Un’altra supercar inglese a tiratura limitata? Sì, ma questa volta non vi raccontiamo la storia di qualche artigiano sconosciuto ai più, perché il nome dietro questo progetto è di quelli che pesano come un macigno: Prodrive. Sì, proprio la società di engeneering creata da David Richards e responsabile di tanti trionfi di Subaru nel Mondiale Rally (le Impreza WRC e Gr. N sono sviluppate in buona parte dalla factory inglese) e non solo, visto che nel mondiale GT ha portato al successo prima la Ferrari 550 e più recentemente l’Aston Martin DB9. Insomma, il progetto non potrebbe nascere sotto una stella migliore e la curiosità sulle caratteristiche tecniche della nuova vettura era davvero grande, ma finalmente la factory inglese ha svelato al mondo questa interessantissima GT. Corta e aggressiva La carrozzeria, disegnata da Peter Stevens, è compatta (è lunga, 3910 mm, larga 1855 e alta 1310, con un passo di 2,5 m) e molto aggressiva. Più in dettaglio, il frontale sembra essere un'evoluzione in chiave coupè di quello dell'Impreza - il che, come vedremo, non dovrebbe stupirci - mentre la fiancata è dominata dall'ampia presa d'aria posta davanti ai passaruota posteriori. La coda, invece, è tronca, con un design piuttosto semplice ma un po' massiccio, impreziosito dall'estrattore aerodinamico e dagli scarichi posti alle estremità laterali, dietro le ruote. Nasce dal Mondiale Rally... Curiosamente, la base di partenza per quanto riguarda il telaio è stata fornita da una... city car a quattro posti (la Subaru R1), anche se naturalmente le modifiche sono state numerose, in particolare per quanto riguarda la rigidità torsionale e lo schema delle sospensioni. Nel definire i contenuti tecnici della P2, del resto, in Prodrive hanno attinto a piene mani all'esperienza maturata nel Mondiale Rally, riprendendo e sviluppando ulteriormente i principali organi meccanici della Impreza STI. Dalla berlina giapponese è stato ripreso innazi tutto il motore, un 2.0 litri turbo portato a 349 CV con una coppia di 575 Nm, ma anche la trazione integrale, dotata di differenziali centrale e posteriore attivi; il cambio, invece, è un manuale a sei marce. Direttamente dalle prove speciali del Mondiale Rally derivano anche due vere chicche tecnologiche come l'ALS (Sistema anti-Lag) e l'ATD (Dinamica della coppia attiva). Il primo mantiene attivo il turbo anche quando il motore scende di giri, annullando il proverbiale ritardo della sovralimentazione, mentre il secondo - combinato alla trazione integrale - consente di correggere i fenomeni di sottosterzo e sovrasterzo modificando in tempo reale la distribuzione della coppia motrice tra i due assali. Particolare attenzione è stata posta nel contenimento del peso, anche attraverso l'utilizzo di materiali compositi per i pannelli della carrozzeria: la P2 non supera i 1.100 kg e grazie anche alla massa contenuta può scattare da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi e raggiungere i 280 km/h. Insomma, gli ingredienti per un'esperienza di guida fuori dal comune sembrano esserci davvero tutti, tuttavia la Prodrive ha dichiarato di non avere intenzione di avviarne la produzione, anche se potrebbe cedere il progetto ad un costruttore intenzionato a mettere in commercio la P2 ad un prezzo stimato in circa 40 mila sterline. www.racewaynews.net
esteticamente ha linee molto "ford" , non so se vi rivordate i prototipi da salone della seconda metà degli anni '90 bella, molto, e aggressiva!
