leggiti què /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> http://club.motorionline.com/secchi/2012/02/05/il-2012-e-lo-scalino-della-discordia/
http://f1grandprix.motorionline.com/red-bull-newey-frustrato-dalle-limitazioni-tecniche-in-f1-per-il-2012/
immagini di oggi fanno intendere che la Lotus presentata è abbastanza diversa da quela che farà i primi test a Jerez
figo...gli OZ hanno i cestelli come i BBS della FERRARI dello scorso anno /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ....bon che doveva sparire qualsiasi cosa dentro i cerchi /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
http://f1grandprix.motorionline.com/lotus-frustrata-dal-divieto-di-utilizzo-del-correttore-di-assetto/
Lo ammetto, sono fuori strada. Quando si parla di F.1, degli interessi che ci girano intorno, certi discorsi non hanno proprio senso. Però, guardando le fotografie della nuova Williams con uno dei due piloti che si chiama Senna, beh ho provato una fitta al cuore. Ho avuto la fortuna di conoscere bene il grande Ayrton. Con lui ho scritto anche un libro a quattro mani (Senna vero) e l’ho persino trascinato a vedere una partita di pallacanestro anche se l’argomento a lui non interessava per niente e non era certo uno che si faceva convincere con facilità. Quando è morto, il giornale che io allora dirigevo, Autosprint, mise in piedi una grande campagna denunciando la rottura del piantone dello sterzo. Eravamo soli in quella battaglia, tutti, davvero tutti, non ci volevano credere. Per sei mesi , 24 numeri trattandosi di un settimanale, mettemmo in copertina la foto del piantone rotto urlando “vogliamo la verità”. Dopo anni, anche in Williams hanno ammesso la colpa e per tutti (soprattutto per i troppi che ci avevano dato addosso) è diventata ufficiale la rottura. La considero una vittoria personale, una dura battaglia che ebbe la sola fortuna di convincere non i troppi scettici del Circus (dove ogni cosa va nascosta sotto il tappeto) ma il pubblico ministero del processo contro la squadra inglese. Il magistrato credette a noi, ci chiese lumi andò a fondo scoperchiando le troppe pentole in circolazione, e arrivò alla verità. Ricordo bene gli ultimi tre mesi del brasiliano, prima guida in una squadra che non lo amava, che veniva da anni di dominio assoluto prima con Mansell e poi con Prost. Un team appagato e arido dove il brasiliano, troppo sensibile al contorno, si muoveva con fatica. Di conseguenza, vedendo il nipote di Magic con la tuta della Williams, tutto il passato mi è tornato in mente. Non lo fecero di certo apposta, e Dio me ne guardi anche dal solo pensarlo, ma quel team ci ha rubato uno dei più grandi piloti, per qualcuno forse il più grande di tutti i tempi, e proprio non riesco a pensare ad un altro Senna lì. Lo ripeto: è un discorso illogico, troppo sentimentale, di sicuro inadeguato. Ma è uno sfogo di chi si porta ancora dietro una ferita che non si rimargina. Bruno non è Ayrton, e in pista i due non sono nemmeno lontanamente parenti, però io al suo posto in quella squadra non sarei mai andato, anche a costo di non guidare il F.1. Ma io sono io e, giustamente, lui è lui. Non lo biasimo per questo. Però mi fa stare male Carlo Cavicchi http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/quel-senna-sulla-williams/