"Prostitute paghino le tasse" Milano,sentenza commissione tributaria La Commissione tributaria della Lombardia ha deciso, con una sentenza, che anche le prostitute devono pagare le tasse. La Corte ha infatti condannato una prostituta, che non è riuscita a documentare il suo alto tenore di vita (risultava proprietaria di sei appartamenti e di due auto) a pagare una multa di 70 mila euro per aver presentato una dichiarazione dei redditi non veritiera. In primo grado, la donna aveva ottenuto l'annullamento della sanzione, ma il giudizio di appello ha ribaltato la sentenza. Le motivazioni della Commissione tributaria regionale partono dal presupposto che la donna ha avuto comunque un reddito (che lei ha dimostrato provenire dal suo lavoro di lucciola). Esso è quello "presunto" calcolato dall'Agenzia delle entrate. La ex prostituta ha "chiaramente provato quale era la sua attività negli anni, non ha però provato né quale era o poteva essere l'ammontare delle somme da lei percepite, né le somme da lei spese" perché "non ha prodotto una documentazione idonea", scrivono i giudici. Se l'avesse fatto, si sarebbe potuto stabilire con esattezza il suo reddito e forse avrebbe pagato meno. Dopo aver fatto per venti anni il mestiere più antico del mondo, superati i 40 si era ritirata dall'attività. Fece ricorso alla Commissione tributaria provinciale. Per dimostrare di essere stata una prostituta, il suo avvocato raccontò la storia di una ragazza fuggita a 17 anni dalla Campania e che, dopo essere finita sulla strada, era riuscita a comperare un monolocale per intrattenere i clienti in modo più riservato e sicuro. Essendosi sempre gestita da sola e non avendo mai avuto un protettore, aveva potuto accumulare un discreto gruzzolo che aveva diligentemente investito nel mattone. Ahia, si preannuncian tempi duri! Così facendo, di fatto, si legalizza il battonaggio! Di male in peggio!
no magari si legalizzasse, semplicemente gli si prendono soldi senza legalizzare niente o regolarizzare niente, la solita mossa per succhiare denaro e basta.
sarebbe giusto riaprire i bordelli. - pulizia - sicurezza - sfruttamento azzerato - nessuna violenza - TASSE ALTE, e contributi pagati. in germania l'hanno fatto e gli sta andando bene,
della serie.... TUtte le donne hanno una azienda....c'è chi la sa far fruttare e chi no!!!! Complimenti a questa grande imprenditrice....
Secondo me è da punire lo sfruttamento della prostituzione e non la prostituzione in se per se...quindi favorevole alla riapertura delle case chiuse per i motivi detti da niccobmw....
IO: NO allo sfruttamento della prostituzione NO alla prostituzione NO all'apertura ( o riapertura, che dir si voglia ) delle case chiuse
Siamo daccordo sullo sfruttamento, ma esso esiste proprio per via del proibizionismo. Visto che è il mestiere più antico del mondo, mi spieghi perchè sei contro la legalizzazione della prostituzione?
La morale non ha mai risolto nessun problema, soprattutto quando la si vuole imporre. Posto che gli altri mediamente non hanno la tua morale, preferisci che la prostituzione sia regolamentata da norme igieniche, con diritti riconosiuti per le prostitute stesse e per i clienti, o preferisci il proibizionismo, che lungi dall'eliminare quello che per te è un problema, comporta sfruttamento, problemi igienici, evasione della tasse, arrichimento della malavita, ecc. ecc. ?
Non solo in Germania... Basti guardare anche Amsterdam, dove TUTTO funge benissimo anche col livello di prostituzione che hanno lì. E le tasse le pagano, e se non sbaglio sono pure assicurate e BEN protette da una vigilanza continua. Chi non le vuol vedere, non va nel quartiere rosso, e chiuso. Il resto della città è praticamente a 0 prostituzione, anche perchè se le beccano fuori dal loro quartiere gli fanno il c.... Head, secondo me loro se lo scelgono (la maggior parte) di fare quel mestiere, e se lo fanno senza dar noia a nessuno penso sia comunque un loro diritto. Sul no allo sfruttamento sono MEGA daccordo. Ma sul no alla stessa prostituzione, boh, ho un pò di dubbi perchè pur potendo avere tutte le opinioni negative o meno sul "mestiere" in questione, è giusto che se vogliono farlo, lo fanno, basta che non disturbino il "resto del mondo". Però boh, mia opinione...
Chiaro che se devo sceglier, scelgo il meno peggio.:wink: ( in neretto ). ma visto che non devo scegliere, mi sento in diritto di dire che NON VORREI VEDER PROSTITUTE, NON LE VORREI VEDER SFRUTTATE, E NON LE VORREI VEDER NELLE CSE CHIUSE.
Sono ideali, viviamo in un mondo reale però. Per come intendo io la morale, se sono contro la prostituzione semplicemente non vado con le prostitute, ma non giudico chi lo fa, come non giudico chi per libera scelta decide di fare quel mestiere. Non dico a te Head, la mia è una riflessione generale verso il mondo cattolico, che predica l'infinita indulgenza verso i propri fratelli e poi sa solo applicare la condanna senza appello :wink:
scelta più o meno condivisibile. come spesso dico..quello che vorremmo ognuno di noi, ahimè nn si riflette "con ciò che è". le prostitute ci sono ,e vengono sfruttate spesso , perchè c'è chi ci va. anche fossero tutte "volontarie", se nn fosse un mecato florido nn esisterebbero. rimane il fatto che CI SONO, nn smetteranno die sserci. E se c'è chi voglia farne una professione (che vedo alla stregua d qaulsiasi lavoro "usurante" e fisico, sinceramente..questa è la "mia morale" :wink: ) , perhè nn legalizzarla, con diriti, doveri, e tutela?