oltre a motoveicoli e ciclomotori EURO 0."
Tutto vero, ma ricordo che a Torino, se non sbaglio, hanno già indetto giornate di blocco ai diesel euro 6! E comunque io non mi fido: i nostri politici ci hanno abituato a cambiare le regole in corsa, per cui chi mi assicura che fra 2 anni non uscirà un'ordinanza che bloccherà o limiterà gli euro 6 a partire dal 2025 ad esempio?
La penso esattamente come te. Però bisogna ammettere che un padre di famiglia con un budget "misurato" non può più ragionare come una volta, acquistando un'utilitaria e tenendola per tutta la vita o quasi. Tutte queste formule finanziarie vanno bene per chi dell'auto fa anche un'utilizzo strumentale o quasi, ma chi compra l'auto per la famiglia e non vuole doverla cambiare entro i prossimi 10 anni, che cosa dovrebbe scegliere? Ibrido plug in? Full Electric, svenandosi di brutto e complicandosi mostruosamente la vita per l'annuale vacanza in auto? Fare l'abbonamento ai mezzi pubblici per tutta la famiglia?
No compra quello che è nel suo budget e la usa finché può...in veneto se hai un Isee sotto una determinata soglia puoi girare anche con un Euro 0.