QR prova la GPunto Natural Power

Punto Natural Power

RISPARMI CHE GASANO






Portafoglio e calcolatrice alla mano, quando si va a fare rifornimento con la Natural Power non c’è bisogno di avere ascendenze scozzesi per provare un sottile piacere: si percorrono infatti quasi 22 chilometri con un euro di metano e, quindi, ogni 100 chilometri si spendono meno di cinque euro. Niente male, visto che, con l’equivalente Grande Punto 1.3 MJT da 75 CV, non si va più in là dei 12,4 chilometri con un euro di gasolio e che bisogna spendere circa otto euro ogni 100 chilometri. Per garantirsi questo risparmio, bisogna mettere in conto un prezzo di listino più elevato di 3250 euro rispetto a una normale Grande Punto a benzina. Non pochi, ma la cifra si riduce subito grazie agli incentivi statali, senza contare le ulteriori facilitazioni per chi rottama una vecchia Euro 0, 1 o 2.

I tecnici Fiat hanno fatto davvero un bel lavoro per integrare l’impianto a metano sulla Grande Punto. L’interruttore per passare dall’alimentazione alternativa a quella a benzina è perfettamente inserito nella plancia e l’indicatore del livello del metano è stato ricavato nel display centrale della strumentazione, cosa che ne facilita la consultazione. Purtroppo, il bagagliaio ha perso una parte non trascurabile della sua capacità scendendo a 192 litri (dai 282 delle versioni tradizionali), e per ora bisogna accontentarsi del sedile posteriore abbattibile soltanto in maniera completa: lo schienale sdoppiato arriverà l’anno prossimo, quando sarà disponibile anche l’omologazione per cinque passeggeri.

Il 1400 a benzina della Grande Punto, con i suoi 77 CV, non ha mai impressionato nessuno per la vivacità. È regolare, morbido, ma ha prestazioni non più che discrete, senza contare che l’impianto a metano aggiunge circa 150 chilogrammi alla massa complessiva. Il risultato è presto detto: la rotondità di funzionamento è ancora la stessa, ma bisogna fare i conti con una pigrizia che talvolta la rende un po’ impacciata. Per avere un minimo di brillantezza si è costretti a insistere sull’acceleratore e, per riguadagnare velocità, il più delle volte si deve scalare marcia. D’altra parte, con l’alimentazione a metano si perdono ben sette cavalli.

La situazione migliora un poco se si usa l’alimentazione a benzina, ma non abbastanza per giustificare tale scelta: quello che si guadagna in prestazioni, infatti, si perde con gli interessi alla voce consumo: sommando i due tipi di alimentazione, infatti, la Natural Power percorre oltre 800 chilometri senza alcun bisogno di fare rifornimento. La coda più pesante (la maggior parte dell’aumento di peso viene concentrata nel posteriore) si fa sentire soprattutto nei bruschi cambi di corsia, con reazioni più marcate del retrotreno e riallineamenti appena meno precisi. Su tutto, comunque, vigila il controllo elettronico della stabilità, che è di serie.


Velocità max (km/h) 155,071 (in V)
Consumo (km/l)
media d'uso, statale14,5
media d'uso, autostrada9,9
media d'uso, città11
Accelerazione (secondi)
0-100 km/h14,7
400 m da fermo19,2
1 km da fermo36,3
Ripresa in IV (a min/max carico, secondi)
70-120 km/h20,4/26,6
1 km da 70 km/h34,8/-

Quattroruote

 

Resta il fatto che il mercato delle auto a metano è tenuto in piedi in maniera artificiale con il tappeto d'oro degli incentivi. Incentivi anche sul costo del carburante.

Senza sarebbe tecnicamente svantaggiato.

Se ci fosse un minimo di intelligenza politica, si incentiverebbe l'utilizzo del metano per riscaldamento (a Milano sono ancora tantissimi i riscaldamenti a gasolio) e del gasolio per autotrazione.

IMHO